mercoledì 19 luglio 2017

"Conosci qualcuno?"

Ieri tutti/e abbiamo ricordato con commozione il sacrificio di Giovanni Falcone. Come Paolo Borsellino non era un eroe ma uno come noi che ha fatto il proprio dovere, non solo come uomo di legge ma come cittadino. 

Cosa che dovremo fare tutti/e. 

Nel riflettere su un possibile contributo rivolto a tentare di scardinare per sempre la mentalità che ha reso necessario non solo quel sacrificio ma tanti altri, mi viene da pensare ad una frase apparentemente insignificante al riguardo:

 “Conosci qualcuno?”

“Conosci qualcuno al Comune?”. “Conosci qualcuno in Regione?”. “Conosci qualcuno all'Agenzia delle entrate?”, alle Poste? Ai Vigili Urbani? In Questura? In Tribunale? Al Pronto soccorso? All'Università? Giungendo sino alla Parrocchia, al Mercato Ittico o alla discoteca.....

Ma perchè devo conoscere qualcuno in questi o in altri posti? Che relazione c'è tra questo e il sacrifico di un Cittadino?

Io credo che le cose siano intimamente collegate da un filo sottile, quasi invisibile ma estremamente forte e resistente. Una lenza direi. Che partendo dall'innocente cittadino si intreccia e da volta in tutti i livelli della Società sino ad arrivare alla criminalità organizzata ed alla decadenza della politica. Un lenza tanto forte quanto estesa e visibile a pochi, onesti e/o ingenui cittadini e cittadine che poi, in fin dei conti, sono coloro che rischiano di restarne strangolati.*
Quella lenza ha diversi nomi a noi tutti ben noti. Si chiama “calcio in culo”, “spintarella”, “accozzo”, “favore”, “aiutino”, “buona parola”...In francese “piston”, in Spagnolo “enchufe”, in inglese “leg up”, in tedesco: “posten verschaffen”.

Non si tratta della Corruzione sanzionata dalla legge e di cui tanto si discute. Si tratta di quella che si inizia timidamente a definire “corruzione di bassa intensità”.

Si tratta di situazioni che marcano la vita quotidiana e con cui, prima o poi, ciascuno di noi ha a che fare, sia in quanto cittadino che come imprenditore, consumatore, utente, persona svantaggiata, etc...Vi abbiamo a che fare nel momento in cui, senza “conoscere qualcuno”, ci rivolgiamo soprattutto alla Pubblica Amministrazione, sia per richiedere un servizio (abbondantemente pagato con le tasse) che per far valere quello che dovrebbe essere un nostro diritto. E ci vediamo negare entrambi, o ci accorgiamo che l'ultimo arrivato è stato il primo ad essere servito!

Che fare allora?

Rinunciarci? Cercare nella propria rete di amicizie quella giusta? Continuare a pretendere quel diritto e se del caso denunciare, ben sapendo che il “sistema” di certo non ti favorisce ne ti sostiene? Rivolgerci ad altri "sistemi paralleli", come la mafia?

Qualunque sia la decisione che prendiamo dobbiamo essere consapevoli che in quel momento facciamo una scelta. Ed è attraverso quella scelta, e in quel preciso momento, che decidiamo da che parte stare:

se dalla parte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino o dalla parte dei suoi carnefici.


* "Così tutte le forme d’illecito, da quelle più sornione a quelle più feroci si saldavano in un sistema che aveva una sua stabilità e compattezza e coerenza e nel quale moltissime persone potevano trovare il loro vantaggio pratico senza perdere il vantaggio morale di sentirsi con la coscienza a posto. Avrebbero potuto dunque dirsi un animemente felici, gli abitanti di quel paese, non fosse stato per una pur sempre numerosa categoria di cittadini cui non si sapeva quale ruolo attribuire: gli onesti.".
Italo Calvino, "Apologo sull'onestà nel paese dei corrotti". Pubblicato su “La Repubblica” del 15 marzo 1980

mercoledì 12 luglio 2017

Al via la Settimana europea delle regioni e delle città

Dal 9 al 10 ottobre 2017 si ripete l'imperdibile evento che la Commissione Europea organizza ogni anno a Bruxelles in materia di sviluppo regionale e urbano. Si tratta del più grande evento pubblico del suo genere organizzato in Europa. 
Amministratori e Funzionari delle amministrazioni regionali e locali, tecnici e volontari impegnati nei nostri territori, esperti e accademici di tutta l'UE avranno l'occasione di informarsi, discutere e scambiare le buone pratiche e le competenze tecniche in materia di sviluppo regionale e urbano in tutti i settori interessati. Dall'ambiente all'energia, dall'impianto istituzionale alla legislazione, dalla governance alle imprese innovative, sino alle nuove sfide che i nostri territori, le nostre città e gli abitanti, in particolare i giovani e gli anziani, devono affrontare nei difficili tempi che attraversiamo. La Settimana europea delle regioni e delle città costituisce inoltre un'importante piattaforma di comunicazione politica in merito allo sviluppo di alcune fondamentali politiche dell'UE, contribuendo a sensibilizzare i responsabili decisionali delle regioni e delle città sul loro imprescindibile ruolo nell'elaborazione e attuazione delle politiche dell'UE.
Come si svolge esattamente?
Circa 6 000 partecipanti e 600 oratori di tutta Europa e non solo riuniti a Bruxelles intorno a circa 100 attività in programma (seminari, dibattiti, mostre ed eventi mirati a creare reti di contatti) dedicate allo sviluppo regionale e locale. Il programma viene adattato di anno in anno dagli organizzatori ai temi specifici dell'agenda dell'UE. La partecipazione all'evento è gratuita.Per iscriverti clicca sul link a fine pagina.
 
Perché una "settimana" delle regioni e delle città?
Le regioni e le città partecipano alla realizzazione della maggior parte delle politiche dell'UE. Gli enti pubblici subnazionali nell'UE sono responsabili di un terzo della spesa pubblica (2 100 miliardi di euro all'anno) e di due terzi degli investimenti pubblici (circa 200 miliardi di euro), che spesso devono essere utilizzati in conformità delle disposizioni giuridiche dell'UE.
 
Come è nata l'idea di organizzare una Settimana europea delle regioni e delle città?
La manifestazione nasce nel 2003, quando il Comitato delle regioni, l'Assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell'UE, invita le rappresentanze locali e regionali presso l'Unione europea presenti a Bruxelles ad aprire simultaneamente le loro porte ai visitatori (come si usa fare nelle cosiddette giornate "Open Doors"/"Porte aperte") nel quadro di un'iniziativa comune. Nel corso degli anni, l'iniziativa si è trasformata negli "OPEN DAYS - La Settimana europea delle regioni e delle città", un importante appuntamento annuale che coinvolge la Commissione europea e altri soggetti interessati.
Nel 2016 si è deciso di abbandonare la dicitura "OPEN DAYS" e di ribattezzare l'evento semplicemente "La Settimana europea delle regioni e delle città". Questo per evitare qualsiasi confusione con gli eventi organizzati ogni anno a Bruxelles dalle istituzioni dell'UE in occasione della Festa dell’Europa, il 9 maggio, e che vanno sotto il nome di "Giornata Porte aperte" (Open Doors/Open Day), nonché con manifestazioni analoghe organizzate nello stesso periodo dalle rappresentanze della Commissione negli Stati membri.
 
Da chi è organizzata?
La Settimana europea delle regioni e delle città è organizzata congiuntamente dal Comitato europeo delle regioni (CdR) e dalla Direzione generale Politica regionale e urbana (DG REGIO) della Commissione europea, che all'inizio dell'anno, in genere nel mese di gennaio, pubblicano un bando per la selezione di partner per l'edizione di quello stesso anno. Quindi, solitamente verso primavera, vengono selezionati oltre 200 partner di tutta Europa: si tratta di regioni e città - principalmente raggruppate in consorzi tematici ("partenariati regionali") -, imprese, istituzioni finanziarie, associazioni internazionali e organizzazioni accademiche. I partner hanno il compito di organizzare seminari di interesse comune, spesso nell'ambito dell'attuazione dei Fondi strutturali e d'investimento europei e di altri programmi dell'UE.
 
Com'è strutturato il programma?
Per visualizzare il dettaglio del Programma occorre prima registrarsi. 
Il programma è incentrato su uno slogan chiave e articolato in una serie di sottotemi. Seminari e dibattiti possono inoltre essere suddivisi in tre categorie, a seconda che siano organizzati: 1/dai partner regionali, 2/ dalla Commissione europea (ossia dalle diverse Direzioni generali) oppure 3/ dal CdR (1/3 per ciascuna categoria), e si svolgono in 30 diverse sedi del quartiere europeo di Bruxelles tra rappresentanze regionali e degli Stati membri e locali della Commissione europea e del CdR.
 
Che cos'è il Meeting place?
Il termine Meeting place ("punto di incontro") designa sia i seminari organizzati presso il CdR in generale sia un luogo deputato ad attività per allacciare contatti (networking). L'idea è nata per aiutare i partecipanti offrendo loro un comune luogo d'incontro, in contrapposizione alla molteplicità delle sedi sparse nel quartiere europeo.
Che cos'è l'Università della Settimana europea delle regioni e delle città?
Si tratta di una serie di seminari organizzati dalla DG REGIO, dal CdR e da reti universitarie europee specializzate in sviluppo regionale, con un accento particolare sulla dimensione strategica, allo scopo di sensibilizzare e favorire gli scambi tra accademici e rappresentanti regionali e locali sui risultati della ricerca in materia di sviluppo regionale e urbano e di politica di coesione dell'UE.
Dal 2013 nell'ambito dell'Università della Settimana europea delle regioni e delle città viene organizzata anche una formazione specifica (Master Class) per dottorandi/giovani ricercatori sulla politica regionale e urbana, con l'obiettivo di migliorare la comprensione e la conoscenza di un gruppo selezionato di dottorandi e giovani ricercatori europei in merito alla politica di coesione dell’UE e al relativo potenziale nel campo della ricerca.
 
Chi partecipa alla Settimana europea delle regioni e delle città?
I partecipanti sono soggetti interessati specificamente alla politica regionale e urbana, per la maggior parte funzionari e amministratori a livello locale, regionale, nazionale ed europeo. In genere appartengono a un'amministrazione regionale o locale, partecipano all'evento per la prima volta e vengono a Bruxelles appositamente per prendervi parte.
 
Come può la Settimana europea delle regioni e delle città promuovere l'organizzazione di eventi locali in tutta Europa?
Nell'ambito della Settimana europea delle regioni e delle città, che si tiene a Bruxelles, ciascun partenariato regionale è invitato a organizzare un evento locale nel quadro dell'iniziativa "L'Europa nella mia regione/città". Tale evento dovrebbe assumere la forma di un dialogo con i cittadini, svolgersi tra settembre e dicembre 2017 e coinvolgere un membro del Comitato europeo delle regioni. L'obiettivo di questi dialoghi è ascoltare i cittadini e rendere conto direttamente delle discussioni che si svolgono nelle città e nelle regioni.
I dialoghi con i cittadini sono parte integrante dell'iniziativa del CdR "Riflettere sull'Europa", i cui risultati andranno ad alimentare il parere sul tema Riflettere sull'Europa: la voce degli enti regionali e locali per ripristinare la fiducia nell'Unione europea, permettendo alle regioni e alle città di dare un contributo concreto al processo politico. Gli eventi locali si rivolgono a un'ampia gamma di partecipanti, tra cui il grande pubblico, i responsabili politici, gli esperti, gli enti locali e regionali e la stampa, al fine di sensibilizzarli in merito all'impatto delle politiche dell'UE sulle regioni e sulle città.
 
Qual è l'impatto della Settimana europea delle regioni e delle città?
L'impatto della Settimana europea delle regioni e delle città è stato sistematicamente valutato sin dalla prima edizione dell'evento. I partecipanti hanno sottolineato in particolare l'utilità delle informazioni fornite dalle istituzioni dell'Unione europea e le opportunità di allacciare contatti con i colleghi di altri paesi, due aspetti importanti per la loro attività professionale di gestione dei fondi UE. L'importanza della manifestazione è dimostrata anche dal suo notevole impatto mediatico: da anni ormai, la Settimana europea delle regioni e delle città richiama infatti fino a 300 giornalisti, che vengono a Bruxelles da ogni parte d'Europa per seguire l'evento per la stampa, la radio, la televisione e le piattaforme online.
 
 

Per avere maggiori info e suggerimenti non esitate a contattarmi: info@euyou.info

 

martedì 27 giugno 2017

FONDI PER LE IMPRESE SOCIALI E FONDO EUROPEO PER LA DIFESA

Sostegno alle Imprese Sociali
Il Fondo europeo per gli investimenti(FEI) e Banca Etica hanno firmato qualche giorno fa il primo accordo di garanzia per l'imprenditoria sociale in Italia nell'ambito del programma dell'UE per l'occupazione e l'innovazione sociale (EaSI).Il nuovo accordo di garanzia permette a Banca Etica di offrire un totale di 50 milioni di euro a 330 imprenditori sociali nei prossimi 5 anni,a favore di imprese sia spagnole che italiane. Il bilancio totale del Programma EaSI, per tutta l'UE e per il periodo 2014-2020 è di circa 920 milioni di euro.
Sostegno alla "Difesa"
Sempre qualche giorno fa, i capi di Stato e di Governo dell'UE, riuniti nel Consiglio Europeo, si sono impegnati a sostenere un sistema europeo di Cooperazione Strutturata Permanente (PESCO) in materia di "difesa", a cui i paesi membri potranno aderire liberamente. La PESCO permetterebbe di superare le innumerevoli duplicazioni di spesa esistenti tra i 27 Stati membri, e di aumentare enormemente le nostre capacità di garantire sicurezza e difesa”. Con i risparmi assicurati dall'intervento europeo di "ottimizzazione" si finanzierà il FondoEuropeo per la Difesa, rivolto a sostenere le “capacità”, e garantire  “una base innovativa, competitiva ed equilibrata" per l'industria europea degli armamenti, oggi meglio noti come "equipaggiamenti di difesa". In materia di sviluppo delle "capacità"(cioè la ricerca e lo sviluppo tecnologico su nuovi "strumenti"), a partire da quest'anno l'UE concede 25 milioni di €, a cui faranno seguito ulteriori 90 milioni di EURstanziati fino alla fine del 2019 e, dal 2020 in poi, 500 milioni di EUR all'anno. In materia di "Sviluppo e acquisizione" (per favorire la cooperazione tra gli stati membri nello sviluppo congiunto e nell'acquisizione di tecnologie e materiali, ad asempio la tecnologia dei droni o della comunicazione via satellite, o acquistare in blocco elicotteri per ridurre i costi...), il cofinanziamento offerto dall'UE sarà pari a una dotazione complessiva pari a 500 milioni di EURper il 2019 e il 2020. Quindi 1 miliardo di EURl'anno dopo il 2020 e, per il periodo successivo, una dotazione annua stimata di 1 miliardo di EUR. Ovviamente, il programma incentiverà i finanziamenti nazionali con un effetto moltiplicatore atteso pari a 5 e potrebbe pertanto generare investimenti complessivi nello sviluppo di capacità di difesa pari a 5 miliardi di EUR l'anno dopo il 2020.
S

venerdì 23 giugno 2017

Risultati del Consiglio Europeo

 

Il Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017 ha adottato conclusioni relative a: sicurezza e difesa, accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, economia, migrazione ed Europa digitale.
Ecco le conclusioni......

mercoledì 14 giugno 2017

L'innovazione e la tenologia al servizio del cittadino - La Conferenza dei servizi sociali europei 2017

 
Si terrà a La Valletta (Malta) dal 26 al 28 giugno 2017 la Conferenza dei servizi sociali europei (ESSC): "L'innovazione e la tecnnologia al servizio del cittadino".

Si tratta dell’evento annuale principale dell’ European Social Network (ESN) che costituisce un’opportunità unica per discutere di un ampio ventaglio di questioni sociali strategiche, nonché per condividere migliori prassi e per fare networking con i circa 400 partecipanti.

martedì 13 giugno 2017

30 anni di "Erasmus": la Commissione celebra l'anniversario con il lancio di un'APP

Oggi l'UE celebra i 30 anni di "Erasmus", il suo programma di scambi all'estero che ha coinvolto finora 9 milioni di persone.
Per un programma destinato a sostenere oltre 4 milioni di persone nelle loro attività di studio, formazione e volontariato all'estero tra il 2014 e il 2020, l'applicazione mobile di Erasmus+ è un miglioramento importante che costituirà una guida per studenti, partecipanti a corsi di formazione e giovani durante tutta la loro esperienza Erasmus+, contribuendo così a rendere il programma maggiormente inclusivo ed accessibile a tutti. La Commissione si impegna fermamente a costruire il futuro di Erasmus+ oltre il 2020 insieme alla generazione Erasmus per rafforzare il programma e garantire che raggiunga una cerchia di giovani ancora più vasta.
L'applicazione mobile di Erasmus+ consentirà ai partecipanti di:
  • verificare agevolmente i progressi conseguiti nelle varie tappe amministrative prima, durante e dopo il loro soggiorno all'estero. Grazie all'app gli studenti saranno anche in grado di approvare e firmare online le loro convenzioni di studio con le università di origine e di accoglienza;
  • condividere e votare i consigli migliori per aiutare altre persone ad integrarsi nella comunità locale e
  • migliorare le loro conoscenze linguistiche mediante un link diretto alla Erasmus+ Online Linguistic Support platform (piattaforma di sostegno linguistico online di Erasmus+), che offre corsi online con insegnante e tutoraggio interattivo.
La prima versione dell'app è già disponibile per iOS e Android. Nuovi elementi e aggiornamenti costanti consentiranno a breve di estenderla ad altri gruppi di partecipanti ad Erasmus+ e faranno in modo che l'app soddisfi le esigenze future della generazione Erasmus+.
Dal 1987, anno di nascita del programma Erasmus originale, 9 milioni di persone hanno già beneficiato di uno scambio all'estero. Nel corso della celebrazione odierna a Strasburgo i Presidenti del Parlamento europeo e della Commissione consegneranno un premio simbolico per il "novemilionesimo partecipante ad Erasmus" a 33 rappresentanti della generazione Erasmus+, uno per ogni paese europeo che aderisce al programma. Alla cerimonia di premiazione seguiranno dibattiti sul futuro del programma Erasmus+ oltre il 2020, animati da giovani, partecipanti ad Erasmus+ ed organizzazioni Erasmus+, ONG, membri del Parlamento europeo nonché attuali ed ex membri della Commissione europea, tra cui coloro che hanno contribuito alla creazione del programma Erasmus originale.
Contesto
Dal suo avvio nel 1987, con la partecipazione di 11 paesi e 3 200 studenti, Erasmus ha offerto a 9 milioni di persone l'opportunità di studiare, formarsi, partecipare ad attività di volontariato o acquisire esperienza professionale all'estero. Nel 2014 è stato creato il programma Erasmus+, che riunisce in un unico ambito UE tutte le iniziative adottate nei settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport. Con 33 paesi europei che attualmente partecipano al programma (tutti e 28 gli Stati membri dell'UE più la Turchia, l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia, la Norvegia, l'Islanda e il Liechtenstein), in meno di tre anni oltre 2 milioni di persone hanno potuto beneficiare di un'esperienza Erasmus+.
Per coinvolgere la generazione Erasmus+ nell'ideare il futuro del programma, la Commissione ha lanciato il Punto d'incontro online della generazione Erasmus+, un sito web che offre ai giovani e alle organizzazioni l'opportunità di avviare dibattiti con esperti nei settori della gioventù, dell'istruzione e della formazione, di proporre temi di discussione, individuare problemi e presentare soluzioni. La nuova app integra tali iniziative.
Per ulteriori informazioni

DAILY NEWS

 

European Commission - Daily News

13 / 06 / 2017


Brussels, 13 June 2017
College of Commissioners due to discuss more robust supervision of central counterparties (CCPs)
The College of Commissioners will meet today in Strasbourg to discuss a proposal to amend the so-called European Market Infrastructure Regulation (EMIR). As was announced during the EMIR REFIT review of at the beginning of May, today's proposal aims to further improve the financial stability of the European Union. Specifically, the proposed reforms seek to ensure a more consistent and robust supervision of CCPs in EU and non-EU countries to deal with emerging challenges. The EU adopted the European Market Infrastructure Regulation in 2012 following the financial crisis to better manage and monitor the risks arising from derivatives markets for financial stability. A press conference and read-out of today's College meeting by Vice-President Dombrovskis will take place in Strasbourg at 17:00 and can be followed live on EbS. You will be able to find press release and MEMO online. (For more information: Vanessa Mock – Tel.: +32 229 56194; Letizia Lupini – Tel.: +32 229 51958)

European Agenda on Migration: Commission reports on progress and calls on Member States to make further efforts to implement measures
Meeting in Strasbourg today ahead of next week's European Council, the Commission will present four progress reports on measures taken under the European Agenda on Migration. The Commission will review the progress made in the EU's emergency relocation and resettlement schemes and, as announced in its previous progress report, will specify its position on making use of its powers under the Treaties for those Member States that have not yet implemented the Council decisions. The Commission will also report on the roll-out of the European Border and Coast Guard and the implementation of the EU-Turkey Statement. In addition, the Commission will present results and lessons learned under the Partnership Framework on Migration one year after its launch and the efforts undertaken along the Central Mediterranean route. Press releases on the implementation of the European Agenda on Migration and Partnership Framework on Migration will be available online at the start of the press conference with Commissioner Avramopoulos in Strasbourg, which is scheduled for 15h30. (For more information: Natasha Bertaud – Tel.: +32 229 67456; Tove Ernst – Tel.: +32 229 86764; Catherine Ray – Tel.: +32 229 69921)

30 ans de séjours «Erasmus» à l'étranger: la Commission lance une application mobile pour fêter cet anniversaire
Aujourd'hui, l'UE célèbre les 30 ans de son programme de séjours d'étude et de formation à l'étranger «Erasmus», dont ont déjà bénéficié 9 millions de personnes. Le président de la Commission européenne Jean-Claude Juncker et le président du Parlement européen Antonio Tajani présideront les célébrations du 30e anniversaire du programme Erasmus, devenu Erasmus+ en 2014, qui se dérouleront au Parlement européen à Strasbourg aujourd'hui. À cette occasion, la Commission lancera une nouvelle application mobile Erasmus+. Conçue pour les étudiants, les élèves d'établissements professionnels et les participants à des échanges de jeunes, l'application facilitera les démarches administratives et l'intégration des bénéficiaires tout au long de leur séjour. Le président Juncker a déclaré: «Chaque euro que nous investissons dans le programme Erasmus+ est un investissement dans l'avenir — l'avenir d'un jeune et de notre idée européenne. Je ne vois pas dans quoi il pourrait être plus important d'investir que dans ces porte-drapeaux de demain. Alors que nous fêtons le 9 millionième participant au programme, faisons en sorte que nous soyons neuf fois plus ambitieux pour l'avenir d'Erasmus.» Pour un programme qui aura aidé plus de 4 millions de personnes à étudier, se former et faire du bénévolat à l'étranger entre 2014 et 2020, l'application mobile Erasmus+ contribuera à rendre le programme plus inclusif et accessible: la Commission a en effet la ferme volonté de bâtir l'avenir d'Erasmus+ au-delà de 2020 avec la génération Erasmus+, afin d'ouvrir le programme à un éventail encore plus large de jeunes. Un communiqué de presse, une fiche d'information et un MEMO sont en ligne. (Pour plus d'informations: Nathalie Vandystadt – Tél.: + 32 229 67083; Inga Höglund – Tél.: + 32 229 50698)

Recherche et innovation: dernière ligne droite pour un nouveau partenariat euro-méditerranéen
Carlos Moedas, commissaire pour la recherche, la science et l'innovation, a salué hier au Parlement européen les avancées décisives sur le partenariat en matière de recherche et d'innovation dans la zone méditerranéenne (PRIMA). Ce partenariat, soumis au vote des eurodéputés aujourd'hui, vise à développer des solutions innovantes pour une gestion durable de l'eau et de la production alimentaire dans la région. Le commissaire Moedas s'exprimait hier lundi en plénière à Strasbourg et a déclaré: «Avec le feu vert du Parlement, PRIMA pourra élaborer des solutions indispensables aux graves pénuries d'eau et d'alimentation dans les régions les plus affectées de la zone méditerranéenne, répondre aux besoins les plus essentiels et ainsi agir sur une des causes profondes de l'immigration subie. Ce partenariat euro-méditerranéen en matière de recherche et d'innovation est une occasion unique pour les États membres de l'UE et les pays tiers de la Méditerranée de mettre en commun leurs ressources et de travailler pour l'avenir de la région. PRIMA est également un excellent exemple de l'ouverture de la recherche et de l'innovation européenne sur le monde et c'est pour cela que je me félicite que ce vote ait lieu aussi rapidement.» La proposition pour établir PRIMA a été présentée par la Commission le 18 octobre 2016. Le partenariat inclut d'ores et déjà dix-neuf pays qui contribueront au financement de PRIMA en complément d'un apport de l'Union européenne de près de 200 millions d'euros au travers du programme-cadre de recherche Horizon 2020. Suite à l'accord du Parlement, le Conseil devrait formellement finaliser le processus législatif le 26 juin prochain. Une fois adopté, le partenariat débutera en 2018, pour une durée de dix ans. Plus de détails seront disponibles à l'issue du vote au Parlement, en début d'après-midi, ici et ici. (Pour plus d'informations: Lucía Caudet – Tél.: +32 229 56182; Mirna Talko – Tél.: +32 229 87278; Maud Noyon – Tél.: +32 229 80379)

La Commission approuve une nouvelle appellation d'origine protégée de France
La Commission européenne a approuvé la demande d'inscription de l'«Ail violet de Cadours» dans le registre des appellations d'origine protégées (AOP). Il s'agit d'un ail sec  produit à partir des variétés Germidour et Valdour. Ce produit est conditionné dans une région se situant au confluent des départements de la Haute-Garonne, du Gers et du Tarn-et-Garonne en France. L'ail, originaire d'Orient, a probablement été introduit dans la région par la colonisation romaine des premiers siècles. Le commerce de l'ail s'est développé régulièrement jusqu'à la mise en place d'un marché hebdomadaire spécifique à l'ail violet. Ce marché se tient toujours à Cadours tous les mercredis, de mi-juillet à mi-décembre. Cette nouvelle appellation devient le 1400ème produit à être protégé. La liste complète est disponible dans la base de données DOOR. Pour plus d'informations, voir aussi les pages sur la politique de qualité. (Pour plus d'information: Alexander Winterstein – Tel: +32 2 29 93265; Clémence Robin – Tel: +32 229 52 509)

Mergers: Commission approves acquisition of Intrum Justitia by Nordic Capital, subject to conditions
The European Commission has approved under the EU Merger Regulation the acquisition of Intrum Justitia by Nordic Capital. The decision is conditional on the divestment of the companies' overlapping debt collection and debt purchasing activities in Denmark, Estonia, Finland, Norway and Sweden. The Commission's investigation focused on the markets for debt collection and debt purchasing where both Intrum Justitia and Lindorff, a portfolio company of Nordic Capital, are active. The Commission was concerned that the takeover would reduce competition in both markets in Denmark, Estonia, Finland, Norway and Sweden. In order to address the competition concerns identified by the Commission, Nordic Capital offered to divest the whole of the debt collection and debt purchasing businesses of Lindorff in Denmark, Estonia, Finland and Sweden, and the whole of the debt collection and debt purchasing business of Intrum Justitia in Norway. The Commission was therefore able to conclude that the proposed transaction, as modified by the commitments, would no longer raise competition concerns. The decision is conditional upon full compliance with the commitments. The full press release is available online in EN, FR, DE and SV. (For more information: Ricardo Cardoso – Tel.: +32 229 80100; Maria Tsoni - Tel.: +32 229 90526)

Eurostat: La consommation par habitant a varié plus que du simple au double selon les États membres de l'UE - Rapport de près de un à six pour le PIB par habitant
La consommation individuelle effective (CIE) est un indicateur du niveau de bien-être matériel des ménages. Basée sur les estimations préliminaires pour l'année 2016, la CIE par habitant exprimée en standards de pouvoir d'achat (SPA) s'est échelonnée, parmi les États membres, de 53% à 132% de la moyenne de l'Union européenne (UE). Dix États membres ont enregistré une CIE par habitant supérieure à la moyenne de l'UE en 2016. Le niveau le plus élevé de l'UE a été relevé au Luxembourg, à 32% au-dessus de la moyenne de l'UE. L'Allemagne et l'Autriche se situaient à environ 20% au-dessus de la moyenne, suivis par le Royaume-Uni, le Danemark, la Finlande, la Belgique, la France, les Pays-Bas et la Suède, qui enregistraient tous des niveaux compris entre 10% et 15% au-dessus de la moyenne de l'UE. Un communiqué de presse est disponible en ligne. (Pour plus d'informations:Vanessa Mock – Tel.: +32 229 56194; Enda McNamara – Tel.: +32 229 64976)

STATEMENTS

Commissaire Jourová signe la convention sur la prévention et la lutte contre la violence à l'égard des femmes
La Commissaire Jourová signe aujourd'hui l'accession de l'UE à la convention sur la prévention et la lutte contre la violence à l'égard des femmes et la violence domestique ce midi à Strasbourg, en présence du Secrétaire Général, M. Thorbjørn Jagland. La convention d'Istanbul du Conseil de l'Europe est le plus vaste traité international sur la lutte contre la violence à l'égard des femmes et la violence domestique. Elle reconnaît que la violence à l'égard des femmes constitue une violation de leurs droits humains et prévoit des mesures visant à prévenir les actes de violence, à protéger les victimes et à poursuivre les auteurs de tels actes. Suite à une proposition de la Commission européenne, le Conseil a validé l'accession de l'UE à cette convention en mai dernier. La lutte contre la violence à l'égard est une des priorités en 2017 de la Commission européenne qui a lancé une campagne afin de soutenir les activités nationales de sensibilisation et les organisations de la société civile travaillant sur ce sujet. La campagne se décline aussi sur les médias sociaux: #SayNoStopVAW. La déclaration jointe du Premier Vice-Président Timmermans et de la Commissaire Jourová sur la décision du Conseil , ainsi que des fiches d'information sur la convention d'Istanbul et sur les actions de l'UE dans la lutte contre la violence à l'égard des femmes sont disponibles en ligne.  (Pour plus d'informations: Christian Wigand – Tel.: +32 229 62253; Mélanie Voin – Tel.: +32 229 58659)


ANNOUNCEMENTS

Commissioner Creţu visits the Greek islands of Chios and Leros
On 13-16 June Commissioner for Regional Policy Corina Creţu is in Greece. On 14 and 15 June the Commissioner will visit the Greek islands of Chios and Leros, meet the regional governors of the North and South Aegean islands and the mayors of the islands received in Brussels by President Juncker in March 2017. Commissioner Creţu will inaugurate a new EU-funded desalination plant in Leros and visit other Cohesion Policy projects. Ahead of the visit, Commissioner Creţu said: "Responding to President Juncker's call, I will meet mayors of the North and South Aegean islands to assess the current situation and reflect on measures and actions which could alleviate the impact of the refugee crisis while boosting the local economy. The way the mayors have dealt with the migration challenge is admirable and my visit is a clear signal that they shall not be left alone in dealing with this extraordinary pressure. My visit will also focus on Cohesion Policy in the country and on the future of Cohesion Policy. Thanks to the July 2015 "A New Start for Jobs and Growth in Greece" Plan and to the efforts of the Greek authorities, Greece ranks among the top Member States in terms of implementation. Overall, Greece has received almost €11 billion of EU funds since July 2015. We are ready to help Greece seize further the opportunities offered by EU funds, for the direct benefit of the country's real economy." In Athens, on 13 June, the Commissioner will meet the Greek Prime Minister, Alexis Tsipras, and attend an event on resilient cities organised by the Mayor of Athens, Giorgios Kaminis. On 16 June, Commissioner Creţu will meet Dimitris Papadimitriou, Minister of Economy and Development, and Alexis Charitsis, Alternate Minister in charge of EU funds. The Commissioner will also deliver a keynote speech at an event on entrepreneurship, innovation and smart specialisation organised by the Governor of the region of Attica, Rena Dourou, and visit EU-funded projects in the capital. (For more information: Johannes Bahrke – Tel.: +32 229 58615; Sophie Dupin de Saint-Cyr – Tel.: +32 229 56169)

Food waste: EU leading the way in the fight against food waste
Tomorrow (14 June), Commissioner Vytenis Andriukaitis, in charge of Health and Food Safety, will address members of the EU Platform on Food Losses and Food Waste (FLW)at its second meeting where key deliverables from the Circular Economy Action Plan will be discussed. Ahead of the meeting, Commissioner Andriukaitis said: "At the first meeting the members called for policy coherence and integrated action at EU and national levels that I fully support. Now we need to get into the heart of the matter: methodology, guidelines on food donation, date marking. I am convinced that this unique forum dedicated to food waste prevention can help us all to move more quickly, find and adopt new solutions, seize opportunities to save food resources and together design new business models for healthier and more sustainable food systems". The Platform brings together both public and private interests in order to foster cooperation amongst all key players in the food value chain and help accelerate the EU's progress towards the global Sustainable Development Goal of halving food waste by 2030. Since its launch last autumn, the members of the Platform have supported the Commission in developing harmonised methodology for quantifying food waste, called for by the Commission's waste legislation as well as the elaboration of EU guidelines on food donation, which the Commission intends to adopt by the end of 2017.  Focussed on supporting members in taking effective action to prevent food waste, a half-day will be dedicated to sharing experience in the implementation of national frameworks for action as well as new regulatory frameworks established in some Member States. New digital tools will also be presented to facilitate exchange of information, best practice and foster cooperation between members. The meeting will be web-streamed here. (For more information: Anca Paduraru – Tel.: +32 229 91269; Aikaterini Apostola – Tel.: +32 229 87624)

giovedì 8 giugno 2017

Nuove iniziative della Commissione in materia di istruzione scolastica e superiore. Proposta sul monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati



La Commissione ha adottato qualche giorno fa un pacchetto di nuove iniziative in materia di istruzione scolastica e superiore, inclusa una Proposta sul monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati dell'istruzione terziaria per aiutare gli Stati membri a raccogliere informazioni in materia.
L'obiettivo generale di tali iniziative è aiutare gli Stati membri, mediante una serie di azioni concrete, a fornire a tutti i giovani un'istruzione inclusiva e di alta qualità, così che possano acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per essere parte integrante della società, cogliere le nuove occasioni e sfide portate, ad esempio, dalla globalizzazione e dai cambiamenti tecnologici e adattare la propria istruzione alle esigenze del mercato del lavoro.
I giovani hanno bisogno di un'ampia gamma di competenze che consentano loro di riuscire nella vita, trovare lavori gratificanti ed essere cittadini impegnati, indipendentemente dalla loro provenienza. L'istruzione svolge un ruolo fondamentale per dare loro le migliori condizioni di partenza, ma è necessario agire per migliorare la qualità e i risultati dei sistemi di istruzione in Europa, in modo che possano tenere il passo con i cambiamenti sociali e raggiungere tutti i bambini e i giovani. Nel settore dell'istruzione le decisioni vengono adottate a livello nazionale e regionale, ma l'UE sostiene gli Stati membri nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà.
Per quanto riguarda le scuole, i dati trasmessi dagli Stati membri evidenziano tre ambiti in cui è necessario intervenire e in cui il sostegno dell'UE può contribuire ad affrontare sfide importanti:
  • migliorare la qualità e l'inclusività delle scuole;
  • sostenere l'eccellenza degli insegnanti e dei dirigenti scolastici;
  • migliorare la gestione dei sistemi di istruzione scolastica.
La Commissione propone di integrare le iniziative degli Stati membri in questi tre settori sostenendo l'apprendimento reciproco, rafforzando gli elementi di prova a sostegno di ciò che funziona nell'ambito dell'istruzione e coadiuvando le riforme nazionali degli Stati membri che lo desiderano. Esempi di questo tipo di sostegno comprendono la promozione dello sviluppo di competenze e dell'apprendimento interculturale mediante partenariati scolastici, la mobilità tra scuole e i progetti e-Twinning nell'ambito del programma Erasmus+; il rafforzamento dell'apprendimento tra pari per quanto riguarda la carriera e lo sviluppo professionale di insegnanti e dirigenti scolastici; e la creazione di un nuovo meccanismo di sostegno per aiutare gli Stati membri che chiedono assistenza ad elaborare e attuare riforme nel settore dell'istruzione.
La nuova strategia per l'istruzione superiore si basa sul programma di modernizzazione del 2011. La Commissione delinea il suo programma per quattro ambiti chiave:
  • garantire che i laureati e diplomati dell'istruzione superiore abbiano acquisito alla fine degli studi le competenze di cui loro stessi e l'economia moderna hanno bisogno;
  • costruire sistemi di istruzione superiore inclusivi;
  • assicurarsi che gli istituti di istruzione superiore contribuiscano all'innovazione del resto dell'economia;
  • aiutare gli istituti di istruzione superiore e i governi a usare al meglio le risorse umane e finanziarie disponibili.
Infine, per garantire che l'istruzione superiore contribuisca a stimolare la crescita e a creare posti di lavoro, le università devono adattare i programmi alle esigenze attuali e future dell'economia e della società, e i futuri studenti hanno bisogno di una solida base di informazioni aggiornate che li aiuti a scegliere il corso di studi. Per questo motivo la Commissione sta contemporaneamente presentando una proposta di raccomandazione del Consiglio sul monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati, nell'ambito della nuova agenda per le competenze per l'Europa, che, oltre ai laureati e diplomati dell'istruzione superiore, riguarderà anche i diplomati di programmi di istruzione e formazione professionale. Questo incoraggerà e aiuterà le autorità degli Stati membri a migliorare la qualità e la disponibilità delle informazioni sulla carriera o sul proseguimento dell'istruzione al termine degli studi.
La Commissione ha proposto inoltre un bilancio per i prossimi tre anni e una base giuridica specifica per il corpo europeo di solidarietà .
Contesto
Gli interventi presentati sono l'esito degli impegni assunti nell'ambito dell'iniziativa "Investire nei giovani d'Europa" del 7 dicembre 2016, in particolare della strategia per migliorare e modernizzare l'istruzione, con la quale la Commissione ha annunciato una serie di misure per aiutare gli Stati membri a fornire un'istruzione di alta qualità a tutti i giovani. Essa comprende una serie di iniziative volte ad aiutare gli Stati membri e le istituzioni a fornire un'istruzione di alta qualità a tutti i giovani, in linea con il primo principio fondamentale del pilastro europeo dei diritti sociali, secondo cui ogni persona ha diritto a un'istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente inclusivi e di qualità.
Le azioni sono inoltre coerenti con le ambizioni indicate nella dichiarazione di Roma del 25 marzo 2017, in cui i leader dell'UE si sono impegnati ad adoperarsi per realizzare "un'Unione in cui i giovani ricevano l'istruzione e la formazione migliori e possano studiare e trovare un lavoro in tutto il continente", e con i documenti di riflessione della Commissione sulla gestione della globalizzazione, del 10 maggio 2017, e sulla dimensione sociale dell'Europa, del 26 aprile 2017, che ricordano il ruolo centrale che l'istruzione e la formazione rivestono nel determinare la competitività e il futuro delle economie e delle società europee.
Gli ultimi risultati dell'indagine condotta nel quadro del Programma per la valutazione internazionale degli studenti (PISA) evidenziano carenze nello sviluppo delle competenze a livello di istruzione scolastica. Le scuole possono anche svolgere un ruolo più incisivo nel promuovere l'equità sociale e migliorare la risposta ai rapidi mutamenti tecnologici e digitali che incidono profondamente sulle nostre economie e società. Gli istituti di istruzione superiore, in aggiunta a questi ruoli, possono contribuire a stimolare l'economia delle regioni in cui si trovano e sono un elemento portante dell'innovazione.
Per ulteriori informazioni
MEMO/17/1402 – Domande e risposte
Scheda informativa sullo sviluppo delle scuole
Scheda informativa sulla modernizzazione dell'istruzione superiore
Maggiori informazioni sulla comunicazione e sui documenti di lavoro dei servizi della Commissione
Politica nel campo dell'istruzione superiore: http://ec.europa.eu/education/policy/higher-education_en

Lotta contro l'incitamento all'odio online: l'iniziativa della Commissione con le piattaforme di social media e la società civile

simboli internet
Un anno fa la Commissione europea e quattro grandi piattaforme di social media hanno adottato un codice di condotta per contrastare l'illecito incitamento all'odio online.
Tale codice contiene una serie di impegni da parte di Facebook, Twitter, YouTube e Microsoft per combattere la diffusione dell'incitamento all'odio online in Europa. In occasione del primo anniversario del codice è stata pubblicata una sua valutazione, svolta da ONG e organismi pubblici di 24 Stati membri, da cui emerge che le società informatiche hanno compiuto notevoli progressi nell'onorare gli impegni assunti.

L'Unione europea si fonda su una serie di valori: rispetto della dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, Stato di diritto, diritti fondamentali. L'UE e i suoi Stati membri, insieme alle società di social media e altre piattaforme, devono adoperarsi affinché Internet non diventi un rifugio sicuro per l'illecito incitamento all'odio e la violenza.
Sottoscrivendo il codice di condotta, le società informatiche si sono impegnate in particolare a riesaminare in meno di 24 ore la maggior parte delle notifiche valide di illecito incitamento all'odio e a rimuovere tale contenuto o a bloccarne l'accesso, se necessario, sulla base delle legislazioni nazionali che recepiscono il diritto europeo. Il codice ha inoltre sottolineato la necessità di proseguire le discussioni su come promuovere la trasparenza e incoraggiare messaggi alternativi che contrastino l'incitamento all'odio.
Un anno dopo la sua adozione, il codice di condotta per contrastare l'illecito incitamento all'odio online ha dato importanti risultati, ma restano ancora alcune sfide:
  • in media, nel 59% dei casi le società informatiche hanno risposto alle notifiche riguardanti l'illecito incitamento all'odio rimuovendo il contenuto.Questa percentuale è più di due volte superiore a quella del 28% registrata sei mesi fa;
  • nello stesso periodo di sei mesi la percentuale di notifiche riesaminate entro 24 ore è passata da 40% a 51%. Facebook, tuttavia, è la sola società che ha raggiunto pienamente l'obiettivo di riesaminare la maggior parte delle notifiche entro il giorno stesso;
  • rispetto alla situazione di sei mesi fa, le società informatiche sono diventate più efficaci nel trattare le notifiche provenienti da cittadini allo stesso modo di quelle provenienti da organizzazioni che utilizzano canali di segnalazione affidabili. Tuttavia, persistono alcune differenze e i tassi di rimozione globali rimangono più bassi quando la notifica proviene dal pubblico;
  • infine, il monitoraggio ha evidenziato che mentre Facebook invia agli utenti un feedback sistematico sul modo in cui le loro notifiche sono state valutate, tra le società informatiche le pratiche differiscono notevolmente. La qualità del feedback sulla motivazione della decisione è un aspetto in cui sono possibili ulteriori progressi.
Miglioramento della gestione dei reclami degli utenti e cooperazione con la società civile
Nel corso dell'ultimo anno le società informatiche hanno rafforzato i loro sistemi di segnalazione e reso più facile segnalare i casi di incitamento all'odio. Hanno impartito formazioni al loro personale e hanno intensificato la cooperazione con la società civile. L'attuazione del codice di condotta ha rafforzato e allargato a tutta l'Europa la rete di società informatiche che utilizzano sistemi affidabili di segnalazione.
L'aumento della cooperazione con le organizzazioni della società civile ha portato a un miglioramento della qualità delle notifiche, a una riduzione dei tempi di trattamento minori e a migliori risultati in termini di reazioni alle notifiche.
Prossime tappe
La Commissione continuerà a monitorare l'attuazione del codice di condotta con l'aiuto delle organizzazioni della società civile. Si prevedono miglioramenti da parte delle società informatiche, in particolare per quanto riguarda la trasparenza dei criteri per l'analisi dei contenuti segnalati e il feedback agli utenti.
La Commissione terrà conto dei risultati della valutazione nel quadro dei lavori annunciati nella revisione intermedia dell'attuazione della strategia per il mercato unico digitale. Continuerà inoltre ad adoperarsi per promuovere una cooperazione più efficace tra le società informatiche e le autorità nazionali.
Contesto
La decisione quadro sulla lotta contro il razzismo e la xenofobia qualifica come reato l'istigazione pubblica alla violenza o all'odio nei confronti di un gruppo di persone, o di un suo membro, definito in riferimento alla razza, al colore, alla religione, all'ascendenza o all'origine nazionale o etnica. L'incitamento all'odio, quale definito nella decisione quadro, costituisce reato anche quando è effettuato nel mondo online.
Da un recente sondaggio europeo è emerso che il 75% delle persone che hanno seguito o partecipato a dibattiti online è incorso in episodi di abuso, minaccia o incitamento all'odio. Quasi la metà dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato che questo l'ha scoraggiata dall'impegnarsi in discussioni online.
L'UE e i suoi Stati membri, insieme alle società di social media e altre piattaforme, condividono la responsabilità collettiva di promuovere e favorire la libertà di espressione nel mondo online. Nel contempo, tutti questi attori hanno la responsabilità di assicurare che Internet non diventi un rifugio sicuro per la violenza e l'odio.
Per far fronte al crescente problema dell'illecito incitamento all'odio online, il 31 maggio 2016 la Commissione europea e quattro grandi società informatiche (Microsoft, Facebook, Twitter e YouTube) hanno adottato il codice di condotta per contrastare l'illecito incitamento all'odio online. Il 7 dicembre 2016 la Commissione ha presentato i risultati della prima valutazione dell'attuazione del codice di condotta.
La revisione intermedia dell'attuazione della strategia per il mercato unico digitale, pubblicata il 10 maggio 2017, ha confermato la necessità di continuare ad adoperarsi per fissare i requisiti procedurali minimi che gli intermediari online devono rispettare quando adottano le procedure di notifica e azione, anche per quanto riguarda i criteri per valutare la qualità delle notifiche, le procedure di contro notifica, gli obblighi di rendicontazione, i meccanismi di consultazione di terzi e i sistemi di risoluzione delle controversie. Nella stessa ottica, la proposta della Commissione sulla revisione della direttiva sui servizi di media audiovisivi contiene disposizioni rigorose che fanno obbligo alle piattaforme di predisporre un sistema di segnalazione per il materiale audiovisivo contenente incitamento all'odio online.
La Commissione ha avviato una serie di dialoghi con le piattaforme online all'interno del mercato unico digitale (ad esempio il forum dell'UE su Internet, il codice di condotta sull'illecito incitamento all'odio online e il protocollo d'intesa sulla vendita di merci contraffatte via internet) e prevede di coordinarli in modo più efficiente per garantire i migliori risultati possibili.
Tali iniziative, avviate dalla Commissione, contribuiscono anche all'azione dei leader del G7 che si sono recentemente impegnati a sostenere gli sforzi dell'industria e a potenziare il dialogo con la società civile per combattere l'estremismo online.
Per ulteriori informazioni

giovedì 1 giugno 2017

INCONTRO SU: "L'ITALIA E I MIGRANTI: LE POLITICHE EUROPEE E LE PROPOSTE DELLE REALTÀ LOCALI"

Mani con disegno mondo
Il 9 giugno al Teatro Gioiosa di Gioiosa Ionica (Calabria) si tiene un interessante incontro rivolto a: illustrare le attività dell’Unione europea e delle istituzioni nazionali, regionali e locali in tema di migrazione, condividere le buone pratiche di accoglienza e integrazione dei migranti in Calabria e raccogliere le testimonianze degli operatori coinvolti nell'accoglienza e nell'integrazione dei migranti, per poi trasmetterle al Primo Vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans.
L'evento è strutturato in due sessioni: la  mattina al Teatro Gioiosa, dalle ore 9.30  si svolgerà la  sessione plenaria dove sono previsti interventi istituzionali e la presentazione delle buone pratiche in materia di immigrazione.
A partire dalle 14.30, presso Palazzo Amaduri, Piazza dei Martiri (Gioiosa Ionica) i rappresentanti del terzo settore, gli amministratori locali, gli operatori coinvolti nell'accoglienza e nell'integrazione dei migranti in Calabria e il mondo accademico si riuniranno in  gruppi di lavoro per testimoniare le loro esperienze sul tema.
Per partecipare sia alla sessione plenaria che ai gruppi di lavoro è obbligatorio iscriversi qui: Modulo di registrazione
L'incontro è organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea in collaborazione con i Centri d'Informazione Europe Direct di Gioiosa Ionica, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Catanzaro.
Per maggiori informazioni sull'evento, incluso il trasporto per Gioiosa Ionica, contattare:
Gioiosa Ionica: EDIC Calabria&Europa , tel. 0964 1901574, associazioneeurokom@tiscali.it
Reggio Calabria: EDIC Reggio Calabria, tel. 0965 3622609, eudirectweb@reggiocal.it
Vibo Valentia: EDIC Vibo Valentia, tel. 0963599232, europedirect.vv@gmail.com
Catanzaro: EDIC Catanzaro, tel. 0961 84333 europedirect@provincia.catanzaro.it

Norme più semplici e un maggiore sostegno per i produttori ortofrutticoli europei



Da oggi le organizzazioni di produttori ortofrutticoli europei possono contare su normativa più semplice, oneri amministrativa ridotti e su di  un maggior sostegno finanziario in periodi di crisi.

Le nuove norme  potenziano il ruolo delle organizzazioni di produttori rendendole più attraenti per i non membri, e nel contempo migliorano il funzionamento dell'attuale regime di gestione del mercato.
Ogni anno 3,4 milioni di aziende in tutta l'UE, ossia circa un quarto di tutte le aziende dell'Unione, producono ortofrutticoli per un valore di circa 47 miliardi di euro. Secondo gli ultimi dati disponibili, le organizzazioni di produttori erano circa 1 500 e producevano il 50% degli ortofrutticoli dell'UE. Oltre che degli aiuti diretti e del cofinanziamento di progetti di sviluppo rurale da parte dell'UE, i produttori di ortofrutticoli dell'Unione hanno beneficiato di misure eccezionali di sostegno per un totale di 430 milioni di euro da quando la Russia ha imposto un embargo sulle esportazioni agroalimentari dell'UE nell'agosto 2014.
La Commissione europea fornisce inoltre alle organizzazioni di produttori finanziamenti supplementari di circa 700 milioni all'anno. Aggiungendosi all'attuale aiuto di mercato permanente, le nuove norme contribuiscono ad aumentare il prezzo di ritiro (versato quando i prodotti devono essere ritirati dal mercato a causa di sviluppi imprevisti di quest'ultimo) ed a promuovere i circuiti brevi, adeguando a tal fine le norme delle organizzazioni di produttori. Ulteriori informazioni sono disponibili online.

Più sostegno dall’UE per capitali di rischio e imprese sociali


Grazie alla nuova normativa UE approvata dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione, le piccole imprese, le imprese in espansione e le imprese sociali potranno beneficiare di un migliore accesso ai finanziamenti. Le nuove norme rientrano nello sforzo della Commissione volto a stimolare gli investimenti in venture capital (capitale di rischio) nell’UE.
Le nuove norme si ricollegano al piano di investimenti per l’Europa, che definisce una strategia complessiva per affrontare il problema della carenza di finanziamenti che impedisce all’Europa di dispiegare il proprio potenziale di crescita e occupazione a vantaggio dei cittadini.
L’accordo consentirà di aprire i fondi EuVECA ed EuSEF ai gestori di fondi di qualsiasi dimensione, e permetterà ad un numero maggiore di imprese di beneficiare degli investimenti EuVECA. Le nuove norme per i fondi EuVECA ed EuSEF offrono agli investitori un migliore accesso alle piccole imprese e alle imprese in espansione nonché alle imprese sociali. L’accordo mira inoltre ad abbattere i costi per la commercializzazione transfrontaliera dei fondi EuVECA ed EuSEF ed a  snellire le procedure di registrazione. Il testo concordato seguirà ora la procedura legislativa ordinaria prima dell'approvazione finale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE. Un comunicato stampa integrale è disponibile qui.

'Europa in movimento: iniziativa della Commissione per una mobilità pulita, competitiva e interconnessa

La Commissione europea punta a modernizzare la mobilità e i trasporti a livello europeo. Lo scopo è aiutare il settore a rimanere competitivo nel quadro di una transizione socialmente equa verso l'energia pulita e la digitalizzazione. 
 "L'Europa in movimento" racchiude varie iniziative ad ampio raggio che consentiranno di: rendere il traffico più sicuro; incoraggiare l'adozione di sistemi di pedaggio più equi; ridurre le emissioni di CO2, l'inquinamento atmosferico e la congestione del traffico; ridurre gli oneri burocratici per le imprese; combattere il fenomeno del lavoro nero e garantire ai lavoratori condizioni e tempi di riposo adeguati. I benefici a lungo termine si estenderanno ben oltre il settore dei trasporti, in quanto tali misure promuoveranno l'occupazione, la crescita e gli investimenti, rafforzeranno l'equità sociale, amplieranno le possibilità di scelta dei consumatori e porranno con decisione l'Europa sul binario della diminuzione delle emissioni.
La mobilità ha un influsso importante sulla vita quotidiana dei cittadini europei e dà lavoro direttamente a oltre 11 milioni di persone. Si tratta tuttavia di un settore che sta attraversando una serie di trasformazioni tecnologiche, economiche e sociali, il cui ritmo sta accelerando. Sfruttare tali trasformazioni è essenziale per realizzare un'Europa che protegge, dà forza e difende, obiettivo che costituisce una priorità politica della Commissione Juncker. A tale fine, la Commissione ha adottato oggi una strategia a lungo termine per trasformare queste sfide in opportunità e giungere entro il 2025 ad una mobilità intelligente, socialmente equa e competitiva. L'UE guiderà questa transizione con una legislazione mirata e misure di sostegno comprendenti investimenti nelle infrastrutture, nella ricerca e nell'innovazione. In questo modo, in Europa potranno essere sviluppati, offerti e prodotti i migliori veicoli, le migliori attrezzature per i trasporti e le migliori soluzioni per una mobilità pulita, interconnessa e automatizzata.
"L'Europa in movimento" prevede una prima serie di 8 iniziative legislative riguardanti in modo specifico il trasporto su strada. Si tratta di un settore di particolare importanza, sia perché impiega direttamente 5 milioni di europei, sia perché è all'origine di circa un quinto delle emissioni di gas serra dell'UE. Le proposte miglioreranno il funzionamento del mercato del trasporto delle merci su strada e le condizioni sociali e occupazionali dei lavoratori. Tale miglioramento sarà il frutto di una maggiore attenzione al rispetto delle normative, della lotta alle pratiche occupazionali illecite, del taglio degli oneri amministrativi per le aziende e della precisazione delle norme esistenti, ad esempio per quanto riguarda l'applicazione delle leggi nazionali relative al salario minimo.
La Commissione promuove inoltre le soluzioni di mobilità senza interruzioni che permettono ai cittadini e alle imprese di spostarsi più facilmente in tutta Europa. Va in questa direzione la proposta di migliorare l'interoperabilità tra i sistemi di telepedaggio, che consentirà agli utenti della strada di viaggiare nell'intera UE senza doversi preoccupare delle diverse formalità amministrative. Specifiche comuni per i dati relativi al trasporto pubblico, inoltre, permetteranno di pianificare meglio il viaggio e di seguire l'itinerario migliore anche quando questo comporta l'attraversamento di una frontiera.
Questa prima serie di 8 proposte sarà integrata nel corso dei prossimi 12 mesi da altre proposte, fra cui quelle relative alle norme sulle emissioni successive al 2020 per autovetture e furgoni, oltre alle prime norme in assoluto riguardanti le emissioni dei veicoli pesanti, che fanno seguito alla proposta odierna concernente il monitoraggio e la trasmissione di informazioni in tema di emissioni di CO2 e consumo di carburante dei veicoli pesanti. Tali proposte stimoleranno ulteriormente l'innovazione, oltre a contribuire ad aumentare la competitività, ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell'aria, la salute pubblica e la sicurezza dei trasporti.
Contesto
I trasporti e la mobilità sono fondamentali per l'economia e la competitività dell'Europa. Tale importanza è riflessa dall'ampia gamma di altri quadri politici dell'UE con un'influenza determinante sul settore. La Commissione Juncker si è data delle priorità, quali l'Unione dell'energia, il mercato unico digitale e l'agenda per l'occupazione, la crescita e gli investimenti, che si riverbereranno tutte positivamente sui trasporti e sulla mobilità. La strategia dell'Unione dell'energia del febbraio 2015 individuava uno dei suoi settori di intervento fondamentali nella transizione verso un settore dei trasporti efficiente dal punto di vista energetico e decarbonizzato. Saranno ora attuate le misure già delineate nella strategia per una mobilità a basse emissioni adottata nel luglio 2016. Gli investimenti nelle infrastrutture previsti dal piano di investimenti per l'Europa costituiscono un forte stimolo per lo sviluppo in Europa della mobilità pulita, competitiva e interconnessa del futuro.
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