giovedì 21 dicembre 2017

La Commissione e la Banca europea per gli investimenti lanciano un nuovo servizio di consulenza per aiutare le città a pianificare gli investimenti



L'iniziativa si chiama URBIS, abbreviazione di "Urban Investment Support" (sostegno agli investimenti urbani) aiuterà le città a pianificare gli investimenti a sostegno delle loro strategie di sviluppo urbano e ad accedere più facilmente ai finanziamenti.

Le città incontrano particolari difficoltà al momento di accedere ai finanziamenti. I singoli progetti comunali, ad esempio nei settori dell'inclusione sociale, del risanamento urbano o dell'efficienza energetica, possono essere troppo rischiosi o di dimensioni troppo ridotte per il mercato. Al tempo stesso anche i finanziamenti dei programmi urbani integrati possono risultare difficilmente accessibili perché raggruppano numerosi piccoli progetti in diversi settori. Le città possono inoltre trovarsi di fronte a limiti nell'assunzione di prestiti.
URBIS si propone di aiutare le città ad affrontare questi specifici problemi sostenendole nella progettazione, pianificazione e attuazione delle loro strategie e dei loro progetti di investimento, con consigli tecnici e finanziari personalizzati anche nell'ambito delle opzioni di finanziamento innovativo. L'obiettivo è la realizzazione a breve e medio termine di progetti concreti, ad esempio nel settore delle azioni per il clima nelle aree urbane.
URBIS sarà composto da esperti della Banca europea per gli investimenti (BEI) provenienti dai diversi servizi di consulenza e servizi ai progetti dell'istituzione, compresi il personale della BEI negli Stati membri e gli esperti di JASPERS, l'équipe indipendente specializzata nella preparazione di progetti di elevata qualità finanziati dall'UE.
Se necessario, URBIS coinvolgerà esperti in grado di spiegare come combinare i finanziamenti dell'UE con quelli delle banche di promozione nazionali e locali e con le opportunità di finanziamento alternative, quali ad esempio gli investimenti a impatto sociale, ovvero investimenti effettuati in società, organizzazioni o fondi con l'intenzione di generare un impatto sociale e ambientale oltre che un rendimento finanziario.
Le città di tutte le dimensioni e di tutti gli Stati membri possono richiedere il sostegno di URBIS attraverso una pagina web sul sito del polo europeo di consulenza sugli investimenti.
URBIS aiuterà a:
  • migliorare la strategia di investimento delle città fornendo consigli nell'ambito della pianificazione strategica, della definizione delle priorità e dell'ottimizzazione dei programmi e dei progetti di investimento;
  • rendere i progetti e i programmi di investimento finanziabili, ad esempio fornendo un'analisi della domanda o un sostegno per la strutturazione finanziaria ed esaminando i progetti di domande di finanziamento;
  • esaminare le opportunità di finanziamento a titolo del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), dei fondi della politica di coesione (a titolo dei quali nel periodo 2014-2020 sono previsti investimenti per oltre 100 miliardi di euro nelle aree urbane), o di una combinazione dei due;
  • sostenere i lavori di preparazione per le piattaforme di investimento e i meccanismi che combinano diversi finanziamenti, stabilire contatti con gli intermediari finanziari ed elaborare modalità di attuazione per tali meccanismi;
  • sviluppare approcci finanziari intesi ad alleviare l'onere gravante sul debito comunale e ad aiutare le imprese comunali e i fornitori di servizi urbani privati ad accedere ai finanziamenti.
Prossime tappe:
URBIS comincerà la sua attività utilizzando i servizi di consulenza e i servizi ai progetti della Banca europea per gli investimenti e si concentrerà su un numero limitato di compiti.
Questo lavoro iniziale e le richieste del sostegno di URBIS da parte delle città saranno valutati dalla BEI e dalla Commissione nella seconda metà del 2018. Se URBIS si rivelerà efficace potrebbero essere prese in considerazione risorse supplementari al fine di continuare, migliorare e ampliare l'iniziativa.
Le analisi e il lavoro nell'ambito di URBIS contribuiranno alla riflessione in corso sul prossimo quadro di bilancio dopo il 2020, in particolare per quanto riguarda l'accesso e la gestione dei fondi della politica di coesione da parte delle città.



La novità Erasmus+ 2018: i Partenariati per scambi tra scuole


Il bando Erasmus+ 2018 invita le scuole ad aprire le porte all’Europa, grazie a un budget molto più ampio per il settore istruzione scolastica e all’introduzione di una nuova tipologia di progetti di cooperazione, i Partenariati per scambi tra scuole, progetti più semplici da gestire che hanno come focus la mobilità degli alunni e dello staff, per scambi linguistici o per mobilità di lungo termine.
È questo il momento per mettersi in gioco per portare nella scuola una ventata di novità come dirigenti scolastici, come docenti, come scuola e anche da parte di enti, organizzazioni etc che hanno voglia di lavorare in dimensione europea su temi collegati all’istruzione scolastica.
Rispetto allo scorso anno, si registra un+ 30% per l’Azione Chiave 1, incentrata sulla mobilità di docenti e staff della scuola, e + 40% per l’Azione Chiave 2 che finanzia progetti di cooperazione europea di varie tipologie.
L’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire ha accolto con grande favore l’introduzione, a partire dalle scadenze del 2018, della nuova tipologia di Partenariati e incoraggia anche le scuole che non hanno mai partecipato a progetti europei a lanciarsi in un’avventura che rappresenta per la scuola un’ opportunità di cambiamento in dimensione europea, per stimolare processi di innovazione e miglioramento e promuovere i valori dell’inclusione e tolleranza.
Rimettere al centro dei progetti di cooperazione tra scuole la mobilità degli alunni e dello staff, era infatti una richiesta di Agenzie nazionali e beneficiari che trova finalmente spazio.
Rispetto alle altre due tipologie di progetto già note, Partenariati strategici per l’innovazione e Partenariati per lo scambio di buone pratiche, che coinvolgono scuole ma anche Enti, organizzazioni associazioni attive nel settore Istruzione scolastica, i nuovi Partenariati per lo scambio tra scuole si presentano come progetti rivolti solo alle scuole, più semplici nella candidatura e nella gestione del finanziamento, con focus sulla mobilità. Un nuovo impulso quindi agli scambi linguistici tra scuole europee, incontri tra gruppi di alunni per sviluppare le attività di progetto (senza limiti di età) e alla mobilità di docenti e staff per formazione per periodi fino a un max di 2 mesi e anche alla Mobilità di lungo termine sia per alunni della scuola secondaria (dai 14 anni di età), sia per docenti a fini di insegnamento o formazione, con durata fino a 12 mesi.
La mobilità di lungo termine per gli alunni è una delle opportunità meno conosciute tra quelle offerte dal programma ma rappresenta sicuramente un + di Erasmusplus. In Italia è stata sperimentata con successo nell’ambito del Lifelong Learning Programme, con ottimi risultati.
Per un alunno, trascorrere un periodo di vita e di studio in un altro paese significa crescita personale, autonomia, fiducia nelle proprie capacità, arricchimento culturale e linguistico, apertura mentale, attitudine alla tolleranza e sviluppo di quelle competenze trasversali che costruiscono il cittadino europeo.
Per la scuola il coinvolgimento in un’attività di questo tipo rappresenta un’esperienza pedagogica a livello internazionale ed è un’occasione per sviluppare la dimensione europea e per stabilire una cooperazione sostenibile con l’Istituto partner.

I PARTENARIATI PER SCAMBI TRA SCUOLE IN SINTESI – Azione KA229
  • Chi può candidarsi Istituti scolastici statali o paritari di ogni ordine e grado
    Una scuola italiana può far parte di un partenariato come:
    – Coordinatrice del partenariato
    – Partner di un progetto coordinato da una scuola europea
    – Partner di un’altra scuola italiana coordinatrice
  • Composizione del partenariato: da 2 a 6 scuole di paesi partecipanti al programma
  • Durata del progetto: da 12 a 24 mesi. 36 mesi per i progetti che prevedono la mobilità di lungo termine degli alunni.
  • Contributo finanziario: il budget per scuola/per anno può arrivare a max 16 500€.
    La scuola italiana stipulerà una convenzione con l’Agenzia Erasmus+ Indire
  • Scadenza: 21 marzo 2018, ore 12.00
Tutte le informazioni in dettaglio su come partecipare, le indicazioni su come scrivere un progetto di qualità sono online da questa pagina del sito.
I moduli di candidatura validi per la scadenza del 21 marzo 2018 saranno disponibili a partire da gennaio, non appena pubblicati dalla Commissione europea. Nel frattempo, per preparare la candidatura, alla sezione Moduli, trovate la versione in pdf draft (bozza).
Vi ricordiamo che lo staff dell’Agenzia Erasmus+ è a disposizione per informazioni e chiarimenti con un helpdesk telefonico e via email e anche per consulenze su appuntamento.
Valentina Riboldi 
Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, Unità comunicazione

PER APPROFONDIRE
Erasmus+ per le scuole
Scarica la brochure in pdf
Questa brochure pubblicata dalla Commissione europea DG EAC,  illustra in sintesi  tutte le opportunità per la scuola e fornisce uno schema molto chiaro delle tre tipologie di partenariati possibili, in ordine di gradualità.

'Riflettere sull'Europa'

 

Novità

Prossimi eventi

  • Il prossimo dibattito nell'ambito dell'attuale consultazione sul futuro dell'Europa sarà organizzato il 6 febbraio 2018 nel corso della riunione della commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni (CIVEX) del CdR.

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Coal for Christmas as ministers endorse years more subsidies for EU’s most polluting fuels

European energy ministers last night agreed their proposals for the future of EU energy laws after almost fifteen hours of sometimes tense negotiations in the Council of the EU.

Turning plastic into gold, sort of


Plastic waste from discarded appliances and gadgets is the fastest growing type of rubbish and a huge problem. Thankfully, the EU is backing a new project to increase recycling rates. 

Should businesses who caused global pollution be given ‘leadership’ role in solving it?


The biggest UN meeting on the environment ended the way it started: with controversy over businesses’ role as part of the solution to a world full of pollution.

EU takes timid steps towards circular economy despite slashed targets


EU institutions and member states reached a compromise this week to boost recycling rates and prevent waste. But will it be enough for Europe to fully transition to a circular economy?


Giant ‘gun’ claims to shoot down air pollution 


Government officials in the Indian capital New Dehli have tested an anti-pollution ‘gun’ that claims to ‘shoot down’ harmful air pollution.


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  • Plastics strategy


A new plastics strategy will be launched by the European Commission on 16 January.

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mercoledì 20 dicembre 2017