L’UE ha approvato misure d’emergenza che aiuteranno agricoltori e pescatori, colpiti dalla pandemia di coronavirus, a garantire la fornitura dei generi alimentari
Le difficoltà per i produttori alimentari
L’istituzione dei corridoi verdi
ha garantito la circolazione dei veicoli che trasportano beni primari
mettendo fine ai ritardi nel trasporto dei prodotti agricoli. Tuttavia i
settori dell’acquacoltura, dell’agricoltura e della pesca continuano ad
essere in grave difficoltà.
I produttori devono far fronte alla
carenza di manodopera causata dalle limitazioni alla libera circolazione
dei lavoratori stagionali che sono cruciali per la produzione. La
Commissione europea ha dichiarato che il loro lavoro rientra tra le
professioni considerate critiche, ma com’è comprensibile molti
lavoratori stagionali non vogliono allontanarsi da casa durante la
pandemia. Una riduzione della produzione potrebbe avere conseguenze sul
prezzo dei prodotti. Inoltre, con la chiusura di hotel e ristoranti il
settore agricolo ha perso gran parte dei propri clienti.
Le misure UE a sostegno di pesca e acquacoltura
Nel corso della sessione plenaria del 17
aprile gli eurodeputati hanno approvato le misure che assicurano
assistenza finanziaria alle comunità più colpite di pescatori e acquacoltori.
Il settore della pesca sta affrontando difficoltà logistiche nei porti,
prezzi crescenti per il trasporto dei prodotti e restrizioni al
commercio con paesi terzi. Pescatori e acquacoltori devono inoltre far
fronte al crollo dei prezzi, alla perdita di mercati, alle
preoccupazioni dovute alla sicurezza e alla rotazione limitata
dell’equipaggio durante la quarantena.
Le misure a favore dei settori colpiti
dalla crisi includono maggiori possibilità per gli aiuti di stato e
l’introduzione di misure di sostegno attraverso il Fondo europeo per gli
affari marittimi e la pesca che sarà reso più flessibile.
Gli stati membri potranno sostenere il settore della pesca e dell’acquacoltura
aiutando i pescatori che devono temporaneamente cessare l'attività,
sostenendo gli acquacoltori in caso di sospensione o riduzione della
produzione e fornendo assistenza finanziaria alle organizzazioni di
produttori per lo stoccaggio temporaneo.
Le misure dell’UE a sostegno degli agricoltori
Il 15 aprile la Commissione per l’agricoltura ha accolto favorevolmente le proposte della Commissione europea per aiutare il settore agro-alimentare,
ma ha esortato ad azioni più mirate, tra cui l’intervento sul mercato
con l’opzione di stoccaggio privato. Gli eurodeputati hanno anche
richiesto l’attivazione di riserve strategiche per aiutare i settori
agricoli in difficoltà e hanno rimarcato che la politica agricola
dell’UE avrà bisogno di un bilancio a lungo termine adeguato nel periodo
che seguirà la crisi di COVID-19.
Le misure della Commissione europea
includono la riassegnazione dei fondi agricoli inutilizzati per
contrastare gli effetti della crisi nelle aree rurali. Prevedono inoltre
una maggiore flessibilità nell’uso del Fondo agricolo europeo per lo
sviluppo rurale consentendo prestiti e garanzie a condizioni favorevoli,
come tassi di interesse molto bassi, per coprire i costi operativi fino
a 200mila euro.
Oltre alla riduzione del numero di
controlli effettuati di persona per ridurre i rischi di contagio, la
Commissione europea ha anche proposto di estendere fino al 15 giugno la
scadenza entro la quale gli agricoltori possono presentare domanda di
pagamenti diretti e per lo sviluppo rurale e di aumentare gli anticipi
di questi pagamenti da metà ottobre.
Vista la crucialità dei lavoratori stagionali per la semina e il raccolto, l’UE ha invitato i paesi europei a considerare il lavoro stagionale nel settore agricolo
fra le professioni critiche. Ha inoltre incoraggiato gli stati membri a
scambiarsi informazioni sulle necessità dei lavoratori e a garantirne
la libera circolazione.
Scopri tutte le misure prese dall’UE per frenare la pandemia.