lunedì 23 maggio 2011

Zapatero, che batosta!!!!

Che botta!!!!Il PPE, (Partito Popolare, l’equivalente spagnolo del PdL, anche se fare il paragone é difficile in quanto stiamo parlando di un Paese, la Spagna appunto,  civile) governa ormai con maggioranza assoluta in pressoché tutte le capitali e comunidad del Paese. Il risultato piú sconvolgente é il voto in Andalucia, tradizionale "feudo" socialista, dove il PPE conquista il governo delle principali cittá, in alcune delle quali il PSOE  governava da oltre 30 anni!!!

Anche a Madrid il PPE ha fatto man bassa di seggi, confermandosi saldamente al governo della Capitale e della Comunidad autonoma. Oltre alla dura bastonata al PSOE, un altro importante risultato ha caratterizzato queste elezioni spagnole: l’impressionante successo di BILDU (che in lingua euskera significa “uniti”).Un autentico tzunami elettorale che ha trasformato la formazione indipendentista di sinistra nella seconda forza política piú votata in Euskadi (il Paese Basco) e la prima nella Regione di Guipúzcoa. Sin dal momento della sua creazione, nei primi mesi del 2011, BILDU venne accusato di essere un tentativo di riciclagio político del partito basco Batasuna, il braccio político di ETA dichiarato illegale. Anche BILDU sembrava avviato allo stesso destino di quest’ultimo ma, nei primi giorni del mese in corso, una sentenza del Tribunale Costituzionale Spagnolo gli ha dato ragione, ammettendolo alla competizione elettorale. Un risultato impresionante se si considera che la neonata formazione política ha avuto circa 15 giorni di tempo per fare campagna elettorale! Ieri notte Zapatero si ‘e presentato in TV con tutta la sua squadra perdente. Nessun mea culpa circa eventuali errori commessi dal PSOE soprattutto in campagna elettorale. Al contrario, la colpa di tutto é, come sempre, della crisi. Ho vissuto un bel pó da vicino questa campagna elettorale spagnola e, vi assicuro, il PSOE farebbe bene a fermare le macchine, fare autocritica e, soprattutto, un bel po´di pulizia, liberando il partito dai parassiti che rischiano di trasformarlo in un Partito Democratico Iberico, cancellando per sempre la sinistra dalla scena política spagnola.