giovedì 7 luglio 2011

Body scanner: ancora un trionfo per le lobby

Le potenti lobby degli apparati di sicurezza continuano ad imperversare, tentando di imporre a chi viaggia l'ennesimo, inutile, costoso (perché tanto, alla fine, chi pagherà saremo noi) "sacrificio in nome della sicurezza". Nella seduta di mercoledì 6 luglio i deputati europei si sono trovati stranamente d'accordo nel ritenere che i body scanner negli aeroporti possano aumentare la sicurezza, pur precisando che dovrebbero rimanere una scelta volontaria delle autorità nazionali; cosa che, ovviamente, spaventa terribilmente le lobby in questione! Via libera, dunque, al rapporto del relatore del Partito Popolare, Luis de Grandes Pascual. Nel rapporto dello spagnolo non possono mancare le classiche "condizioni", apposte in questi casi al fine di tranquillizzare i pollastri: "gli apparecchi non devono violare la privacy e la dignità dei passeggeri e devono offrire garanzie sulla salute". Se ciò ci può consolare, secondo il PE i passeggeri dovrebbero avere il diritto di rifiutare gli scanner e sottoporsi a controlli di altro tipo, come il metal detector o l'ispezione personale. Del loro diritto a decurtare dal prezzo del biglietto l'equivalente che pagano per quelle inutili cose, ovviamente, non se ne parla. Senza considerare che tutti/e sappiamo bene come vanno a finire....Ad esempio: mi sapete dire dove sta scritto che ai controlli di sicurezza bisogna togliersi le scarpe?
Dimenticavo, secondo i parlamentari: i costi della sicurezza devono essere trasparenti e chiaramente mostrati sui biglietti dei passeggeri, mentre il prezzo dei controlli più severi deve essere sobbarcato dagli Stati.

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Oggi i body scanner non compaiono nella lista di apparecchiature che gli aeroporti europei possono utilizzare per garantire la sicurezza dell'aviazione. In Germania, Italia, Francia e Finlandia sono attualmente in fase di test, mentre l'Inghilterra e l'Olanda li hanno già introdotti negli scali più importanti, come Heathrow (Londra), dove la tecnologia prescelta si basa sui raggi X e Schipol (Amsterdam) dove si utilizzano le onde millimetriche.  Il Parlamento chiede di vietare le apparecchiature che emanano radiazioni ionizzanti (cioè quelle a raggi X) in tutta Europa. La Commissione proporrà presto nuove regole per aggiungere - a certe condizioni - i body scanner alla lista delle apparecchiature autorizzate per il controllo passeggeri nell'UE. Il Parlamento avrà il potere di ribaltare tale decisione entro 3 mesi. Se le regole verranno accettate, starà agli Stati membri decidere se adottare o meno i nuovi scanner.
Problemi legati alla privacy e alla salute
Secondo la commissione Trasporti, per ottenere il via libera, i body scanner devono rispondere a due condizioni fondamentali: garantire la salute dei passeggeri e tutelare la privacy. No, quindi, alle tecnologie basate sui raggi X, e sulle radiazioni ionizzanti. Dal lato della protezione dei dati, le immagini usate dovranno essere - secondo i parlamentari - stilizzate e non fotografiche, e non potranno essere per nessuna ragione immagazzinate. I passeggeri, inoltre, dovranno avere il diritto di rifiutare gli scanner e sottoporsi a controlli di altro tipo, come i classici metal detector o l'ispezione personale. Gli Stati membri dovrebbero attrezzare checkpoint e aumentare il personale di sicurezza per prevenire ritardi. La risoluzione chiede inoltre controlli più severi sugli aerei da trasporto, specie se provenienti da paesi extra-europei, e chiede alla Commissione di stabilire criteri per classificare carichi "ad alto rischio". Si chiede, infine, un unico checkpoint per passeggeri, bagagli e carichi di merce negli aeroporti UE.

"Penso che la gente sia preparata a sacrificare un po' di privacy in nome della sicurezza"
Grandes Pascual

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