Attraverso una “dichiarazione comune” alcune delle istituzioni dell’UE - Parlamento europeo, Consiglio dei ministri degli stati membri e Commissione europea - hanno annunciato le “priorità legislative” per il 2026.
Tali “priorità” - peraltro già espresse dalla stessa Presidente Von der Leyen nel suo recente discorso sullo “Stato dell’Unione” - agli occhi di un cittadino o di una cittadina europea attenta alle attività delle istituzioni europee, così come a quelle delle proprie istituzioni nazionali, appare evidente che queste “Dichiarazioni” riprendano i medesimi contenuti e buoni propositi già espressi in precedenti atti e “dichiarazioni” sin dall’anno 2020.
In considerazione di tali aspetti evidenziamo la possibilità di confrontare tali Dichiarazioni con le analisi svolte dalla Corte dei Conti Europea sulle relazioni che la Commissione presenta annualmente in merito alla gestione e al rendimento del bilancio dell’UE.
"La dichiarazione comune dà priorità alle azioni legislative che si concentrano sul rafforzamento della competitività e della resilienza dell'UE, sulla salvaguardia dei cittadini e delle imprese, perseguendo nel contempo ambiziosi obiettivi di semplificazione e lavorando per raggiungere rapidamente un accordo sul prossimo quadro finanziario pluriennale. Sarà data la massima priorità agli obiettivi politici chiave per una nuova era per la difesa e la sicurezza europee, per garantire la prosperità sostenibile, la competitività e la semplificazione dell'Europa, per rafforzare le nostre società e il nostro modello sociale e la qualità della vita, per garantire un approccio globale alla gestione dei confini e alla migrazione, per proteggere la nostra democrazia, difendere i nostri valori e sfruttare la nostra influenza e i nostri partenariati globali....I progressi compiuti in merito a tali proposte dovrebbero essere monitorati regolarmente nel corso dell'anno, sia per fornire aggiornamenti sullo stato di avanzamento sia per consentire un allarme rapido in merito a eventuali sviluppi che rischiano di causare ritardi. I presidenti del Parlamento europeo, del Consiglio dell'Unione europea e della Commissione europea garantiranno da vicino l'attuazione tempestiva ed efficace della presente dichiarazione comune...".
Contesto
Come stabilito nell'accordo interistituzionale "Legiferare
meglio", firmato nel 2016 dalle tre istituzioni, il Parlamento europeo, il
Consiglio e la Commissione discutono e concordano le priorità legislative per
il prossimo anno mediante una dichiarazione comune annuale, dopo che la
Commissione avrà adottato il suo programma di lavoro. Questo approccio aiuta le
istituzioni a collaborare in modo più efficiente sulle principali proposte
legislative, con il Parlamento e il Consiglio che agiscono in qualità di
colegislatori.
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Dichiarazione comune sulle
priorità legislative dell'UE per il 2026
