martedì 17 novembre 2015

PARLIAMO DI PACE O DI ARMI?


Il QATAR, con il suo leader Tamim bin Hamad al Thani fa shopping in Europa e, come sapete, si sta comprando la Sardegna, accolto a braccia aperte in cambio di qualche posticino di lavoro di cameriere o infermiere.... Cio' mentre e' ben noto a tutti che quel Paese ha finanziato e armato gruppi jihadisti e terroristici.

Una bella foto di Pace scattata nell'aeroporto di Cagliari-Elmas
Avete il conto con unicredit, bnl o banco di brescia? Ecco dove vanno a finire in parte i vostri sudati soldini: dai dati estrapolati dal rapporto del ministero dell’economia e delle finanze (Mef),  allegato alla Relazione al parlamento sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento, riferita all’anno 2014, il Gruppo Unicredit spicca con un bel 9,1% del mercato; la Bnl (gruppo Bnp Paribas) con il 6,64% (171.845.285,26 euro) e il Banco di Brescia (gruppo Ubi Banca) con il 4,42% pari a 114.333.186,05 euro. E attenzione! Nei dati forniti non sono inclusi i valori finanziari relativi a operazioni effettuate estero su estero, comunque riconducibili a operatori nazionali del settore. Dalla Relazione emerge che nel 2014 sono state 44 le banche accreditate per la trasmissione delle segnalazioni relative alle operazioni effettuate con l'industria degli armamenti. Il numero totale di segnalazioni (comprendenti operazioni legate anche alle esportazioni temporanee e alle importazioni) è stato di 8.473. Andate a vedere se tra quelle banche c'e' anche la vostra e....Chiudete quel conto!!
Sempre in tema di banche che fanno affari con gli strumenti di morte e distruzione, un dato tristemente interessante riguarda i paesi di destinazione delle armi che hanno usato le banche con sedi in Italia per pagare i loro conti. Il primo, con notevole distacco dagli altri, è l’Algeria di Bouteflika (si, proprio il paese da cui i lungimiranti governanti della Sardegna volevano dipendere per la fornitura di gas attraverso il GALSI), il paese nordafricano alle prese con conflitti interni di natura religiosa mai sopiti del tutto. Nel 2014 l’ammontare pagato da quel paese (o da aziende di quel paese) alle industrie armate italiane e transitato sui conti delle banche è stato di 290,5 milioni di euro. L’11,2% della cifra complessiva. Il secondo stato sono gli Emirati arabi uniti con oltre 247 milioni e il terzo la Gran Bretagna con poco più di 200 milioni. Ma significativi anche i dati relativi a Israele (quasi 160 milioni di euro), dell’Arabia Saudita (123,7 milioni) e della Turchia (circa 115 milioni di euro). Tutti paesi impegnati (apertamente o per interposte bande) in cruenti conflitti. Sommando i dati di Nordafrica e Medio Oriente si scopre che rappresentano le aree del mondo con maggiori rapporti commerciali con aziende armate e banche italiane (oltre 972 milioni di euro, pari a 37,6% del valore complessivo).

E dove vanno ad allenarsi ad ammazzare il prossimo? Ma in Sardegna, of course!!
Pensate che sia gratis? Credete veramente che queste cose portino "sviluppo"? Basta riflettere solo su una cosa: la Sardegna si sta facendo la fama di PORTAEREI nel Mediterraneo e luogo privilegiato di sperimentazione e esercitazione....Credete che chi alimenta il terrore non lo sappia?
E di questa gente e dei loro squallidi partitini cosa ne vogliamo fare? La Pace e' sempre presente nei loro bei discorsetti e nei proclami elettorali ma, di fatto, una volta al potere si permettono di accompagnare - a spese nostre - imprese private produttrici di armi e ordigni di ogni tipo, come FINMECCANICA, a vendere i loro prodotti di morte in Paesi come l'Arabia Saudita che quelle armi le usa, sappiamo bene come.

Dunque, pensiamoci quando saremo chiamati ancora a votare. Altrimenti accettiamo di essere complici. Questo vale per le armi che passano inosservate nei nostri porti e aeroporti, come per la nostra assurda disponibilità a concedergli la nostra Terra per allenarsi ad ammazzare il prossimo. Complici. Siamo tutti complici. A meno che non smettiamo di votarli. A meno che non togliamo il nostro sudato denaro dalle casse di quelle banche che lo prestano alle industrie della morte. Facciamo il vuoto intorno a questa brutta gente. Lasciamoli soli. E lasciamo soli anche coloro che parteggiano per partiti come il PD, con la bocca piena di Pace e la coscienza zeppa di morti.  
Ed a coloro che lavorano o dipendono da chi fabbrica strumenti di morte, dico che esiste una parolina magica, purtroppo quasi sconosciuta da noi: RICONVERSIONE.