giovedì 30 giugno 2016

Conclusa la "riunione informale" dei 27 capi di Stato o di governo dell'UE. Ecco le osservazioni del presidente Donald Tusk

Buongiorno. Oggi i 27 leader dell'UE hanno discusso le conseguenze del referendum britannico per l'Europa. È stata una discussione calma e seria, in quanto si tratta di un momento critico nella nostra storia comune. Una cosa è emersa chiaramente dal nostro dibattito: i leader sono assolutamente determinati a rimanere uniti e a lavorare a stretto contatto in 27.
Abbiamo ribadito che il recesso britannico dall'Unione europea deve avvenire in modo ordinato e che non vi saranno negoziati di alcun tipo fino a quando il Regno Unito non avrà notificato formalmente l'intenzione di recedere. Ci auguriamo che in futuro il Regno Unito resti un partner stretto. Spetta al governo britannico notificare al Consiglio europeo l'intenzione del Regno Unito di lasciare l'UE. Oggi i leader hanno chiarito in modo inequivocabile che l'accesso al mercato unico presuppone l'accettazione di tutte e quattro le libertà, compresa la libertà di circolazione. Non ci sarà un mercato unico "à la carte".
Abbiamo discusso anche del fatto che ancora troppe persone in Europa sono insoddisfatte della situazione attuale e si aspettano che facciamo di più. In molti hanno ricordato che per decenni l'Europa è stata fonte di speranza e che abbiamo la responsabilità di tornare ad accendere questo sentimento.
Come sapete, questo è stato un primo scambio tra i 27 leader dopo il referendum britannico, e pertanto sarebbe troppo presto per trarre conclusioni. Per questo motivo abbiamo avviato una riflessione politica sul futuro dell'UE con 27 Stati membri e ci riuniremo il 16 settembre a Bratislava per proseguire le discussioni. Grazie.