lunedì 12 dicembre 2016

RISULTATI DEL CONSIGLIO GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI

Procura europea - EPPO

I ministri della giustizia hanno discusso in modo approfondito il regolamento EPPO. La maggior parte dei ministri ha ribadito l'impegno a istituire la procura europea e, in attesa di alcuni lavori tecnici finali, ha espresso sostegno al testo nella sua forma attuale. La presidenza ha tuttavia preso atto delle diverse posizioni delle delegazioni, concludendo che queste forniscono una chiara indicazione circa la probabile via procedurale atta a garantire una conclusione positiva del fascicolo.
Sono lieto di constatare l'impegno del Consiglio a favore dell'istituzione della procura europea. Se vogliamo garantire che il denaro dei contribuenti dell'UE sia adeguatamente protetto, anche nei casi transfrontalieri, abbiamo bisogno di un procuratore europeo. Sono certo che nei prossimi mesi riusciremo a pervenire a un esito positivo.
Lucia Žitňanská, ministro della giustizia della Slovacchia e presidente del Consiglio
Il regolamento sulla Procura europea mira a contribuire alla lotta ai reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE.

Tutela degli interessi finanziari dell'UE - "PIF"

Il Consiglio ha raggiunto un accordo sulla direttiva relativa alla tutela degli interessi finanziari dell'UE, che prepara la strada per l'adozione formale del testo nelle prossime settimane.
L'obiettivo della cosiddetta "direttiva PIF" è scoraggiare i frodatori, migliorare il perseguimento e i regimi sanzionatori in caso di reati commessi a danno del bilancio dell'UE, e facilitare il recupero dei fondi dell'UE indebitamente utilizzati, rafforzando in tal modo la tutela del denaro dei contribuenti dell'UE.

Mercato unico digitale

I ministri hanno fornito orientamenti per ulteriori lavori tecnici sulla direttiva in relazione a taluni aspetti contrattuali concernenti la fornitura di contenuto digitale. In particolare, hanno discusso delle norme applicabili al "contenuto digitale incorporato" (ossia il software presente nei cosiddetti frigoriferi intelligenti), della definizione e delle norme applicabili ai dati diversi da quelli a carattere personale, nonché del giusto equilibrio, nella legislazione, tra criteri di conformità soggettivi (ossia criteri concordati nel contratto) e criteri di conformità oggettivi (ossia i criteri enunciati dalla legge).

Punti salienti dell'ordine del giorno

Affari interni, 9 dicembre

Riforma del sistema europeo comune di asilo

Il Consiglio discuterà la riforma del sistema europeo comune di asilo.
In tale contesto la presidenza informerà i ministri sullo stato di avanzamento di tutti i fascicoli correlati, tra cui:
  • la riforma del regolamento di Dublino
  • la proposta di istituire l'Agenzia dell'Unione europea per l'asilo
La riforma del regolamento di Dublino intende migliorare la capacità del sistema di determinare il singolo paese dell'UE incaricato di esaminare la domanda di asilo. Mira inoltre ad assicurare un'equa condivisione degli oneri integrando il sistema attuale con un sistema correttivo di ripartizione dei rifugiati.
L'Agenzia europea per l'asilo, una volta istituita, avrebbe come base i lavori dell'attuale Ufficio europeo di sostegno per l'asilo e avrebbe il compito di assicurare coerenza nella valutazione delle domande di asilo in tutta l'UE.
I ministri dovrebbero inoltre concordare il mandato per i negoziati con il Parlamento europeo sul progetto di regolamento Eurodac. Il regolamento intende adeguare il sistema Eurodac alle modifiche proposte per le norme di Dublino.
Eurodac è un sistema che consente il confronto delle impronte digitali dei richiedenti asilo.

Lotta al terrorismo

I ministri assisteranno a una presentazione di Gilles de Kerchove, coordinatore antiterrorismo dell'UE, che illustrerà varie opzioni strategiche per affrontare il problema dei combattenti terroristi stranieri e dei combattenti di ritorno nel paese d'origine.
Discuteranno inoltre una proposta della Francia e della Germania volta a migliorare la cooperazione tra servizi incaricati dell'applicazione della legge e società di telecomunicazioni nella lotta al terrorismo.
La proposta intende rafforzare l'obbligo giuridico degli operatori delle telecomunicazioni di cooperare con le autorità nazionali nelle indagini penali e mira ad aumentare la rapidità della cooperazione e a migliorare l'estrazione dei contenuti di matrice terroristica.