venerdì 3 febbraio 2017

La Commissione europea avvia una consultazione pubblica sul futuro della politica agricola comune

La Politica Agricola Comune (PAC), la longeva nonnina delle politiche dell'Unione europea, deve necessariamente affrontare un'incisiva operazione di restyling e non solo. Da ammodernare e semplificare, dovrebbe essere posta nelle condizioni di rispondere adeguatamente alle impegnative sfide sociali, politiche, economiche e ambientali in Epoca di globalizzazione e di crisi.
A tale scopo, la Commissione europea ha avviato da qualche giorno una prima fase di consultazione pubblica che resterà aperta per 12 settimane, consentendo agli agricoltori, ai cittadini, alle organizzazioni e alle altre parti interessate di esprimersi sul futuro della politica agricola comune. I contributi ricevuti  aiuteranno le istituzioni europee a definire le future priorità di una tra le principali politiche europee che, come è noto, assorbe una parte importante del Bilancio UE.
Annunciando il processo di consultazione, Phil Hogan, Commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: "Oggi iniziamo a muovere i prossimi passi verso la modernizzazione e la semplificazione della politica agricola comune per il XXI secolo. Con l'avvio di questa consultazione pubblica chiediamo a tutte le parti in causa e a coloro che sono interessati al futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura in Europa di partecipare alla definizione di una politica per tutti i cittadini europei. 
La Commissione si avvarrà dei contributi forniti dalla consultazione per redigere una comunicazione, prevista per la fine del 2017, contenente un bilancio dell'attuale funzionamento della politica agricola comune e possibili opzioni politiche per il futuro fondate su prove affidabili.
I risultati della consultazione pubblica saranno pubblicati online e presentati dal Commissario Hogan nell'ambito di una conferenza prevista a Bruxelles nel luglio 2017.
Contesto
Varata nel 1962, la politica agricola comune è una delle politiche di più lunga tradizione dell'UE e si è evoluta negli anni per rispondere alle mutevoli sfide dei mercati agricoli. Benché le riforme più recenti risalgano al 2013, vari importanti sviluppi registrati successivamente, tra cui l'aumento dell'incertezza sui mercati, il calo dei prezzi e i nuovi impegni internazionali in materia di cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile, richiedono dalla politica agricola comune una risposta più efficace.
Queste e altre sfide rendono essenziale che la politica agricola comune sia modernizzata, semplificata per ridurre ulteriormente gli oneri amministrativi e resa ancora più coerente con le altre politiche dell'UE al fine di massimizzare il suo contributo alle 10 priorità politiche della Commissione, agli obiettivi di sviluppo sostenibile e all'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
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