mercoledì 13 dicembre 2017

Politica di coesione: più flessibilità, meno burocrazia e combinazione semplificata con il FEIS

tre sagome stilizzate in circolo
©EC

I negoziatori della Commissione, del Parlamento europeo e del Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio sul riesame intermedio del regolamento sulla politica di coesione per il periodo 2014-2020. Gli obiettivi principali del riesame erano la riduzione della burocrazia per i beneficiari dei fondi e la semplificazione della combinazione con il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), che è il cuore del piano Juncker, per contribuire a finanziare progetti promettenti, ma più rischiosi.
 
Sulla base delle proposte del gruppo ad alto livello sulla semplificazione, per ottenere il rimborso da parte dell’UE, adesso i beneficiari potranno utilizzare delle stime, ad esempio somme forfettarie per alcune categorie di costi quali i costi del personale, l'assicurazione o l'affitto.
Per quanto riguarda la semplificazione della combinazione con il FEIS, i negoziatori hanno deciso di chiarire ulteriormente le possibilità esistenti e di offrire incentivi alle autorità nazionali e locali che gestiscono i progetti finanziati dall’UE. D’ora in poi i fondi della politica di coesione investiti in progetti del FEIS non richiederanno più il cofinanziamento nazionale. Il regolamento rivisto offrirà inoltre la possibilità di strumenti finanziari combinati laddove il contributo della politica di coesione copre le prime perdite. Infine, l’accordo include anche la possibilità di introdurre una nuova priorità per gli investimenti interamente dedicati all’integrazione dei migranti nei programmi della politica di coesione in tutta Europa.

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