venerdì 2 marzo 2018

Ecco come la Commissione europea intende contrastare i contenuti illegali online


Nel settembre del 2017 la Commissione europea si era impegnata a monitorare i progressi compiuti nella lotta ai contenuti illegali online e a valutare l'eventuale necessità di misure supplementari per garantire rapidità e proattività nella rilevazione e nella rimozione di tali contenuti, comprese eventuali misure legislative volte a integrare il quadro normativo esistente. 
Dando seguito a quell'impegno, la Commissione oggi raccomanda agli Stati membri e alle imprese di adottare una serie di misure operative, accompagnate dalle garanzie necessarie, al fine di intensificare ulteriormente le attività in questo ambito prima che la Commissione decida sull'eventuale necessità di adottare proposte legislative al riguardo.

Tali raccomandazioni si applicano a tutte le forme di contenuti illegali, da quelli di natura terroristica all'incitamento all'odio e alla violenza, dal materiale pedopornografico alle merci contraffatte e alle violazioni del diritto d'autore.
I contenuti terroristici producono maggiori danni durante le prime ore successive alla pubblicazione in quanto si diffondono rapidamente e comportano gravi rischi per i cittadini e per la società in generale. In considerazione di tale urgenza e delle richieste dei leader dell'UE e di organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite e il G7, la raccomandazione pone un'enfasi particolare sul materiale terroristico: esso dovrebbe essere rimosso entro un'ora dalla segnalazione alle piattaforme ad opera delle autorità preposte all'applicazione della legge e di Europol.
La raccomandazione prende spunto dai lavori in corso nel settore, in particolare dalle diverse iniziative volontarie miranti a liberare internet dai contenuti illegali, e consolida i provvedimenti adottati nel quadro di diverse iniziative.
Che cosa si intende per contenuti illegali online?
Ciò che è illegale offline lo è anche online. Per contenuti illegali si intende qualunque informazione non conforme al diritto dell'UE o di uno Stato membro. Ciò comprende i contenuti terroristici, il materiale pedopornografico (direttiva relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori), l'illecito incitamento all'odio (decisione quadro sulla lotta contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia mediante il diritto penale), le truffe e le frodi commerciali (ad esempio, direttiva sulle pratiche commerciali sleali o direttiva sui diritti dei consumatori) o le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale (ad esempio, direttiva sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione).
Per contenuto terroristico si intende qualunque materiale la cui pubblicazione costituisca un reato terroristico ai sensi della direttiva dell'UE sulla lotta contro il terrorismo o degli ordinamenti nazionali, compresi i materiali prodotti da, o attribuibili a, organizzazioni terroristiche figuranti negli elenchi dell'UE o delle Nazioni Unite. 

Qual è il legame tra la raccomandazione e gli orientamenti che la Commissione ha presentato nel settembre 2017?
L'obiettivo della raccomandazione è attuare gli orientamenti politici definiti dalla comunicazione sulla lotta ai contenuti illeciti online presentata dalla Commissione nel settembre 2017. Tali orientamenti rimangono validi.
La raccomandazione presentata in data odierna costituisce un ulteriore passo in avanti in quanto definisce formalmente le misure operative che dovrebbero essere adottate dalle imprese e dagli Stati membri per quanto concerne la rilevazione e la rimozione dei contenuti illegali mediate misure reattive (cosiddette di “segnalazione e azione”) o proattive. Essa contiene precise definizioni dei diversi aspetti della lotta ai contenuti illegali online. La raccomandazione rappresenta un ulteriore progresso verso il riconoscimento dei segnalatori affidabili per la lotta ai contenuti illegali e indica le modalità con cui le procedure di segnalazione e azione e le misure proattive - tra cui gli strumenti automatizzati - possono essere attuate in tutta l'UE per agevolare la rimozione dei contenuti illegali, prevedendo al tempo stesso garanzie appropriate in termini di trasparenza, comunicazione e possibilità di presentare repliche.
Per quanto concerne i contenuti terroristici online, la raccomandazione ribadisce le priorità fissate nel quadro del Forum dell'UE su internet per eliminare i contenuti terroristici da internet e chiarisce le responsabilità delle imprese nonché il tipo e la portata delle misure che dovrebbero adottare, in particolare delle misure reattive (più concretamente le segnalazioni qualificate delle autorità competenti e di Europol), ma anche di quelle proattive. La raccomandazione definisce chiaramente i meccanismi per la presentazione e il trattamento delle segnalazioni qualificate, per rilevare e identificare in modo efficace i contenuti terroristici e per prevenirne la ricomparsa (comprese indicazioni specifiche quanto ai tempi massimi – un'ora dalla segnalazione – per la valutazione dei contenuti e il successivo intervento); fra tali meccanismi figurano le segnalazioni qualificate presentate dall'unità UE addetta alle segnalazioni su Internet (IRU) di Europol e dalle apposite unità di segnalazione degli Stati membri, per le quali dovrebbero essere stabilite procedure accelerate.
Infine, a seguito di richieste da parte dei leader dell'UE, la raccomandazione consiglia alle piattaforme internet di informare con regolarità e trasparenza sulle misure adottate e sui risultati concreti ottenuti. Ciò aiuterà ad analizzare e consolidare i progressi compiuti e consentirà di decidere sull'eventuale necessità di adottare ulteriori misure per intensificare la lotta ai contenuti terroristici, come annunciato nella comunicazione della Commissione del settembre 2017 e ribadito nell'ultima relazione sull'Unione della sicurezza.
Che cosa si attende la Commissione dalle piattaforme online per quando riguarda la prevenzione, la rilevazione e la rimozione di tutte le forme di contenuti illegali online?
La raccomandazione specifica i meccanismi che le piattaforme online dovrebbero predisporre per la segnalazione dei contenuti illegali e descrive le modalità con cui tali segnalazioni dovrebbero essere trattate (procedure di segnalazione e azione). Le piattaforme online sono inoltre incoraggiate a adottare misure proattive per identificare e rimuovere i contenuti illegali, tra le quali figurano, se del caso, strumenti automatizzati come i filtri per l'upload.
La raccomandazione incoraggia inoltre le piattaforme online a collaborare tra loro e con gli Stati membri e i segnalatori affidabili per trarre beneficio dalla condivisione delle migliori prassi. Ciò aiuterà le imprese più piccole a contrastare i contenuti illegali.
La raccomandazione richiede inoltre alle piattaforme online una serie di misure in materia di trasparenza, anche per quanto riguarda le loro politiche relative ai contenuti, nonché una comunicazione regolare quanto alle misure adottate per la lotta ai contenuti illegali. Questo consentirà alle autorità di regolamentazione di valutare l'efficacia delle misure proposte.

Per quale ragione la raccomandazione distingue i contenuti terroristici da altri contenuti illegali online?
La particolare urgenza dei rischi per i cittadini e la società derivanti dai contenuti terroristici rende necessarie raccomandazioni complementari specifiche per tali contenuti, la cui diffusione viene utilizzata a fini di radicalizzazione, reclutamento e finanziamento di attività terroristiche, nonché per preparare attentati, istigare a commetterli e impartire le istruzioni necessarie.
La raccomandazione riguarda la necessità di misure proattive e la rapidità richiesta per valutare i contenuti terroristici, particolarmente nocivi durante le prime ore successive alla loro pubblicazione online, e per intervenire. Questo approccio è coerente con il punto di vista della Commissione secondo cui le caratteristiche di ciascun settore dovrebbero essere tenute in considerazione ove opportuno e giustificato.
La raccomandazione sviluppa e consolida i progressi compiuti nell'ambito del Forum dell'UE su internet — un obiettivo essenziale dell'agenda europea sulla sicurezza — pur riconoscendo la necessità urgente di una risposta più rapida e completa. Questo è quanto ha ribadito il Consiglio europeo del 22-23 giugno 2017 affermando che “si attende che le imprese del settore […] sviluppino nuove tecnologie e nuovi strumenti al fine di migliorare la rilevazione automatica e la rimozione dei contenuti che incitano a compiere atti terroristici. Se necessario si dovrebbero completare tali iniziative con le pertinenti misure legislative a livello dell'UE.” Analogamente il Parlamento europeo, nella sua risoluzione sulle piattaforme online del giugno 2017, ha esortato queste ultime a “rafforzare le misure per affrontare i contenuti illegali e nocivi”, invitando nel contempo la Commissione a presentare proposte per risolvere questi problemi.
Quale dovrebbe essere la procedura per rimuovere i contenuti terroristici online?
In linea con le azioni concordate nell'ambito del Forum dell'UE su internet, la raccomandazione individua una serie di misure atte ad arrestare efficacemente la pubblicazione e la diffusione di propaganda terroristica online, tra le quali:
  • Rifiuto di ospitare contenuti terroristici: le imprese dovrebbero indicare esplicitamente nelle loro condizioni di servizio che non ospiteranno contenuti terroristici.
  • Miglioramento del sistema delle segnalazioni qualificate: dovrebbero essere predisposti meccanismi speciali per la presentazione e il trattamento delle segnalazioni qualificate delle autorità competenti e dell'unità addetta alle segnalazioni su internet di Europol, e dovrebbero essere previste procedure accelerate per la rimozione dei contenuti entro un'ora dalla segnalazione qualificata. Allo stesso tempo gli Stati membri devono assicurarsi di avere le risorse e le competenze necessarie per individuare, identificare e segnalare i contenuti di natura terroristica alle piattaforme internet.
  • Intervento entro un'ora come regola generale per le segnalazioni qualificate: considerando che i contenuti terroristici sono particolarmente nocivi durante le prime ore successive alla pubblicazione online, come regola generale le imprese dovrebbero rimuoverli entro un'ora dalla loro segnalazione da parte delle autorità preposte all'applicazione della legge e di Europol.
  • Rilevazione proattiva più rapida e rimozione efficace: sono necessarie misure proattive, compresa la rilevazione automatizzata, per individuare, identificare e rimuovere o disabilitare in modo rapido ed efficace i contenuti terroristici e prevenirne la ricomparsa. Le imprese dovrebbero condividere e ottimizzare strumenti tecnologici adeguati e sviluppare accordi di collaborazione che consentano una migliore cooperazione con le autorità pertinenti, compresa Europol.
  • Misure di salvaguardia: per valutare in modo accurato i contenuti terroristici segnalati o identificati mediante strumenti automatizzati, le imprese devono predisporre le necessarie misure di salvaguardia - compresa una fase di revisione umana precedente alla rimozione dei contenuti - per evitare la rimozione erronea o involontaria di contenuti non illegali.
    È importante sottolineare che ridurre l'accessibilità alla propaganda terroristica online è solo un aspetto della risposta necessaria per affrontare in modo completo la sfida posta dai contenuti terroristici online. L'altro aspetto consiste nel dare sostegno a voci credibili nella diffusione di alternative e controargomentazioni positive online. A tal fine la Commissione ha avviato il programma di responsabilizzazione della società civile (CSEP) nel quadro del Forum dell'UE su internet con l'obiettivo di potenziare le capacità e fornire finanziamenti ai partner della società civile al fine di sviluppare tali controargomentazioni.
Quali garanzie sono previste a tutela dei diritti fondamentali?
È essenziale che qualunque misura adottata per contrastare i contenuti illegali online sia soggetta a garanzie effettive e appropriate, che consentano alle piattaforme online di prevenire la rimozione involontaria di contenuti non illegali.
In primo luogo, la raccomandazione invita le piattaforme online a intervenire in modo coscienzioso e proporzionato in relazione ai contenuti da esse ospitati, soprattutto in fase di trattamento delle segnalazioni e delle repliche e quando prendono decisioni in merito all'eventuale rimozione dei contenuti considerati illegali o alla disabilitazione dell'accesso ai medesimi.
Le piattaforme online dovrebbero predisporre particolari misure di salvaguardia, in particolare sorveglianza e revisioni umane, quando utilizzano strumenti automatizzati per la rimozione dei contenuti (principio di “intervento umano”), in quanto è necessaria una valutazione del contesto pertinente per determinare se i contenuti siano da considerarsi illegali.
In secondo luogo, la raccomandazione invita le piattaforme online a dare ai fornitori dei contenuti rimossi la possibilità di presentare una replica per contestare la decisione di rimozione. Questo permetterà di ripristinare i contenuti rimossi per errore.
In terzo luogo, la raccomandazione invita le piattaforme online a pubblicare relazioni periodiche per spiegare al pubblico in generale come applicano le loro politiche di gestione dei contenuti.

La raccomandazione si applicherà sia alle piattaforme online grandi sia a quelle piccole? Le piattaforme online più piccole potranno beneficiare di assistenza nella rimozione dei contenuti illegali?
La raccomandazione si applicherà a tutte le piattaforme, sia grandi che piccole, dato che le piattaforme più piccole sono sempre più un bersaglio facile per i contenuti illegali online, in particolare per i contenuti terroristici. La raccomandazione presta tuttavia particolare attenzione alle piccole piattaforme in quanto chiede l'adozione di misure proporzionate e riconosce che alcune piattaforme dispongono di risorse e di competenze limitate.
La Commissione raccomanda di rafforzare la collaborazione tra le piattaforme online ai fini della condivisione di esperienze e soluzioni tecnologiche, in particolare per aiutare le piattaforme più piccole ad attuare la raccomandazione relativa ai contenuti illegali, in particolare per quanto riguarda i contenuti terroristici.

La raccomandazione modifica la direttiva del 2000 sul commercio elettronico che esonera, nel rispetto di determinate condizioni, gli intermediari online da responsabilità in relazione ai contenuti che gestiscono?
No. Il testo giuridico lascia impregiudicata la direttiva sul commercio elettronico e le disposizioni in materia di responsabilità in essa contenute. Nella sua comunicazione del 2016 sulle piattaforme online la Commissione ha affermato che si sarebbe impegnata a mantenere un regime di responsabilità equilibrato e prevedibile per le piattaforme online, data l'importanza fondamentale di un quadro normativo chiave per preservare l'innovazione digitale in tutti i settori del mercato unico digitale.
La raccomandazione è uno strumento non vincolante che non può modificare l'acquis dell'UE. Essa si basa tuttavia sul campo di applicazione della direttiva sul commercio elettronico per quanto riguarda la possibilità per gli operatori del settore di adottare misure di autoregolamentazione o per gli Stati membri di stabilire prescrizioni specifiche per la rimozione dei contenuti illegali online.

Quali sono i collegamenti tra la raccomandazione e le norme dell'UE sui servizi di media audiovisivi che mirano alla protezione dei minori online?
La raccomandazione non pregiudica i negoziati attualmente in corso per la revisione della direttiva sui servizi di media audiovisivi (direttiva SMA) La raccomandazione è complementare a tale revisione in quanto la direttiva SMA contiene misure legislative specifiche per la protezione dei minori online e garantisce che le piattaforme dei social media proteggano i minori dai contenuti nocivi e tutelino tutti i cittadini dall'incitamento all'odio. Fra le misure dettagliate vi sono strumenti che consentono agli utenti di segnalare contenuti nocivi, sistemi di verifica dell'età e sistemi di controllo genitoriale.

Quali sono le prossime tappe?
La Commissione seguirà da vicino i provvedimenti adottati dalle piattaforme online in risposta alla raccomandazione e deciderà se siano necessarie ulteriori misure, se del caso anche di carattere legislativo. La Commissione continuerà ad analizzare i progressi compiuti ed avvierà una consultazione pubblica nel corso delle prossime settimane.
Gli Stati membri e le imprese sono tenuti a trasmettere le informazioni pertinenti sulla rimozione dei contenuti terroristici entro tre mesi, e sulla rimozione dei contenuti illegali entro sei mesi.
Per quanto concerne i contenuti terroristici online, il Forum dell'UE su internet continuerà la propria collaborazione volontaria per portare avanti il suo ambizioso piano di azione per la lotta ai contenuti terroristici online, che comprende l'uso di strumenti di rilevazione automatizzata dei contenuti illegali, la condivisione della tecnologia e degli strumenti pertinenti con le imprese più piccole, la piena attuazione e l'uso della “banca dati di hash” e la responsabilizzazione della società civile nello sviluppo di controargomentazioni alternative.
Per quanto riguarda il materiale pedopornografico, la Commissione continuerà a collaborare con gli Stati membri nell'attuazione della direttiva sulla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e a sostenere l'alleanza globale WeProtect contro lo sfruttamento sessuale dei minori online e gli impegni assunti in tale ambito dagli Stati partner e dai partner industriali.
Per quanto riguarda la sicurezza dei consumatori, la Commissione collabora attualmente con diverse piattaforme online per migliorare la sicurezza dei prodotti in vendita online. Dalle piattaforme ci si attende un ulteriore impegno volontario, che vada oltre i loro obblighi giuridici, per migliorare la sicurezza dei prodotti.
La Commissione continuerà a monitorare l'attuazione del codice di condotta per contrastare l'illecito incitamento all'odio online da parte delle imprese informatiche aderenti con l'aiuto delle organizzazioni della società civile, al fine di estendere l'iniziativa ad altre piattaforme online. La raccomandazione si basa sui progressi compiuti nell'attuazione del codice e li integra affrontando questioni come la trasparenza e il feedback degli utenti.
La Commissione ha presentato un pacchetto sulla proprietà intellettuale, che comprende orientamenti relativi alla direttiva sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale. La Commissione proseguirà inoltre i lavori per la conclusione di protocolli d'intesa con diversi intermediari al fine di trovare soluzioni concrete per la rimozione delle merci contraffatte online.

Per ulteriori informazioni
Comunicato stampa Un'Europa che protegge: la Commissione rafforza la risposta dell'UE ai contenuti illegali online
Scheda sui contenuti illegali online
Comunicato stampa Unione della sicurezza: la Commissione continua a lavorare contro la radicalizzazione terroristica
Dichiarazione Rimuovere i contenuti illegali online: la Commissione chiede a tutti maggiori sforzi e progressi più rapidi
Comunicato stampa Unione della sicurezza: la Commissione intensifica gli sforzi per contrastare i contenuti illeciti online
Comunicazione Lotta ai contenuti illeciti online: verso una responsabilità rafforzata delle piattaforme online