Dagli incendi boschivi alle alluvioni, dalle epidemie ai terremoti, le catastrofi possono assumere molteplici forme. Lo scopo della protezione civile in Europa? Proteggere le persone, la Società e il nostro ambiente in caso di catastrofe e, quando é possibile, prevenirla.
Nell'Unione Europea, la responsabilità della protezione civile ricade principalmente sugli Stati membri. L'UE in tale campo si occupa principalmente di assicurare e rafforzare la solidarietà e la cooperazione, sostenendo - anche finanziariamente - e integrando l'impegno nazionale nella gestione delle catastrofi, dalla fase di preparazione a quella di risposta, promuovendo il "pronto intervento" dei servizi nazionali di protezione civile.
La preparazione è un elemento essenziale per un'efficace protezione civile. Per questo motivo, l'UE ha istituito diversi sistemi di allerta preventiva e di informazione che possono aiutare sia a prevedere potenziali catastrofi - dagli incendi boschivi alle alluvioni - che a stimarne il potenziale impatto. Inoltre, l'UE sostiene gli Stati membri nei loro sforzi per rafforzare la resilienza e la capacità di risposta alle crisi, ad esempio attraverso esercitazioni, viste anche come occasioni di condivisione di competenze e buone prassi. Recentemente, la Commissione Europea ha definito al riguardo una strategia che include azioni volte a rafforzare le capacità di previsione a livello europeo, sia aumentando la resilienza negli ambiti sociali chiave, come le scuole e gli ospedali, che migliorando la cooperazione tra tutte le componenti della società per garantire una risposta efficace a eventuali crisi.
In caso di catastrofe, una risposta efficiente è essenziale per ridurre al minimo i danni e salvare vite umane. Attraverso il Meccanismo di Protezione Civile dell'UE, gli Stati membri possono usufruire di un'assistenza coordinata in caso di emergenza. Su richiesta, il Centro di Coordinamento di Risposta alle emergenze dell'UE può mettere in comune le risorse, degli Stati membri e di altri paesi partecipanti al meccanismo di protezione civile, e inviarle nelle zone bisognose. L'Unione Europea è inoltre pronta a schierare le proprie riserve strategiche, note come "rescEU", che includono aerei antincendio, ospedali da campo e forniture energetiche e di riparo.
Veniamo alla stagione estiva e riflettiamo su una piaga che, in Italia, colpisce soprattutto alcune regioni del Sud e, in particolare, la Sardegna: gli incendi. Un fenomeno che riguarda anche il resto d'Europa, e territori sempre più colpiti da incendi su vasta scala, che minacciano vite umane e devastano zone che richiedono poi lunghi periodi di recupero.
5 modi in cui l'UE si prepara a rispondere agli incendi boschivi nel 2025
Ma le azioni di protezione civile dell'UE vanno anche oltre i confini dei suoi Stati membri. Ad esempio, se i cittadini dell'UE si trovano in un'emergenza mentre si trovano all'estero, dove il loro Paese non ha un'ambasciata o un consolato, hanno il diritto fondamentale alla protezione da parte dell'ambasciata o del consolato di qualsiasi altro Stato membro dell'UE presente in quel territorio. L'UE è inoltre pronta a fornire assistenza alle zone colpite da calamità naturali al di fuori dell'UE. Ad esempio, l'UE ha mobilitato centinaia di vigili del fuoco per aiutare il Canada a fronteggiare i peggiori incendi boschivi degli ultimi 10 anni.
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