mercoledì 4 luglio 2018

L'UE finanzia nuovi strumenti e tecnologie per ammazzare le persone

Strasburgo (Francia), 3 luglio - Il Parlamento Europeo (PE) ha adottato il primo programma tutto europeo per finanziare lo sviluppo di nuovi strumenti, prodotti e tecnologie per ammazzare la gente (detto così è un pò rude ma, in fondo, a cosa servono le armi se non a questo?), aumentare le spese in tale settore e promuovere l'innovazione sui mezzi per controllare meglio le persone, anche nel web. Nel frattempo si tagliano i fondi per le politiche regionali, sociali, l'agricoltura, la sanità, la cultura, l'istruzione..... 

Questo programma ha un budget di 500 milioni di euro per il 2019-2020 e potrebbe arrivare ad un bilancio totale di 13 miliardi di euro di soldi nostri che andranno all’industria degli armamenti.... più di quanto l'UE destina all’aiuto umanitario!

Ecco la posizione di ENAAT (la rete europea delle organizzazioni della società civile che si occupa di commercio di armi) sul voto del PE:

Oggi il Parlamento europeo ha adottato il “Programma europeo di sviluppo industriale per la difesa” (EDIDP) proposto dalla Commissione Europea nel giugno 2017, come precursore dell’imminente Fondo europeo per la Difesa. La Rete europea contro il commercio di armi (ENAAT) è molto preoccupata per l’adozione di tale programma che andrà direttamente a sovvenzionare l’industria degli armamenti. Accettando l’EDIDP, il Parlamento Europeo accetta sancisce il passaggio di paradigma dell’UE verso una sicurezza basata sulle armi (“hard security”) e con risposte principalmente militari a problemi complessi, nonché un’eccessiva influenza del complesso militare-industriale sugli sviluppi politici dell’UE. Le stesse società ed aziende che hanno accompagnato e consigliato l’UE in questo percorso potranno essere i principali beneficiari di questo finanziamento. 
“Più armi non porteranno la pace, ma porteranno solo a più rifugiati. Dovremmo fermare il commercio di armi che costringe le persone a fuggire”, afferma Wendela de Vries, coordinatrice di Stop Wapenhandel. Questo programma sposterà ogni anno almeno 500 milioni di euro del bilancio globale UE 2019-2020 verso lo sviluppo di nuove armi, comprese tecnologie militari controverse quali i sistemi d’arma senza equipaggio o completamente autonomi. Ciò aprirà la strada ai droni armati europei e probabilmente ai cosiddetti “killer robots”, che potrebbero poi essere utilizzati e venduti al di fuori dell’Europa in base agli interessi nazionali dei singoli Stati membri.
Piuttosto che contribuire alla pace, tale programma aggraverà la corsa agli armamenti a livello mondiale che a sua volta alimenta conflitti violenti a scapito del dialogo e della diplomazia”, aggiunge Ann Feltham, coordinatrice parlamentare di CAAT UK.
ENAAT e i suoi membri continueranno a monitorare l’attuazione di questo Programma e ad allertare l’opinione pubblica su ulteriori sviluppi preoccupanti. “In effetti il Fondo per la Difesa per il 2021-2027 potrebbe comportare un versamento totale di 13 miliardi di euro all’industria degli armamenti dal solo bilancio dell’UE, più di quanto si destina all’aiuto umanitario! Con decine di miliardi ulteriori provenienti da possibili contributi nazionali. Fingere che ciò garantisca sicurezza ai cittadini europei è un messaggio fuorviante” afferma Laetitia Sédou, responsabile del programma europeo di ENAAT.
Lo scopo del programma è anche quello di promuovere la cooperazione tra Stati dell'UE e le imprese, ottimizzando le capacità di produzione e rafforzando il mercato unico degli strumenti di morte e distruzione, oltre ad aumentare la competitività dell'industria europea.

Un futuro di pace e serenità attende noi e le nuove generazioni. 

Ulteriori informazioni sul tema: http://enaat.org/eu-defence-fund