giovedì 23 gennaio 2020

Vogliamo cambiare l'UE? Ecco la Conferenza sul futuro dell'Europa

 La Commissione europea ha presentato una Comunicazione su una serie di idee relative alla forma da dare alla "Conferenza sul futuro dell'Europa". Questa importante iniziativa dovrebbe essere avviata a partire dal 9 maggio 2020 (festa dell'Europa e  75 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale) e avere una durata di due anni. Si tratta di un' occasione fondamentale per tutti noi, cittadini e cittadine, associazioni, istituzioni e tutti i soggetti interessati a contribuire alla costruzione dell'Europa del futuro. Un'occasione per essere presenti, lavorare insieme e, insieme, far sentire la nostra voce in quello che dovrebbe essere, a detta della Commissione europea, un dibattito aperto, inclusivo, trasparente e strutturato con cittadini e cittadine con diversi background e estrazione sociale. La Commissione stessa si è impegnata formalmente a dare seguito ai risultati della Conferenza, estendendo la portata e rafforzarzando le modalità con cui gli europei e le europee contribuiranno a plasmare il futuro dell'Europa.

La Conferenza sul futuro dell'Europa è un progetto annunciato dalla Presidente Ursula von der Leyen nei suoi orientamenti politici per dare agli europei maggiore voce in capitolo su ciò che è, cosa fa e cosa può fare l'Unione Europea e su come si dovrebbe partecipare in modo più incisivo al processo di costruzione europea tuttora in corso.

La Commissione, tuttavia, pare "blindare" il percorso della Conferenza, proponendo di strutturare i dibattiti su due filoni paralleli:

  • Il primo sarebbe incentrato sulle priorità dell'UE e sugli obiettivi che l'Unione dovrebbe perseguire: tra questi, ovviamente, figurano la lotta ai cambiamenti climatici e ai problemi ambientali, oltre a un'"economia al servizio delle persone", l'equità sociale e l'uguaglianza, la trasformazione digitale dell'Europa, la promozione dei valori europei, il rafforzamento della voce dell'UE nel mondo e il consolidamento delle fondamenta democratiche dell'Unione. 
  • Il secondo filone dovrebbe riguardare tematiche più specificamente correlate al processo democratico e alle questioni istituzionali: in particolare il sistema dei candidati capilista e le liste transnazionali per l'elezione dei parlamentari europei.

Mancherebbe tuttavia un terzo filone 

che, a detta di molti/e, dovrebbe essere rivolto ad impostare un serio dibattito circa la profonda riforma dei trattati, se non la scrittura di un nuovo Trattato, necessaria per ricondurre, concretamente, l'essenza stessa e la struttura dell'UE all'altezza - che ogni europeo ed europea auspica  - di affrontare degnamente la gravissima situazione globale che stiamo attraversando.

E' la stessa Presidentessa Ursula von der Leyen, a dire: "Le persone devono essere al centro di tutte le nostre politiche. Il mio auspicio è pertanto che tutti i cittadini europei contribuiscano attivamente alla conferenza sul futuro dell'Europa e svolgano un ruolo di primo piano nel definire le priorità dell'Unione europea. Solo insieme possiamo costruire l'Unione di domani."

Un nuovo forum pubblico per un dibattito aperto, inclusivo e trasparente

Se è vero che la Commissione stessa considera la Conferenza "un forum che parte dal basso" e, dunque, accessibile alle persone di ogni parte dell'UE e  non circoscritto alle capitali europee, è altrettanto vero che a tale dibattito devono necessariamente partecipare anche i parlamenti nazionali, le parti sociali, le autorità regionali e locali e la società civile. La Commissione si è peraltro impegnata a dotare la Conferenza di una piattaforma online multilingue rivolta anche a garantire la trasparenza del dibattito e favorire la più ampia partecipazione. 
Oltre agli aspetti tecnici, rileva comunque l'impegno della Commissione a: "adottare le misure più efficaci, di concerto con le altre istituzioni dell'UE, per integrare le idee e il feedback dei cittadini nel processo decisionale dell'UE.".

Diamoci da fare, dunque! Non perdiamo questa occasione.


Contesto

Tutti i membri del collegio faranno la loro parte per garantire il successo della conferenza; la Vicepresidente Šuica guiderà i lavori della Commissione sulla conferenza, coadiuvata dalla Vicepresidente Jourová per quanto riguarda le questioni istituzionali e dal Vicepresidente Šefčovič per quanto attiene alle relazioni interistituzionali e alle prospettive strategiche.
Il Parlamento europeo e il Consiglio stanno attualmente definendo i rispettivi contributi alla conferenza sul futuro dell'Europa. La risoluzione del Parlamento europeo del 15 gennaio 2020 ha invitato ad adottare un approccio inclusivo, partecipativo ed equilibrato nei confronti dei cittadini e dei portatori di interessi. In precedenza le conclusioni del Consiglio europeo del 12 dicembre 2019 avevano invitato la presidenza croata ad avviare i lavori sulla posizione del Consiglio. La presidenza croata ha inserito, da parte sua, la conferenza tra le sue priorità.
A questo punto è di fondamentale importanza che le tre istituzioni elaborino una dichiarazione comune per definire il concetto, la struttura, la portata e il calendario della conferenza sul futuro dell'Europa e che stabiliscano principi e obiettivi concordati. La dichiarazione sarà in seguito aperta anche ad altri firmatari, incluse istituzioni, organizzazioni e portatori di interessi. I parlamenti e i soggetti nazionali e regionali, hanno un ruolo importante da svolgere nell'ambito della conferenza e dovrebbero essere incoraggiati a organizzare eventi a latere della stessa. La Commissione ribadisce nel suo contributo odierno l'impegno a dare seguito ai risultati e alle raccomandazioni scaturiti dai differenti dibattiti.

Per ulteriori informazioni

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