Nel suo
consueto "pacchetto di decisioni" circa l’avvio di procedure di
infrazione nei confronti degli stati membri, la Commissione europea segnala chi
e come non rispetterebbe i propri obblighi derivanti dal Diritto Europeo.
Queste decisioni, che riguardano vari ambiti di intervento dell'UE, mirano a
garantire la corretta applicazione del Diritto a vantaggio della cittadinanza e
delle imprese di tutta l'UE. Siamo solo all’inizio di una fase denominata
di "precontenzioso".
Conclusa questa fase senza che lo Stato prenda i necessari
provvedimenti, si passa alla fase
contenziosa, attraverso l’intervento della Corte di Giustizia dell’UE che,
accertata l'inosservanza da parte dello Stato di uno degli obblighi imposti
dall'Unione, può portare ad una Sentenza di condanna al pagamento di importanti
somme di danaro.
In questo caso…Indovinate un po' chi, in fin dei conti, pagherà?
In questo “pacchetto” del mese di novembre tre procedure riguardano anche l’Italia, in diversi ambiti che corrispondono a altrettante Politiche europee: “Energia e clima”, “servizi finanziari” e “economia digitale”.
Eccole:
- Energia e clima
La Commissione invita ESTONIA, ITALIA e UNGHERIA a recepire
le disposizioni concordate sulla graduale eliminazione degli incentivi
finanziari per le caldaie autonome alimentate da combustibili fossili.
- Stabilità finanziaria, servizi finanziari e Unione dei
mercati dei capitali
Attraverso una "Lettera di diffida" la Commissione
invita l'ITALIA a conformarsi alla normativa bancaria
dell'UE, inviando una lettera di costituzione in mora all'Italia
per il mancato rispetto di.
- regolamento
sul meccanismo di vigilanza unico ( regolamento (UE) n. 1024/2013 del Consiglio )
- direttiva
sui requisiti patrimoniali ( direttiva 2013/36/UE)
- articoli
49 e 63 del trattato sul
funzionamento dell'Unione europea .
Si tratta, in particolare del "Golden Powers", un Decreto Legge che conferisce al Governo italiano ampie prerogative per esaminare, bloccare o imporre condizioni alle operazioni societarie nel settore bancario. L'Italia ha ora due mesi di tempo per rispondere e porre rimedio alle carenze sollevate dalla Commissione.
- Economia digitale
Con una "Lettera di diffida" la
Commissione invita l'Italia a conformarsi alle norme dell'UE sulle
comunicazioni elettroniche e, in particolare, del Codice europeo
delle comunicazioni elettroniche ( Direttiva (UE) 2018/1972 )
e della Direttiva quadro ( Direttiva 2002/21/CE ). In
particolare, l'Italia non avrebbe adottato misure amministrative sufficienti
per eliminare le interferenze dannose causate dalle emittenti radio FM
(modulazione di frequenza) italiane nei territori limitrofi francese, croato,
maltese e sloveno, dove si impedisce alle emittenti locali di utilizzare lo
spettro radio nella banda FM.
Le attività di controllo della Commissione e il rispetto del
diritto dell'UE da parte degli Stati membri possono essere monitorati
attraverso mappe interattive e grafici
personalizzabili . Per maggiori dettagli sulla cronologia di un
caso o per accedere al database completo delle decisioni di infrazione,
il registro delle decisioni di
infrazione è aperto alla consultazione. Ulteriori informazioni
sulla procedura di infrazione dell'UE sono disponibili nelle seguenti Domande e Risposte .