Per affrontare le sfide sociali e occupazionali nell’era post-crisi, la Commissione europea sta proponendo cambiamenti importanti nei programmi relativi ai fondi sociali dell’UE.
Oggi la Commissione europea propone
cambiamenti necessari per i programmi relativi ai fondi sociali dell’UE
per affrontare le sfide sociali e occupazionali cui si trova confrontata
nell’era post-crisi, come ad esempio, l’aumento della disoccupazione
giovanile, la necessità di orientare gli aiuti alimentari e materiali di
base verso gli indigenti, nonché il rischio di povertà infantile. Le
proposte di finanziamento presentate oggi accompagneranno inoltre i
lavoratori nelle transizioni verdi e digitali, attraverso l'investimento
nello sviluppo di competenze, per consentire loro di affermarsi in una
società più digitale, climaticamente neutra e inclusiva. Allo stesso
tempo, stiamo adeguando le nostre azioni di finanziamento alle sfide
future, mediante l’introduzione di un meccanismo di risposta alle crisi
per le prossime emergenze.
Per far ciò è necessario un rapido adeguamento alle norme sia degli attuali programmi di finanziamento sia della proposta per il bilancio futuro, al
fine di rispondere alle nuove sfide. Il Fondo sociale europeo plus sarà
il principale strumento finanziario per realizzare il Pilastro europeo dei diritti sociali. È il nostro punto di partenza per assicurare una ripresa socialmente equa. Atri strumenti come quelli già esistenti, quali il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD),
saranno rafforzati utilizzando fondi nuovi, in modo da impegnarsi sin
da ora per reinserire le persone nel mondo del lavoro e indirizzare gli
aiuti verso i più vulnerabili.
Il commissario europeo per l’occupazione, gli affari sociali e l’integrazione, Nicolas Schmit, ha dichiarato: “Rendere l’Europa
più resiliente, sostenibile e inclusiva in futuro significa investire
nel suo popolo adesso, e in particolare, nelle generazioni più giovani.
La nostra priorità è di superare rapidamente lo shock sociale ed
economico causato dalla pandemia di coronavirus e assicurare che nessuno
resti indietro.”
Una risposta immediata: ulteriori risorse significative per il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD)
È stato proposto di inserire nei fondi della
politica di coesione (il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo
sociale europeo e il Fondo di coesione) 55 miliardi di euro di denaro
fresco per il periodo 2020-2022, al fine di contrastare l’impatto
negativo del coronavirus sul mercato del lavoro. Lo strumento a tale
scopo è il pacchetto REACT-EU in cui il Fondo sociale europeo 2014-2020 svolge un ruolo chiave nel sostegno all’occupazione e all’inclusione sociale.
Le risorse aggiuntive del FSE dovrebbero essere dirette a sostenere principalmente:
- il mantenimento dell’occupazione anche attraverso il ricorso alla cassa integrazione e agli aiuti ai lavoratori autonomi per proteggere il loro reddito
- la creazione di posti di lavoro, in particolare per le fasce più vulnerabili
- l’iniziativa a favore dell'occupazione giovanile
- corsi di formazione e istruzione
- sviluppo delle competenze, in particolare a sostegno della duplice transizione verde e digitale
- misure volte a migliorare l’accesso ai servizi sociali e di assistenza sanitaria, inclusi quelli per l’infanzia.
La Commissione ha inoltre proposto che gli Stati membri possano dotare il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD) di
risorse aggiuntive fino al 2022, nell’ambito dell’iniziativa REACT-EU.
Ciò fornirà ulteriori risorse per l’assistenza materiale di base e il
sostegno alimentare, per le misure di accompagnamento e per le
specifiche misure di inclusione sociale. Si assicurerà inoltre che il
finanziamento di misure chiave volte a riparare i danni provocati dalle
crisi e il sostegno agli indigenti possano continuare senza
interruzioni.
Nell’erogazione di questi fondi gli Stati
membri dovrebbero opportunamente promuovere l’uguaglianza di genere che
rappresenta un principio orizzontale nella legislazione sui fondi
sociali.
La risposta a lungo termine: una proposta rafforzata per il Fondo sociale europeo plus
Nel quadro delle nuove proposte per il futuro bilancio UE a lungo termine 2021-2027 adottato oggi, la Commissione ha proposto importanti emendamenti alla proposta sul Fondo sociale europeo Plus (FSE+).
- La proposta modificata include un sostegno rafforzato all’occupazione giovanile. Gli Stati membri con un tasso superiore alla media europea di persone di età compresa tra 15 e 29 anni, che non sono né occupate né impegnate in attività di istruzione o formazione, dovrebbero investire almeno il 15 % (fino al 10 % nella proposta iniziale sul FSE+) delle loro risorse FSE+ in iniziative mirate a sostenere i giovani.
- Il FSE+ contribuirà inoltre a lottare contro la povertà infantile. Nessun bambino può essere lasciato indietro a seguito della pandemia di coronavirus. La proposta modificata relativa al FSE+ impone agli Stati membri di assegnare almeno il 5 % delle loro risorse di FSE+ per attuare misure volte a ridurre la povertà infantile.
- Inoltre, il FSE+ fornirà un notevole contributo alle transizioni verde e digitale orientando gli investimenti verso opportunità di qualificazione in modo che i lavoratori possano crescere in una società più digitale, climaticamente neutra e inclusiva.
- Per prepararsi meglio alle future situazioni di emergenza, il FSE+ include un meccanismo di risposta alle crisi. In tal modo si garantirà che, in circostanze eccezionali, la Commissione possa adeguarsi per rispondere a tali eventi, modificando rapidamente, ove necessario, le norme di gestione dei fondi per gli Stati membri.
Un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) rafforzato
Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) sostiene
i lavoratori che hanno perso il lavoro in seguito a importanti
mutamenti strutturali, mediante il finanziamento di una formazione
mirata e di un’altra forma di sostegno per il loro reinserimento nel
mercato del lavoro. Alla luce del previsto aumento della domanda in
seguito alla pandemia di coronavirus, la Commissione propone di
aumentare il finanziamento annuale disponibile a 386 milioni di euro a partire dal 2021.
Ulteriori fondi a sostegno degli obiettivi occupazionali e sociali
Inoltre, molti altri fondi investiranno considerevolmente per sostenere gli obiettivi occupazionali e sociali
Il nuovo strumento di ripresa e resilienza ha
una dotazione di 560 miliardi di euro che può essere utilizzata dagli
Stati membri per sostenere gli investimenti e le riforme sociali
attraverso finanziamenti e prestiti. Tale strumento si collega con
l’orientamento del semestre europeo che si fonda sul pilastro europeo
dei diritti sociali. Aiuterà pertanto gli Stati membri ad affrontare le
sfide strutturali economiche e sociali in varie aree, in particolare sul
piano sociale, occupazionale, delle competenze e dell’istruzione.
La Commissione ha proposto di fornire cospicui fondi aggiuntivi per il Fondo per una transizione giusta ,
con un importo che potrà arrivare a 40 miliardi di euro. Tale
finanziamento sarà utilizzato per mitigare gli impatti socio-economici
della transizione verso un'economia climaticamente neutra nelle regioni
maggiormente colpite, sostenendo per esempio la riqualificazione dei
lavoratori.
InvestEU beneficerà
altresì di maggiori risorse a sostegno dell’infrastruttura sociale o di
microfinanziamenti agli imprenditori, in particolare nell’economia
sociale. InvestEU dovrebbe avere una dotazione totale di 32 miliardi di
euro.
Infine Erasmus+, con
un bilancio totale proposto di 25 miliardi di euro, investirà nei
giovani offrendo loro l’opportunità di acquisire nuove esperienze
andando all’estero. Questo programma offre sovvenzioni essenziali nel
settore delle competenze e dell’istruzione e della formazione
professionale (IFP).