domenica 7 maggio 2023

Produzione di munizioni e missili: gli europei e le europee regalano i primi 500 milioni di € all'industria degli armamenti

Questa Commissione europea ha adottato ulteriori finanziamenti per la produzione di munizioni e, in generale, per "potenziare la capacità di produzione dell'UE e rimediare all'attuale carenza di munizioni e missili, e dei relativi componenti".  Ovviamente, il principale beneficiario dell'operazione, voluta da un'istituzione insignita nel 2012 del premio Nobel per la pace, è l'industria che produce strumenti per distruggere e ammazzare le persone. Scontato l'obiettivo di: "sostenere lo smaltimento delle scorte degli Stati membri".

Nel comunicato stampa di qualche giorno fa, questa commissione europea coglie al volo abilmente le opportunità derivanti dalla "ricomparsa di un conflitto ad alta intensità in Europa". Imperdibile occasione per fornire, con i soldi degli europei e delle europee, finanziamenti per:
  • il potenziamento delle capacità di produzione di armi dell'Unione Europea;
  • un meccanismo per mappare, monitorare e prevedere meglio il verificarsi di strozzature nelle relative catene di approvvigionamento;
  • l'introduzione di un quadro normativo temporaneo per rimediare a carenze dell'approvvigionamenti di munizioni.
Questi 500 milioni di € di soldini nostri andranno anche a finanziare un nuovo strumento finanziario denominato EDIRPA che, per il periodo 2022-2024, sarà interamente dedicato a tali nobili scopi. 
Raggiunto l'obiettivo di "liberarsi del vecchio per sostituirlo con il nuovo"(ovviamente a nostre spese), l'esultante ex ministra della difesa tedesca Ursula von der Leyen aggiunge che 
gli Stati membri già stanno fornendo ulteriori munizioni attingendo alle scorte esistenti, e questo grazie anche al sostegno di 1 miliardo di euro da parte di un nuovo strumento finanziario europeo dal nome alquanto discutibile: " strumento europeo per la pace". In secondo luogo, secondo Von der Leyen, si procederà ad "appalti congiunti" per procurare più munizioni e "potenziare e velocizzare la produzione industriale di munizioni in Europa" Questo lavoretto congiunto ci costerà un ulteriore miliardo di euro.

Ma questa Commissione europea non si ferma qui e propone un ulteriore nuovo fondo denominato  "Fondo di potenziamento",  rivolto a "accelerare gli investimenti necessari a potenziare le capacità di produzione"

Mai e poi mai l'UE è scesa così in basso. 

Nemmeno nei periodi di crisi più nera come, ad esempio, quello della Commissione "Santer".  Chi avrebbe mai pensato che un giorno ci saremo trovati davanti ad una Legge europea a sostegno della produzione di munizioni ed alla "militarizzazione dell'Union Europea"?

Intanto 

Si parla ancora una volta di "crisi economica" e siamo noi che, a quanto pare, oltre a finanziare l'industria alla base delle guerre e dei conflitti nel Mondo, paghiamo impotenti le conseguenze delle allegre "sanzioni" alla Russia!

Intanto questa Commissione europea ci martella dovunque con  la nuova parolina magica: "resilienza". Lascio a voi indovinare chi è che dovrà essere "resiliente".

Intanto l'uso dei fondi europei per le regioni è un sonoro fallimento, soprattutto laddove ce n'é più bisogno e laddove quei soldi dovrebbero servire per il benessere ed il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro nei nostri territori.
 
Fortunatamente, poco a poco, la verità sul conflitto in corso sta venendo a galla. Quando 
in questo brutto contesto verrà infine dimostrata con dovizia di prove, tra l'altro, l'ingerenza delle lobby e la tutela degli interessi di una superpotenza straniera , in tutta l'Europa avremo una buona occasione per lasciarci alle spalle, finalmente e per sempre, uno squallido andazzo che va avanti da decenni. 
Questo triste scenario sarà l'occasione per riprendere serenamente la strada verso l'Europa che vogliamo.

Un Unione Europea Militarizzata

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