martedì 17 ottobre 2023

UE-Palestina-Israele: finalmente il Consiglio dell'UE reagisce

 

La discutibile carenza di una strategia fondata sul rispetto dell'ordinamento istituzionale dell'UE, sinora palesata dalla Presidentessa della Commissione Europea e apertamente criticata da diversi paesi  europei, dopo tanta confusione ha finalmente dato luogo alla legittima reazione del Consiglio UE. Ecco la Lettera d'invito del Presidente Charles Michel ai membri del Consiglio europeo in vista della loro videoconferenza di oggi, 17 ottobre 2023. 

I brutali attacchi terroristici di sabato scorso contro Israele hanno provocato la tragica perdita di oltre mille civili israeliani innocenti. Gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente e senza condizioni preliminari. Non c'è giustificazione per il terrore.

Esprimiamo la nostra piena solidarietà al popolo di Israele e alle vittime degli attentati terroristici. Israele ha il diritto di difendersi nel pieno rispetto del diritto internazionale, in particolare del diritto umanitario internazionale.

Le tragiche scene che si stanno svolgendo nella Striscia di Gaza a causa dell'assedio e della mancanza di beni di prima necessità, unitamente alla distruzione causata da pesanti bombardamenti, stanno suonando campanelli d'allarme nella comunità internazionale.

Alla luce di ciò, vorrei convocare una riunione straordinaria del Consiglio europeo, che si terrà in videoconferenza martedì 17 ottobre alle 17. 30. È della massima importanza che il Consiglio europeo, in linea con i Trattati e con i nostri valori, definisca la nostra posizione comune e stabilisca una linea d'azione chiara e unitaria che rifletta la complessità della situazione che si sta sviluppando.

Questo conflitto ha molte conseguenze, anche per noi nell'Unione europea.

Innanzi tutto, l’Unione è sempre stata e deve sempre essere una strenua sostenitrice della pace e del rispetto del diritto internazionale, come nel caso della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. L'Unione deve adoperarsi per fornire assistenza umanitaria ed evitare un'escalation regionale del conflitto e qualsiasi violazione del diritto umanitario.

In secondo luogo, è fondamentale un forte impegno con gli attori regionali, che sono i più colpiti dal conflitto e possono svolgere un ruolo efficace. Non dobbiamo mai perdere di vista l'importanza di ricercare una pace duratura e sostenibile basata su una soluzione a due Stati mediante un rinnovato impegno nel processo di pace in Medio Oriente.

In terzo luogo, il conflitto potrebbe avere gravi conseguenze per la sicurezza delle nostre società. Se non stiamo attenti, ha il potenziale di esacerbare le tensioni tra le comunità e alimentare l'estremismo.

Infine, esiste un grave rischio di migrazione e di spostamenti di un gran numero di persone verso i paesi vicini che ospitano già un numero significativo di rifugiati sul loro territorio. Se non gestita con attenzione, si corre il rischio di un'ulteriore ondata migratoria verso l'Europa.

È imperativo che affrontiamo tutte queste sfide insieme. La nostra unità è la nostra forza;

In attesa di incontravi.

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