mercoledì 3 aprile 2024

CHI FA CHE COSA NELL'UNIONE EUROPEA....IN SINTESI


Il Parlamento europeo è l’unica istituzione dell’UE a elezione diretta. Insieme al Consiglio dell’Unione europea il Parlamento analizza e formula pareri vincolanti circa la normativa dell’UE. Se il Parlamento e il Consiglio non trovano un accordo su un determinato atto legislativo, questo non verrà adottato. Il Parlamento elegge il/la presidente della Commissione europea e ha il diritto di approvare o destituire l’intera Commissione europea (cosa avvenuta diversi anni fa con la Commissione guidata dal Lussemburghese Santer). Approva inoltre il bilancio dell’Unione europea.

La Commissione Europea è l'organo esecutivo dell'UE. Il presidente della Commissione europea è designato dagli Stati membri attraverso il Consiglio europeo e riceve la nomina formale dal Parlamento europeo. I Commissari europei sono proposti dai governi degli stati membri dell'UE e la nomina è approvata dal Parlamento europeo. I commissari sono indipendenti dal proprio paese d’origine e rappresentano e difendono unicamente gli interessi comuni dell’Unione. Ad ogni Commissario viene assegnata la responsabilità di un determinato settore (coesione, energia, ambiente, innovazione, comunicazione, etc..). A differenza di quanto avviene nella gran parte dei paesi democratici, il potere di iniziativa legislativa nell'UE spetta alla Commissione Europea anziché al ParlamentoCiò costituisce uno degli elementi che caratterizzano il deficit "democratico" dell'attuale assetto istituzionale dell'UE. In base a tale compito, la Commissione europea propone nuove leggi e nuovi programmi nell’interesse generale dell’Unione. Prima di formulare una proposta, la Commissione consulta i parlamenti nazionali, i governi, i gruppi d’interesse, gli esperti e i cittadini, invitandoli a formulare le loro osservazioni. La Commissione Europea gestisce inoltre le politiche dell'UE, i programmi che le attuano e, soprattutto, il bilancio dell’UE. Essa è anche la "custode dei trattati", garantendo l' applicazione del Diritto dell’UE e, se del caso, ricorrendo contro gli stati membri e le loro regioni dinanzi alla Corte di Giustizia dell'UE. Il/la Presidente della Commissione europea viene designata a maggioranza qualificata dal Consiglio Europeo che, nella sua proposta, deve tenere conto del risultato delle elezioni del Parlamento europeo. La designazione fatta dal Consiglio viene poi sottoposta al voto del Parlamento Europeo che può accoglierla o respingerla. 

Il Consiglio dei ministri dell’Unione Europea (il "Consiglio"") rappresenta i governi dei paesi dell’UE. È composto dai ministri di tutti gli Stati membri che si riuniscono per materia (ad esempio: consiglio dei ministri dell'agricoltura, dei trasporti, dell'ambiente, etc..) e discutono e adottano decisioni in relazione alle politiche ed alla normativa dell’UE. Il Consiglio è uno dei due organi legislativi dell’UE. La Presidenza del Consiglio è esercitata a turno ogni sei mesi da un diverso paese dell’UE (attualmente siamo sotto la Presidenza Belga). 
Senza l'accordo e la decisione dei ministri di tutti i paesi dell’UE, nell’Unione Europea non si muove una foglia!. 

Il Consiglio Europeo (da non confondere con il Consiglio dei Ministri dell'UE) è formato dai capi di Stato o di governo degli stati membri dell'UE. Si riuniscono almeno quattro volte l’anno nei cosiddetti «vertici europei» dove vengono definite le principali priorità politiche e gli orientamenti generali dell’Unione. Il Presidente viene eletto ogni due anni e mezzo. Il Consiglio Europeo ha un fondamentale potere di "indirizzo" ma non adotta gli atti normativi dell’UE che spetta invece al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri dell’Unione europea. Tali istituzioni analizzano le proposte della Commissione Europea e spetta a loro, infine, modificare, respingere o adottare tutti gli atti normativi dell’UE.

La Corte di Giustizia e il Tribunale dell'UE  garantiscono la corretta applicazione e attuazione della normativa UE e la sua corretta e uniforme interpretazione in tutti gli stati membri. Se un giudice nazionale ha un problema nell'interpretare una norma europea può rivolgersi alla Corte di giustizia e chiedere chiarimenti. Considerato che non sempre i paesi europei applicano correttamente le norme dell’Unione, sia  la stessa Commissione Europea, che un diverso paese dell’UE o i cittadini, le associazioni, le imprese che si ritengono vittime di una violazione del diritto europeo possono rivolgersi per tale motivo alla Corte di Giustizia o al Tribunale. 

Vi sono poi altre istituzioni che, pur non avendo potere di approvazione, a seconda delle materie trattate rientrano comunque nel gioco dell'approvazione degli atti normativi dell'UE, svolgendo "consulenza" alle istituzioni o analizzando le iniziative e le proposte della Commissione Europea. Si tratta in particolare di:
- Comitato Europeo delle Regioni (CdR), considerato la "voce delle regioni e delle città nell'Unione europea". Rappresenta gli enti locali e regionali di tutta l'UE e deve essere obbligatoriamente consultato quando si tratta di normativa o decisioni che possono avere un impatto sulle regioni e sulle città (il 70 % di tutta la legislazione dell'UE). 
Comitato economico e sociale europeo (CESE) è l'organo consultivo delle istituzioni UE composto dai rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori, dei datori di lavoro e di altri gruppi d’interesse del mondo economico/sociale europeo