Non c'é più spazio per nuovi gasdotti ne per altre infrastrutture antiquate, costose e che non danno nessuna certezza circa prezzi stabili e trasparenti. Questo è ciò che emerge da un recente sondaggio commissionato dal Parlamento europeo. Progetti come il GALSI, dunque, dovrebbero avere le ore contate.
L'inchiesta del PE rileva che, in materia di Energia, in cima alla lista dei desideri del pubblico europeo vi è un migliore coordinamento delle politiche energetiche e una maggiore solidarietà tra gli Stati membri dell'UE; soprattutto nell’attuale periodo di crisi. I cittadini interpellati ritengono che le misure adottate a livello UE devono necessariamente assicurare il massimo della protezione dei consumatori e la stabilità dei prezzi, investendo sulle fonti rinnovabili, sulla sicurezza dell'approvvigionamento e sulla efficienza energetica. L'indagine è stata condotta durante la prima metà di dicembre, con un totale di 26.574 interviste in tutti i 27 Stati membri.
In risposta alle preoccupazioni dei cittadini, il PE evidenzia che, nel settembre scorso, ha approvato la proposta di regolamento sulla sicurezza dell'approvvigionamento di gas in relazione alle reti esistenti, ciò dovrebbe consentire all'UE di dare una risposta comune in caso di crisi future simili a quella del 2009. Inoltre, nel novembre scorso i deputati hanno votato a favore di progetti in materia di risparmio energetico, efficienza energetica e energie rinnovabili, finanziabili con circa 146.000.000 € di fondi comunitari, non utilizzati a valere sul precedente regolamento che, tra gli altri, finanzia anche il GALSI. Il Parlamento ha inoltre recentemene adottato due importanti risoluzioni: una sulla futura strategia energetica dell'Unione, chiedendo un maggiore coordinamento della politica energetica esterna dell'UE e, nel mese di dicembre scorso, una sulla revisione del piano d'azione europeo per l'efficienza energetica, chiedendo più misure fondate su obiettivi vincolanti.
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L'inchiesta del PE rileva che, in materia di Energia, in cima alla lista dei desideri del pubblico europeo vi è un migliore coordinamento delle politiche energetiche e una maggiore solidarietà tra gli Stati membri dell'UE; soprattutto nell’attuale periodo di crisi. I cittadini interpellati ritengono che le misure adottate a livello UE devono necessariamente assicurare il massimo della protezione dei consumatori e la stabilità dei prezzi, investendo sulle fonti rinnovabili, sulla sicurezza dell'approvvigionamento e sulla efficienza energetica. L'indagine è stata condotta durante la prima metà di dicembre, con un totale di 26.574 interviste in tutti i 27 Stati membri.
In risposta alle preoccupazioni dei cittadini, il PE evidenzia che, nel settembre scorso, ha approvato la proposta di regolamento sulla sicurezza dell'approvvigionamento di gas in relazione alle reti esistenti, ciò dovrebbe consentire all'UE di dare una risposta comune in caso di crisi future simili a quella del 2009. Inoltre, nel novembre scorso i deputati hanno votato a favore di progetti in materia di risparmio energetico, efficienza energetica e energie rinnovabili, finanziabili con circa 146.000.000 € di fondi comunitari, non utilizzati a valere sul precedente regolamento che, tra gli altri, finanzia anche il GALSI. Il Parlamento ha inoltre recentemene adottato due importanti risoluzioni: una sulla futura strategia energetica dell'Unione, chiedendo un maggiore coordinamento della politica energetica esterna dell'UE e, nel mese di dicembre scorso, una sulla revisione del piano d'azione europeo per l'efficienza energetica, chiedendo più misure fondate su obiettivi vincolanti.
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- Sicurezza dell'approvvigionamento di gas
- Modifica del regolamento (CE) n. 663/2009 che istituisce un programma per favorire la ripresa economica tramite la concessione di un sostegno finanziario comunitario a favore di progetti nel settore dell'energia ***
- Verso una nuova strategia energetica per l'Europa 2011-2020
- Risoluzione del Parlamento europeo del 15 dicembre 2010 sulla revisione del Piano d'azione per l'efficienza energetica