domenica 19 febbraio 2012

Sì al rigore fiscale ma più impegno per crescita e occupazione

Per ottenere una coordinazione delle politiche economiche più efficace, c'è bisogno che gli Stati membri mettano in campo riforme strutturali e aumentino la trasparenza. È questa la risposta che il Parlamento ha dato all'Analisi annuale sulla crescita e alle linee guida per l'occupazione della Commissione. La risoluzione approvata mercoledì chiede anche maggiori sforzi per la crescita, l'occupazione e la lotta alla povertà.
Nel suo intervento prima del voto, Jean-Paul Gauzès (PPE, FR), relatore dell'Analisi annuale della crescita (AAC), ha dichiarato: "Vogliamo che gli Stati membri implementino le riforme strutturali che si sono impegnati ad attuare. Queste politiche di riforma non devono rimanere lettera morta". 
Marije Cornelissen (Verdi/ALE, NL), relatrice per l'occupazione e gli aspetti sociali dell'AAC ha aggiunto: "C'è una frizione tra le politiche fiscali e quelle per l'occupazione, ma dobbiamo assicurare una maggiore convergenza tra le due. Esiste un modo per affrontare entrambe le questioni attraverso una migliore governance economica".
Pervence Beres (S&D, FR), relatrice per le linee guida sull'occupazione ha concluso: "Il Parlamento vuole trovare un equilibrio tra gli obbiettivi della strategia UE2020 e il Patto di stabilità e crescita. Gli Stati membri al momento stanno mettendo troppa enfasi sul Patto a discapito della crescita reale e degli investimenti".

I tagli al bilancio da soli non risollevano l'economia o la fiducia dei mercati
Tutte le risoluzioni affermano che le misure di bilancio, crescita e occupazione devono essere prese insieme. Quella sull'AAC, ad esempio, sottolinea che la roadmap della Commissione "trascura la necessità di intraprendere misure urgenti per sostenere le attività di breve termine e l'occupazione".

La risoluzione rileva anche il bisogno di creare fiducia tra investitori, consumatori e cittadini notando allo stesso tempo che invece il documento della Commissione sull'Analisi annuale sulla crescita fa troppo poco per ottenere questo risultato.
Il testo sottolinea che la legittimità democratica e la responsabilizzazione nazionale devono essere sostanzialmente aumentate per accelerare le riforme economiche e chiede pertanto alla Commissione di far luce su quanto gli Stati membri stiano facendo o meno per quanto riguarda l'attuazione delle raccomandazioni di riforma che hanno ricevuto. La risoluzione, infatti, afferma che un'implementazione limitata di queste riforme sarebbe un freno per la crescita.
La stessa risoluzione afferma anche che le banche dovrebbero prestare più soldi all'economia reale e chiede una proposta legislativa sulla gestione della crisi del settore bancario prima dell'estate.

Occupazione e aspetti sociali
La risoluzione che tratta nello specifico gli aspetti sociali e occupazionali dell'AAC chiede al Consiglio europeo di garantire che il consolidamento fiscale non faccia aumentare la povertà o ostacoli gli sforzi per combattere la disoccupazione, in particolare quella giovanile.
Il Parlamento pertanto propone di introdurre, insieme agli altri partner sociali, un sistema di garanzie per i giovani per garantire un'offerta di lavoro, di apprendistato o di tirocinio dopo un periodo massimo di disoccupazione di quattro mesi.
Inoltre il Parlamento chiede al Consiglio europeo di istituire una tassa sulle transazioni finanziarie.
Nella stessa risoluzione, il Parlamento esprime anche la sua preoccupazione circa il fatto che gli impegni presi dai paesi sulle riforme nazionali non siano adeguati al raggiungimento dei principali obiettivi della strategia Europa 2020 in materia di occupazione, istruzione e riduzione della povertà.

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