giovedì 19 aprile 2012

Il Parlamento Europeo si oppone alla fine del vantaggio fiscale per il diesel

Una maggioranza di deputati si è opposta alla cosiddetta "neutralità" fiscale per evitare aumenti del prezzo del diesel, in una risoluzione approvata giovedì su una proposta di riforma del sistema fiscale sui prodotti energetici. La Commissione propone di eliminare il vantaggio fiscale di cui beneficia il diesel in molti paesi UE, rispetto alla benzina.

La posizione non vincolante del Parlamento europeo - adottata con 374 voti a favore, 217 contrari e 73 astensioni - fornisce delle raccomandazioni al Consiglio dei Ministri, che deve decidere all'unanimità se attuare le modifiche.

La relatrice della proposta, Astrid Lulling (PPE, LU), ha sostenuto l'obiettivo di combattere il cambiamento climatico, ma si è opposta alla neutralità fiscale perché comporterebbe un aumento del prezzo del diesel.

La proposta

La Commissione propone che le tasse sui prodotti energetici siano calcolate basandosi su due principi: l'emissione di CO2 e il contenuto energetico del prodotto. La finalità è di aiutare l'UE a raggiungere gli obiettivi prefissati in termini di lotta al cambiamento climatico, promuovere l'uso di fonti energetiche rinnovabili e sostenere investimenti nell'economia "verde".

Altri punti della proposta

I deputati hanno sostenuto la possibilità per gli Stati membri di applicare a settori quali l'agricoltura e la silvicoltura un livello di tassazione ridotto o pari a zero. Tuttavia, tali eccezioni dovrebbero essere collegate a vantaggi sotto il profilo dell'efficienza energetica, come si afferma nel testo approvato.

Le esenzioni e le riduzioni a vantaggio dei nuclei familiari e delle organizzazioni caritative dovrebbero essere gradualmente eliminate, dicono i deputati, lasciando la possibilità a quei paesi dove tale cambiamento avrebbe un impatto diretto sui prezzi del carburante di compensare i soggetti colpiti dagli aumenti.

Infine, gli Stati membri dovrebbero assicurarsi che la tassazione legata al CO2 non sia applicata ai settori dell'industria già soggetti al sistema di scambio delle quote di emissioni dell'UE, e che i settori non inclusi nel sistema non siano svantaggiati rispetto a quelli coperti da tale sistema.


Procedura: consultazione, lettura unica


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