mercoledì 30 aprile 2014

Il PD apre la campagna elettorale per le europee

 "Se vogliamo un deputato sardo basta semplicemente eleggerlo”.
Stiamo assistendo all'uso della Politica come "arte dell'inganno". In quella frase, lanciata in campagna elettorale qualche giorno fa, sta tutta l'ipocrisia di quella lobby di potere, specializzata nella democrazia "à la carte". Da una parte si impone il candidato e dall'altra si millanta del PD come "unico partito che mette al centro l’Europa"? Ma si vuole veramente andare in Europa con queste premesse?
Proviamo a ricercare dove fosse l'attuale impeto europeista quando il PD era al governo della Regione insieme a Soru. Nella bocciatura delle modifiche alla legge elettorale? Forse nelle centinaia di migliaia di € restituite a Bruxelles, o nelle risorse usate per finanziare progetti senza risultati o che hanno generato solo disperazione? Magari nel carrozzone della Progettazione Integrata? O di quel pozzo senza fondo che e' stato Master&Back, che ha scatenato su tanti giovani tirocinanti sardi, dotati di borse di studio milionarie, l'invidia dei loro colleghi stranieri e persino di qualche dirigente, spesso meno retribuito dei nostri rampolli? Forse nel considerare Quirra come strategica per gli interessi della "Fortezza Europa" e della sua politica di "difesa"? O nel modo in cui si "gestiva" l'ufficio di Bruxelles della Regione Sardegna? Il PD che intende "portare a Bruxelles il contributo delle isole della "frontiera mediterranea"..Come? Con il fallimentare programmino europeo a conduzione familiare denominato ENPI, di cui la Regione si vanta di essere "Autorita' di Gestione"?

Queste sono le premesse e queste sono le esperienze concrete che il PD mette in campo per la "creazione del nuovo Stato europeo"!! 
Se gli date ascolto, in Europa non ci sara' futuro, ne per noi e ne per nessun altro.

In ogni caso: tanti motivi in piu' per non andare a votare il 25 maggio prossimo.