giovedì 22 dicembre 2016

Norme più severe per combattere il finanziamento del terrorismo


La Commissione europea ha adottato oggi un pacchetto di misure per potenziare la capacità dell'UE di combattere il finanziamento del terrorismo e della criminalità organizzata sulla base degli impegni assunti nel piano d'azione di lotta contro il finanziamento del terrorismo del febbraio 2016. 

Le proposte presentate dalla Commissione completeranno e rafforzeranno il quadro giuridico dell'UE in materia di riciclaggio di denaro, flussi illeciti di denaro contante e congelamento e confisca di beni. Le misure, presentate insieme alla terza relazione sui progressi compiuti verso l'Unione della sicurezza, garantiscono una risposta europea forte e coordinata nella lotta contro il finanziamento del terrorismo e permettono all'UE di fare un passo avanti verso un'Unione della sicurezza efficace e autentica.
Le proposte sono state preparate da un gruppo guidato dal primo vicepresidente Frans Timmermans e dal vicepresidente Valdis Dombrovskis, in collaborazione con i commissari Dimitris Avramopoulos, Pierre Moscovici, Věra Jourová e Julian King.
Il primo vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: "Con le proposte di oggi potenziamo i nostri strumenti giuridici per ostacolare e bloccare le fonti di finanziamento di criminali e terroristi. Dobbiamo garantire che vi siano strumenti adeguati per individuare e bloccare i flussi finanziari sospetti e per sostenere le autorità di contrasto, instaurando con queste ultime una collaborazione fruttuosa per la tutela della sicurezza dei cittadini europei".
Il vicepresidente Valdis Dombrovskis ha dichiarato: "Il terrorismo rimane una delle più gravi minacce per la nostra sicurezza. Dobbiamo fare passi avanti nella lotta contro i terroristi e combattere il finanziamento delle loro attività è parte di questo processo. Per questo, proponiamo oggi che il riciclaggio di denaro sia oggetto di efficaci sanzioni penali in tutta l'UE. Proponiamo misure transfrontaliere di congelamento e confisca dei proventi di reato nell'UE e poniamo fine all'elusione da parte dei criminali dei controlli sul denaro contante alle frontiere esterne dell'UE".
Con le proposte di oggi, come sottolineato dalla Terza relazione sui progressi compiuti verso un'Unione della sicurezza efficace e autentica, la Commissione europea rafforza la capacità dell'UE di combattere il terrorismo e la criminalità organizzata rendendo più difficile per i terroristi e i criminali finanziare le loro attività e agevolando al contempo gli interventi delle autorità per individuare e bloccare i loro movimenti finanziari. Individuare i flussi finanziari sospetti e bloccare le fonti di finanziamento del terrorismo rappresenta uno dei modi più efficaci per impedire potenziali attentati terroristici e attività criminali. Il rintracciamento dei flussi finanziari può anche essere utile per fornire alla polizia e alle autorità di contrasto informazioni fondamentali e strumenti efficaci per le loro indagini.
Garantire la perseguibilità penale del riciclaggio
La Commissione propone oggi una nuova direttiva per perseguire penalmente il riciclaggio dei proventi di reati e fornire alle autorità competenti disposizioni di diritto penale adeguate per perseguire i criminali e i terroristi e incarcerarli. Le misure proposte:
  • stabiliscono norme minime per la definizione dei reati penali e delle sanzioni connesse al riciclaggio di denaro, colmando le lacune esistenti al fine di impedire ai criminali di sfruttare le differenze esistenti tra le diverse legislazioni nazionali;
  • rimuovono gli ostacoli alla cooperazione giudiziaria e di polizia transfrontaliera istituendo disposizioni comuni per migliorare le indagini sui reati connessi al riciclaggio di denaro;
  • allineano le norme dell'UE agli obblighi internazionali in materia, quali quelli stabiliti dalla convenzione del Consiglio d'Europa di Varsavia e dalle raccomandazioni della task force "Azione finanziaria".
Istituire controlli più rigorosi sui grandi flussi di cassa
Al fine di fornire alle autorità competenti strumenti adeguati per individuare i terroristi e coloro che li sostengono finanziariamente, il nuovo regolamento sui controlli sul denaro contante presentato oggi mira a:
  • rafforzare i controlli sul denaro contante per coloro che entrano o escono dall'UE con €10 000 o più in contanti;
  • permettere alle autorità di agire anche in relazione a importi inferiori alla soglia prevista per le dichiarazioni doganali (€10 000), qualora si sospettino attività criminali;
  • migliorare lo scambio di informazioni tra le autorità e gli Stati membri;
  • estendere i controlli doganali ai contanti inviati mediante pacchi postali o spedizioni di merci, ai prodotti preziosi come l'oro e alle carte di pagamento prepagate che attualmente non sono oggetto delle normali dichiarazioni doganali.
Congelamento delle risorse finanziarie dei terroristi e confisca dei loro beni
Rapidi interventi transfrontalieri di congelamento o confisca degli attivi finanziari permetteranno di impedire ai terroristi di utilizzare i propri capitali per commettere ulteriori attentati. La proposta di regolamento sul riconoscimento reciproco degli ordini di congelamento e confisca dei proventi di reato permetterà di:
  • disporre di uno strumento giuridico unico per il riconoscimento degli ordini di congelamento e confisca in altri paesi dell'UE, semplificando l'attuale quadro giuridico. Il regolamento si applicherebbe immediatamente in tutti gli Stati membri;
  • ampliare l'ambito di applicazione delle attuali norme sul riconoscimento transfrontaliero, al fine di includere la confisca nei confronti di terze persone collegate ai criminali. Rientra in tale ambito la confisca nei casi in cui gli autori dei reati non sono condannati, ad esempio perché fuggiti o deceduti;
  • migliorare la rapidità e l'efficienza degli ordini di congelamento o di confisca grazie a un documento standard e all'obbligo per le autorità competenti di comunicare tra loro. Le norme fissano termini chiari che prevedono scadenze più ravvicinate per gli ordini di congelamento;
  • garantire che il diritto delle vittime all'indennizzo e alla restituzione sia rispettato. Nel caso di esecuzioni transfrontaliere di ordini di confisca, il diritto della vittima è prioritario rispetto all'interesse dello Stato di esecuzione e di emissione.
 
Contesto
La sicurezza è stata un tema costante fin dall'inizio del mandato della Commissione Juncker, dagli orientamenti politici del Presidente del luglio 2014 all'ultimo discorso sullo stato dell'Unione del settembre 2016.
Basandosi sull'Agenda europea sulla sicurezza, adottata nell'aprile 2015, che ha sottolineato la necessità di adottare misure per combattere in maniera più efficace e globale il finanziamento del terrorismo, nel febbraio 2016 la Commissione europea ha definito un piano d'azione di lotta contro il finanziamento del terrorismo al fine di garantire che gli Stati membri dispongano degli strumenti necessari per far fronte a nuove minacce.
Nell'aprile 2016 la Commissione ha stabilito che una delle azioni prioritarie da intraprendere per realizzare un'Unione della sicurezza efficace e sostenibile consiste nel bloccare l'accesso dei terroristi ai finanziamenti. Il fatto che il Presidente Juncker abbia creato uno specifico portafoglio per l'Unione della sicurezza nell'agosto 2016 testimonia l'importanza che la Commissione attribuisce al rafforzamento della sua capacità di reagire alle minacce terroristiche.
Come previsto nel piano d'azione di lotta contro il finanziamento del terrorismo e come indicato nella relazione sui progressi compiuti verso l'Unione della sicurezza di oggi, la Commissione presenterà una proposta per rafforzare i poteri delle autorità doganali per quanto riguarda la lotta contro il finanziamento del terrorismo attraverso gli scambi commerciali nel 2017. La Commissione intende inoltre ampliare il campo di applicazione della normativa vigente in materia di commercio illegale di beni culturali a un numero maggiore di paesi. Nella relazione sui progressi compiuti la Commissione incoraggia inoltre i colegislatori a trovare nelle prossime settimane un accordo sulla revisione della IV direttiva antiriciclaggio.
Per ulteriori informazioni
Scheda informativa sullo stato di avanzamento dell'Agenda europea sulla sicurezza
Terza relazione sui progressi compiuti verso un'Unione della sicurezza efficace e autentica
Comunicazione: Attuare l'Agenda europea sulla sicurezza per combattere il terrorismo e preparare il terreno per un'Unione della sicurezza efficace e autentica

LA RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA (E NON SOLO) SULL'UE

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