lunedì 9 gennaio 2017

PARLAMENTO EUROPEO: NO DELL'ALDE AL M5S

Guy Verhofstadt* ha annunciato la rinuncia all'alleanza con il Movimento 5 Stelle. Il Presidente dell'ALDE** ha dichiarato: "Sono arrivato alla conclusione che non ci sono sufficienti garanzie di portare avanti un'agenda comune per riformare l'Europa", e che:  "Non c'è abbastanza terreno comune per procedere con la richiesta del Movimento 5 Stelle di unirsi al gruppo Alde". "Rimangono differenze fondamentali sulle questioni europee chiave". 
Il Movimento 5 Stelle denuncia: "l'establishment è contro di noi", annunciando che continuerà la sua attività per creare un gruppo politico autonomo per la prossima legislatura europea. Sino a qualche giorno fa tra ALDE e M5S sembrava raggiunto un accordo in cui, tra l'altro, il Movimento italiano sembrava rinunciare - o dimenticare - ad una parte importante del proprio Programma per l'Europa, il Referendum sull'Euro.
Qualche giorno fa, cinque docenti universitari (Alberto Alemanno, Alessandro Fusacchia, Francesco Galtieri, Giuseppe Ragusa, Valerio Riavez, Alessio Terzi) hanno pubblicato una lettera inviata a Verhofstadt pregandolo di “non fare accordi con Beppe Grillo”. Nella lettera si sottolinea  "un divario enorme tra le vostre due forze in termini di valori e non solo di proposte politiche.", in particolare in ambiti quali: lavoro, immigrazione, commercio e giustizia.

*Guy Maurice Marie Louise Verhofstadt (Dendermonde, 11 aprile 1953) è un politico belga, di orientamento liberale, attivo sia in Belgio sia nelle istituzioni dell'Unione europea.
**L'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa (abbreviato in ALDE) è un partito politico europeo che riunisce 61 partiti di stati europei, dell'Unione europea e non, che, pur avendo diverse collocazioni politiche (centro, centro-destra o centro-sinistra), sono accomunati da ideali liberali e liberaldemocratici. Preceduto da gruppi liberali e democratici già all'epoca della Comunità Europea, è nato prima come Confederazione di partiti politici nazionali nel marzo del 1976 (ELD-LDE), per poi diventare il Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori, partito politico europeo riconosciuto dal Parlamento europeo ed incluso come un'associazione senza scopo di lucro sotto la legislazione belga. Il 10 novembre 2012 il Partito ha adottato l'attuale denominazione. Il Partito aderisce all'Internazionale Liberale e forma al Parlamento europeo, insieme ai centristi del Partito Democratico Europeo, il Gruppo dell'Alleanza dei Liberali e Democratici per l'Europa, nel quale è rappresentato da 49 europarlamentari (sui 68 del gruppo parlamentare). Il Partito esprime inoltre cinque Commissari nella Commissione europea. (Da Wikipedia)

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