venerdì 27 gennaio 2017

"Economia circolare": La Commissione offre orientamenti sul recupero di energia dai rifiuti e lavora con la BEI per stimolare gli investimenti


Un anno dopo l'adozione del pacchetto sull'"economia circolare" la Commissione ha riferito ieri  sull'avanzamento e sui risultati delle principali iniziative prese.
La Commissione ha inoltre:
  • adottato ulteriori misure per istituire, di concerto con la Banca europea per gli investimenti, una piattaforma per il sostegno finanziario all'economia circolare che riunirà investitori e innovatori;
  • pubblicato orientamenti per gli Stati membri su come convertire i rifiuti in energia;
  • proposto un miglioramento mirato della legislazione relativa a determinate sostanze pericolose presenti nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Sfruttando lo slancio del piano di investimenti per l'Europa che, a fine 2016, avrebbe già permesso di mobilitare investimenti per 164 miliardi di EUR, la piattaforma per il finanziamento dell'economia circolare dovrebbe permettere  di rafforzare il collegamento tra gli strumenti esistenti, quali il Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI) e l'iniziativa InnovFin - Finanziamento dell'UE per l'innovazione finanziata da Orizzonte 2020 ed eventualmente mettere a punto nuovi strumenti finanziari per progetti nell'ambito dell'economia circolare. La piattaforma riunirà la Commissione, la BEI, le banche nazionali di promozione, gli investitori istituzionali e altri portatori di interessi, farà conoscere le opportunità di investimento nell'economia circolare e diffonderà le migliori pratiche presso possibili promotori, analizzandone i progetti e le esigenze finanziarie e fornendo consulenze sulla strutturazione e le possibilità di finanziamento.
La comunicazione della Commissione sul ruolo dei processi "dai rifiuti all'energia" nell'economia circolare, presentata ieri, permetterà di massimizzare i benefici di questa piccola ma innovativa componente del mix energetico nazionale. Essa fornisce agli Stati membri orientamenti per trovare il giusto equilibrio nelle capacità di termovalorizzazione, mettendo in luce il ruolo della gerarchia dei rifiuti che classifica le opzioni di gestione dei rifiuti in funzione della loro sostenibilità e assegna assoluta priorità alla prevenzione e al riciclaggio. Essa contribuisce a ottimizzare il loro contributo all'Unione dell'energia e a valorizzare le opportunità di partenariati transfrontalieri, laddove ciò sia appropriato e in linea con i nostri obiettivi in campo ambientale.
Il pacchetto adottato ieri dalla Commissione contiene inoltre una proposta per aggiornare la legislazione che limita l'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (la direttiva RoHS). La proposta intende favorire la sostituzione dei materiali pericolosi al fine di rendere più conveniente il riciclaggio dei componenti. I cambiamenti proposti faciliteranno ulteriormente le operazioni sul mercato dell'usato (ad es., la rivendita) e la riparazione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Si stima che tali misure ci consentiranno di evitare la produzione di più di 3000 tonnellate di rifiuti pericolosi per anno nell'UE e di risparmiare energia e materie prime. Soltanto nel settore della sanità il risparmio sui costi è quantificabile in 170 milioni di EUR.
Infine, nella sua relazione sui progressi conseguiti nell'ultimo anno, la Commissione elenca le misure principali adottate in ambiti quali i rifiuti, la progettazione ecocompatibile, i rifiuti alimentari, i fertilizzanti organici, le garanzie per i beni di consumo, l'innovazione e gli investimenti. I principi dell'economia circolare sono stati gradualmente integrati nelle migliori pratiche dell'industria, negli appalti verdi, nell'uso dei fondi della politica di coesione e, mediante nuove iniziative, nei settori idrico e della costruzione. Per attuare sul terreno la transizione verso l'economia circolare, la Commissione invita inoltre il Parlamento europeo e il Consiglio a procedere all'adozione delle proposte in materia di legislazione sui rifiuti in linea con la Dichiarazione comune sulle priorità legislative dell'UE per il 2017. Per il prossimo anno la Commissione si impegna a conseguire ulteriori risultati sulla base del piano d'azione per l'economia circolare, mediante, tra l'altro, una strategia sulle materie plastiche, un quadro di monitoraggio per l'economia circolare e una proposta per promuovere il riutilizzo dell'acqua.
Contesto
Il 2 dicembre 2015 la Commissione ha adottato un ambizioso pacchetto sull'economia circolare composto da un piano d'azione dell'UE con misure relative all'intero ciclo di vita dei prodotti: dalla progettazione, all'approvvigionamento, alla produzione e al consumo fino alla gestione dei rifiuti e al mercato delle materie prime secondarie. A detta della Commissione UE, il passaggio a un'economia più circolare dovrebbe essere foriero di grandi opportunità per l'Europa e i suoi cittadini, rappresentando una parte significativa degli sforzi per modernizzare e trasformare l'economia europea, orientandola verso una direzione più sostenibile. L'economia circolare offrirebbe alle imprese la possibilità di realizzare vantaggi economici considerevoli e di diventare più competitive. Consentirebbe di realizzare significativi risparmi di energia e benefici per l'ambiente, di creare posti di lavoro a livello locale e offrirebbe opportunità di integrazione sociale, essendo  correlata alle priorità dell'UE in materia di posti di lavoro, crescita, investimenti, agenda sociale e innovazione industriale.
Per illustrare i principali risultati fin qui ottenuti e discutere con i portatori di interessi degli obiettivi futuri, la Commissione e il Comitato economico e sociale europeo organizzano una conferenza sull'economia circolare che si terrà il 9-10 marzo 2017. In tale occasione sarà annunciata la creazione di una piattaforma dei portatori di interessi dell'economia circolare.

Per ulteriori informazioni
MEMO: Domande e risposte