giovedì 16 aprile 2020

La risposta dell'UE al Coronavirus

Quali sono le misure e le iniziative che la Commissione europea mette in campo per affrontare la crisi economica e sanitaria legata alla diffusione del coronavirus? Ecco un elenco aggiornato al 15 aprile:

L’UE si sta avvalendo di tutti gli strumenti a sua disposizione per attenuare le conseguenze della pandemia. In particolare si impegna per:
- Assicurare le forniture necessarie ai nostri sistemi sanitari.
- Difendere i posti di lavoro.
- Dare un sostegno alle imprese e assicurare che la liquidità del nostro settore finanziario possa continuare a sostenere l'economia.
- Consentire la piena flessibilità offerta nel quadro della disciplina degli aiuti di Stato e del patto di stabilità e crescita.
- Finanziare ricerca scientifica di emergenza per vaccini e terapie.

Vediamo nel dettaglio le singole misure (aggiornate al 15 aprile):

SANITÀ

COORDINAMENTO TRA COMMISSIONE E AUTORITÀ NAZIONALI
La Commissione europea interagisce giornalmente, tramite videoconferenza, con i 27 ministri nazionali della Salute e degli Interni. Nel corso delle riunioni, i leader dell'UE discutono le misure da attuare per contenere la pandemia di coronavirus.
AGENZIA EUROPEA PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DELLE MALATTIE
L’agenzia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) fornisce alle autorità nazionali linee guida, dati, analisi del rischio e raccomandazioni anche in caso di epidemia come il coronavirus.
TEAM DI ESPERTI SCIENTIFICI
La Commissione europea ha istituito un team di esperti composto da epidemiologi e virologi provenienti da diversi Stati membri (per l’Italia Maria Rosaria Capobianchi, direttrice del Laboratorio di Virologia dell’iNMI Lazzaro Spallanzani). L’obiettivo è fornire consulenza direttamente alla Presidente von der Leyen nell’elaborazione di linee guida e misure di gestione del rischio.
SOSTEGNO DIRETTO AI SISTEMI SANITARI NAZIONALI
Il 2 aprile la Commissione europea ha proposto di sostenere direttamente i sistemi sanitari degli Stati membri dell'UE, mobilitando 3 miliardi di euro dal bilancio dell'UE, con la possibilità di contributi supplementari da parte degli Stati membri e soggetti privati.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
La Commissione ha avviato un dialogo con i produttori per arrivare rapidamente ad un aumento della produzione di mascherine e dispositivi di protezione individuale e ha imposto la rimozione delle barriere alla loro circolazione. La Commissione europea sta chiudendo 4 appalti di emergenza congiunti per tutta Europa per la produzione di mascherine, respiratori e kit diagnostici e sta istituendo una scorta strategica (nell’ambito dello strumento rescEU) di attrezzature mediche che finanzierà inizialmente con 50 milioni di euro. Al fine di poter disporre a pieno dei prodotti presenti in Europa, la Commissione ha bloccato le esportazioni di dispositivi medici al di fuori dell’UE. Il 13 marzo la Commissione ha  adottato una raccomandazione  che permette di semplificare il processo di certificazione dei dispositivi di protezione individuale, mantenendone l’accuratezza.
VIAGGI
La Commissione europea ha deciso di restringere temporaneamente i viaggi non essenziali da Paesi terzi verso l’Unione europea, e ha pubblicato una serie di orientamenti per garantire l'applicazione coerente dei diritti dei passeggeri in tutta l'UE e contenere i costi per il settore dei trasporti. Gli orientamenti si applicano ai diritti dei passeggeri del trasporto aereo, ferroviario, stradale e marittimo.
GARANTIRE GLI SPOSTAMENTI DEI LAVORATORI ESSENZIALI
Il 30 marzo la Commissione europea ha pubblicato indicazioni pratiche per garantire che i lavoratori, in particolare quelli che esercitano professioni critiche per la lotta alla pandemia di coronavirus, possano raggiungere il loro posto di lavoro. Sono compresi, tra gli altri, coloro che operano nel settore sanitario e nel settore alimentare nonché in altri servizi essenziali.
UNA TABELLA DI MARCIA PER LA GRADUALE REVOCA DELLE MISURE DI CONTENIMENTO
Il 15 aprile la Commissione ha presentato, in cooperazione con il Presidente del Consiglio europeo, una tabella di marcia europea per la revoca graduale delle misure di contenimento dell'epidemia di coronavirus.

ECONOMIA

IL BAZOOKA DELLA BCE
La Banca Centrale Europea ha varato il Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP), il nuovo programma da 750 miliardi di euro finalizzato all’acquisto di titoli di stato, per aiutare i 27 Paesi UE a sconfiggere l’emergenza economica innescata dal coronavirus.
STOP AL PATTO DI STABILITÀ
A seguito della proposta della Commissione europea di attivare la clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita, i ministri delle finanze dell'UE hanno convenuto di sospendere i limiti di spesa per i bilanci nazionali per dare ai paesi dell'UE spazio sufficiente per combattere la pandemia di coronavirus. È pertanto sospesa la regola che prevede che il disavanzo di bilancio di un paese rimanga entro il 3% del PIL.
FLESSIBILITÀ DELLA DISCIPLINA PER GLI AIUTI DI STATO
Il 19 marzo la Commissione ha adottato un quadro temporaneo per consentire agli Stati membri di avvalersi pienamente della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato al fine di sostenere l'economia nel contesto dell'emergenza del coronavirus. Le norme dell'UE in materia di aiuti di Stato consentono eccezionalmente agli Stati membri di agire in modo rapido ed efficace per sostenere i cittadini e le imprese, in particolare le piccole e medie imprese, che incontrano difficoltà economiche a causa dell'epidemia di COVID-19. Il 22 marzo la Commissione europea ha approvato le misure italiane di aiuti pari a 50 milioni di euro per sostenere la produzione e la fornitura di dispositivi medici, come i ventilatori, e di dispositivi di protezione individuale, come mascherine, occhiali, camici e tute di sicurezza. Il quadro temporaneo è stato modificato per la prima volta il 3 aprile, aumentando le possibilità di sostegno pubblico alla ricerca, sperimentazione e produzione di prodotti rilevanti per combattere l'epidemia di coronavirus, proteggere i posti di lavoro e sostenere ulteriormente l'economia. Il 9 aprile, la Commissione europea ha inviato agli Stati membri per consultazione un progetto di proposta per estendere ulteriormente la portata del quadro temporaneo. Il 14 aprile la Commissione ha approvato un regime di aiuti previsto dall'Italia a sostegno dei lavoratori autonomi e delle imprese con un massimo di 499 dipendenti che risentono dell'emergenza coronavirus.
37 MILIARDI PER LA LOTTA AL CORONAVIRUS
Su proposta della Commissione europea,  37 miliardi di euro nell'ambito della politica di coesione sono stati destinati alla lotta contro il coronavirus e ai sistemi sanitari, imprese e lavoratori colpiti dall’emergenza. Circa 7 miliardi dovranno andare a beneficio dell'Italia.
FONDI STRUTTURALI PER L’EMERGENZA CORONAVIRUS
Il 2 aprile la Commissione ha introdotto misure per destinare i fondi strutturali non utilizzati all’emergenza coronavirus. Saranno possibili trasferimenti tra i 3 fondi della politica di coesione (Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo e Fondo di coesione), trasferimenti tra le diverse categorie di regioni e flessibilità per quanto riguarda la concentrazione tematica. Vi sarà inoltre la possibilità di un tasso di cofinanziamento dell'UE pari al 100% per l'esercizio contabile 2020-2021.
CASSA INTEGRAZIONE EUROPEA
Il 2 aprile la Commissione europea ha proposto SURE, uno strumento di solidarietà di 100 miliardi di euro per aiutare i lavoratori e le imprese in difficoltà.  Attraverso SURE, verranno erogati prestiti garantiti dagli Stati membri.
LIQUIDITÀ ALLE IMPRESE
1 miliardo di euro sarà riorientato dal bilancio dell'UE come garanzia per il Fondo europeo per gli investimenti, al fine di incentivare le banche a fornire liquidità a PMI e imprese a media capitalizzazione. I finanziamenti così mobilitati, per un totale di circa 8 miliardi di euro, permetteranno di aiutare almeno 100 mila PMI europee e imprese a media capitalizzazione.
MORATORIA DEI DEBITI
La Commissione europea provvederà a fornire sospensioni dei debiti ai debitori colpiti dalla crisi.
AIUTO AGLI AGRICOLTORI E AI PESCATORI
Su richiesta delle autorità italiane, la Commissione europea prorogherà di un mese il termine per la presentazione delle domande degli agricoltori italiani che hanno diritto a un sostegno al reddito nel quadro della politica agricola comune (PAC). L'utilizzo dei fondi per l’agricoltura e la pesca sarà reso più flessibile. La Commissione proporrà inoltre a breve una serie di misure per garantire che gli agricoltori e gli altri beneficiari possano ottenere il sostegno di cui hanno bisogno dalla politica agricola comune, ad esempio allungando i tempi per la presentazione delle domande di sostegno e per il trattamento delle stesse da parte delle amministrazioni.
FONDO DI SOLIDARIETÀ
La Commissione Ue propone di estendere l'ambito di applicazione del Fondo di solidarietà dell'UE includendo la crisi della sanità pubblica, al fine di mobilitarlo in caso di necessità per gli Stati membri più duramente colpiti. Nel 2020 sono disponibili fino a 800 milioni di euro
FONDO DI ADEGUAMENTO ALLA GLOBALIZZAZIONE
Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione potrebbe anch'esso essere mobilitato per sostenere i lavoratori autonomi e chi ha perso il lavoro alle condizioni stabilite nel regolamento vigente e futuro. Nel 2020 sono disponibili fino a 179 milioni di euro.

RICERCA

SVILUPPO VACCINI
Il 17 marzo la Commissione ha informato che sosterrà il lavoro della società CureVac, basata a Tubinga, impegnata nello sviluppo e nella produzione di vaccini anti-Coronavirus, con un sostegno fino a 80 milioni di €.
TEST AFFIDABILI SUL CORONAVIRUS
Gli scienziati del Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione europea hanno definito un nuovo materiale di controllo che i laboratori in tutta Europa possono utilizzare per verificare il corretto funzionamento dei test sul coronavirus ed evitare falsi esiti negativi. Questo renderà più affidabili e veloci le analisi di laboratorio.Nell’ambito della tabella di marcia europea per revocare le misure di contenimento, il 15 aprile la Commissione ha presentato linee guida sulle  metodologie di test per il coronavirus.
164 MILIONI PER LE START UP INNOVATIVE
Il 18 marzo scorso è scaduto il bando di gara che mette a disposizione un budget di 164 milioni per Start Up e imprese tecnologiche che progettino idee innovative per rispondere all’emergenza Covid-19. 
137,5 MILIONI A SOSTEGNO DELLA RICERCA
Già attribuiti 47,5 milioni di euro per ricerca, diagnosi, trattamenti, sostenendo 18 progetti focalizzati sul coronavirus che coinvolgono 136 gruppi di ricerca in tutta Europa. Altri 90 milioni di € sono stati stanziati per l’iniziativa di innovazione medica (IMI) con l’industria farmaceutica

LOTTA ALLA DISINFORMAZIONE

Sul sito www.EUvsDisinfo.eu (link is external) sono stati finora pubblicati e aggiornati più di 110 resoconti sulla disinformazione riguardo alla pandemia da coronavirus. Il 30 marzo la Commissione ha lanciato una pagina web sulla lotta alla disinformazione in materia di coronavirus, fornendo materiali per sfatare i falsi miti e per la verifica dei fatti.

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