Il Consiglio dell'UE ha approvato una Dichiarazione Comune sulla Conferenza sul futuro dell'Europa, un "processo inclusivo e partecipativo in cui i cittadini, la società civile e le parti interessate possano contribuire attraverso un dialogo aperto ai dibattiti sul futuro dell’Europa" nel prossimo decennio e oltre, anche alla luce della pandemia di COVID-19. La dichiarazione comune del Consiglio, del Parlamento europeo e della Commissione definisce gli obiettivi, la struttura, la portata e il calendario della conferenza.
Una voce più forte per i cittadini
La conferenza sul futuro dell'Europa conferirà ai cittadini un ruolo più incisivo nella definizione delle future politiche e ambizioni dell'Unione, di cui migliorerà la resilienza. Le tre istituzioni organizzeranno una serie di eventi in cui i cittadini avranno la possibilità di esprimere il proprio punto di vista sulle questioni che li riguardano. La conferenza rappresenta un'occasione per sostenere la legittimità democratica e il funzionamento del progetto europeo e per consolidare il sostegno dei cittadini dell'UE a favore di obiettivi e valori comuni. Una piattaforma digitale multilingue interattiva contribuirà all'organizzazione dei dibattiti in tutta l'Unione.
Portata dei dibattiti
La portata della conferenza dovrebbe riflettere i settori in cui l'Unione europea ha la competenza ad agire o in cui l'azione dell'UE sarebbe vantaggiosa per i cittadini europei, incentrandosi su temi che li interessano realmente, con un impatto duraturo e un ampio raggio d'azione. La conferenza faciliterà una discussione sulle sfide che l'UE si trova ad affrontare, comprese quelle poste dalla pandemia di COVID-19. Sulla scorta dell'agenda strategica dell'UE, dovrebbe inoltre affrontare temi strategici quali i cambiamenti climatici, le questioni economiche e sociali e la trasformazione digitale. I cittadini sono liberi di sollevare ulteriori questioni che li riguardano.
Struttura
La conferenza sarà posta sotto l'egida delle tre istituzioni, rappresentate dal presidente del Parlamento europeo, dal presidente del Consiglio e dalla presidente della Commissione europea, che svolgeranno le funzioni di presidenza congiunta.
La presidenza sarà coadiuvata nei suoi lavori da un comitato esecutivo, composto da tre rappresentanti e quattro osservatori per ciascuna istituzione. I parlamenti nazionali saranno strettamente coinvolti, così come altri organismi o gruppi, in particolare il Comitato delle regioni e il Comitato economico e sociale europeo.
Il Consiglio sarà rappresentato nel comitato esecutivo dalla sua presidenza - che fungerà da copresidente del comitato esecutivo - e dalle due presidenze entranti. Le quattro presidenze successive avranno il ruolo di osservatori.
In tutte le strutture di governance della conferenza si applicheranno i principi della parità di partecipazione delle tre istituzioni e dell'adozione delle decisioni per consenso. Almeno ogni sei mesi si terrà una sessione plenaria della conferenza, composta da rappresentanti delle tre istituzioni nonché da rappresentanti dei parlamenti nazionali, dei cittadini e di altre parti interessate.
Prossime tappe
La dichiarazione comune sarà firmata dai presidenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione europea, in qualità di copresidenti.
La conferenza inizierà poi i suoi lavori ed è previsto un evento formale che dovrebbe tenersi orientativamente il 9 maggio, giornata dell'Europa, a Strasburgo.
Entro la primavera del 2022 la conferenza dovrebbe giungere a conclusioni per fornire orientamenti sul futuro dell'Europa.
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