La Commissione Europea ha adottato la prima strategia dell'UE sui rimpatri volontari e la reintegrazione come parti integranti di un "sistema comune europeo" frutto del nuovo patto sulla migrazione e l'asilo. Critiche le ONG sul campo e diversi deputati e deputate al Parlamento Europeo che denunciano da tempo i casi di morte e tortura dopo il rimpatrio.
Miglioramento della qualità dei programmi di rimpatrio volontario assistito
Si propone una consulenza tempestiva, mirata ed efficace in materia di rimpatrio che tenga conto delle circostanze individuali, delle esigenze dei minori e dei gruppi vulnerabili e prevedendo un sostegno dopo il rimpatrio sarà possibile migliorare le possibilità di reinserimento sostenibile e positivo del rimpatriato nella comunità d'origine. Insieme a Frontex, la Commissione predisporrà un programma di formazione comune per i consulenti esperti di rimpatrio che andrà ad integrare il sostegno già previsto dall'Agenzia e che farà un miglior uso di strumenti online, quali l'inventario sull'assistenza al rimpatrio e alla reintegrazione e lo strumento di assistenza alla reintegrazione. La Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, Frontex e la rete europea per il rimpatrio e la reintegrazione, predisporrà inoltre un quadro di qualità per i prestatori di servizi di reintegrazione basato su standard comuni per la gestione dei progetti, con il sostegno dei finanziamenti dell'UE.
Rafforzamento della cooperazione con i paesi partner
La cooperazione in materia di rimpatrio volontario e reintegrazione è un aspetto fondamentale dei partenariati nel settore della migrazione che l'UE rafforzerà nell'ambito del nuovo patto sulla migrazione e l'asilo. L'UE sosterrà la titolarità dei processi di reintegrazione nei paesi partner mediante lo sviluppo di capacità, fornendo al personale le competenze necessarie o aiutando le strutture di governance a rispondere alle esigenze economiche, sociali e psicosociali specifiche dei rimpatriati. Continuerà inoltre a fornire assistenza al rimpatrio volontario e alla reintegrazione dei migranti bloccati in altri paesi, esplorando eventualmente la possibilità di instaurare nuovi partenariati. Rafforzerà infine il collegamento tra i programmi di reintegrazione e altre iniziative di sviluppo pertinenti nei paesi partner. Da parte sua, la Commissione garantirà un uso più coordinato delle risorse finanziarie che saranno disponibili nell'ambito di diversi fondi dell'UE per sostenere l'intero processo di rimpatrio volontario e reintegrazione.
Contesto
La strategia rientra nelle attività dell'UE miranti a creare un sistema comune europeo per il rimpatrio nell'ambito del nuovo patto sulla migrazione e l'asilo.
Si basa sui risultati e sull'esperienza acquisita nell'attuazione di programmi nazionali e di iniziative finanziate dall'UE nei paesi partner, nonché sul lavoro svolto dalla rete europea per il rimpatrio e la reintegrazione, da Frontex e dall'iniziativa congiunta UE-Organizzazione internazionale per le migrazioni per la protezione e la reintegrazione dei migranti.
Per ulteriori informazioni
Comunicazione: La nuova strategia dell'UE sui rimpatri volontari e la reintegrazione
Documento di lavoro dei servizi della Commissione: Il quadro dell'UE sulla consulenza in materia di rimpatrio e lo strumento di assistenza alla reintegrazione
Domande e risposte: La nuova strategia dell'UE sui rimpatri volontari e la reintegrazione