Coincidendo casualmente con l'approvazione ufficiale da parte della Commissione Europea del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) del Governo italiano*, il Comitato Europeo delle Regioni (CdR) - la massima istituzione europea rappresentativa degli interessi degli enti locali d'Europa - ha approvato una proposta di Parere della propria "Commissione per la Politica di coesione territoriale e bilancio dell'UE" (COTER) sulla criticità della situazione relativa al coinvolgimento degli enti locali e regionali di diversi paesi che "si sentono sottorappresentati nei processi preparatori" relativi all'importante mole di risorse europee attualmente in fase di programmazione. In sostanza, il CdR richiama i governi degli stati membri al rispetto del "principio di partenariato" ed alla sua piena e concreta attuazione anche nell'ambito dei nuovi strumenti finanziati dal Piano per la Ripresa dell'Europa. Il ruolo del partenariato e, quindi, del concreto coinvolgimento dei Comuni nel quadro della programmazione e attuazione dei fondi europei destinati al miglioramento della situazione nei nostri territori, sono le pietre miliari della fondamentale Politica di Coesione dell'UE. Si tratta di un ruolo importante in grado di assicurare l'impatto effettivo delle strategie che gli Stati membri intendono utilizzare nel quadro dei finanziamenti europei per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale, rivolta a ridurre le disparità che tuttora esistono in Europa tra le aree più "sviluppate" e meno "sviluppate".
In particolare, la proposta di Parere sottolinea che "sono le regioni, le città e i comuni a conoscere i loro territori e le loro principali sfide, a sapere quali sono i punti di forza e di debolezza del loro tessuto socioeconomico (ad esempio le aree con problemi in materia di trasporti, ambiente, inclusione sociale, istruzione, ecc.) e a poter misurare, sulla base dei dati, l'impatto previsto di ciascuna misura"**.
Secondo il CdR, per garantire che la Politica di Coesione risponda con successo alle esigenze dei cittadini nei propri territori, è dunque di fondamentale importanza il pieno coinvolgimento degli enti locali e regionali, dei partner socioeconomici e della società civile in tutte le fasi di preparazione e attuazione di questi documenti programmatici chiave.
La proposta di Parere in esame è stata elaborato anche in base ai risultati di un recente studio, commissionato dal CdR, dove si evidenzia che: " il potenziale del partenariato è ancora poco sfruttato in diversi paesi, e che alcuni enti locali e regionali non sono ancora direttamente coinvolti in tutte le fasi della programmazione".
Il relatore del parere, Juraj Droba (SK/ECR), Presidente della regione di Bratislava, ha dichiarato: "La preparazione del nuovo periodo di programmazione è in una fase cruciale e gli accordi di partenariato e i programmi operativi sono attualmente in fase di sviluppo nei singoli paesi. Se la loro ambizione è quella di contribuire in larga misura a risolvere le sfide fondamentali del territorio, il coinvolgimento effettivo degli enti locali e regionali nella loro preparazione è un presupposto necessario. Il parere mira a sottolineare l'importanza dei principi di partenariato e di governance multilivello nel processo di programmazione e a inviare un chiaro segnale politico affinché le voci delle regioni e delle città siano ascoltate come partner a pieno titolo".
I membri della commissione COTER si rammaricano che l'emergenza sanitaria tuttora in corso contribuisca al ritardo nella redazione degli accordi di partenariato e dei programmi operativi; per tale motivo i membri del CdR chiedono un'immediata accelerazione dei lavori preparatori. Inoltre, mettono in guardia contro le tendenze alla centralizzazione della programmazione e dell'attuazione dei fondi strutturali, pur sottolineando la complessità del periodo e le difficoltà, soprattutto per le autorità di gestione regionali e nazionali, nell'affrontare i diversi periodi di programmazione che attualmente si sovrappongono: il Piano per la ripresa dell'Europa, la programmazione 2014-20 - ancora in corso sino al 2023 - e il nuovo periodo 2021-27.
Il Parere sarà sottoposto all'adozione definitiva durante la sessione plenaria di ottobre del CdR.
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* Diversi Comuni italiani, soprattutto tra i più piccoli, avanzano forti perplessità circa il loro coinvolgimento nelle fasi di presdisposizione del PNNR.
** Lo scarso o inefficace coinvolgimento degli enti locali nelle fasi di programmazione e attuazione dei fondi europei è, sin dagli anni 80, uno dei motivi principali alla base delle difficoltà di spendita dei fondi europei e dello scarso impatto sul miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro nei nostri territori.