Si stima che tra il 60 e il 70 % dei suoli dell'UE non siano sani. Il suolo è una risorsa fragile che deve essere attentamente gestita e salvaguardata per le generazioni future. Un centimetro di terreno può richiedere centinaia di anni per formarsi, ma può essere perso in un nubifragio o a causa della scellerata attività di talune “industrie”.
In base all' "Accordo sul suolo per l'Europa", l'UE si é impegnata in una nuova “missione” che intende finanziare il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- ridurre la desertificazione
- conservare gli stock di carbonio organico nel suolo
- fermare l'impermeabilizzazione del suolo e aumentare il riutilizzo dei suoli urbani
- ridurre l'inquinamento del suolo e migliorare il ripristino
- prevenire l'erosione
- migliorare la struttura del suolo per migliorare la biodiversità del suolo
- ridurre l'impronta globale dell'UE sui suoli
- migliorare l'alfabetizzazione del suolo nella società
Per raggiungere questi obiettivi l’UE intende istituire in Europa una rete di 100 “laboratori viventi” o “fari” rivolti a guidare la “transizione verso la salute dei nostri terreni entro il 2030”, attraverso:
- Il finanziamento di un ambizioso programma di ricerca e innovazione con una forte componente di scienze sociali
- creare una rete efficace di 100 laboratori viventi e fari per co-creare conoscenze, testare soluzioni e dimostrare il loro valore in condizioni di vita reale
- sviluppare un quadro armonizzato per il monitoraggio del suolo in Europa
- sensibilizzare le persone sull'importanza vitale dei suoli sani
L’intervento coinvolge ovviamente: gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS); gli obiettivi del Green Deal europeo in materia di agricoltura sostenibile, resilienza ai cambiamenti climatici, biodiversità e inquinamento zero; la visione a lungo termine per le zone rurali.
Per saperne di più su come la missione raggiungerà il suo obiettivo, leggere il piano di attuazione della missione.
In particolare:
I laboratori viventi riuniscono diversi attori, come ricercatori, agricoltori, silvicoltori, pianificatori spaziali, gestori del territorio e cittadini/e interessati/e a co-creare innovazione e sperimentazione su scala territoriale, paesaggistica o regionale. L’innovazione viene sperimentata in condizioni di vita reale, con il coinvolgimento degli attori e degli utenti finali ( ad esempio: aziende agricole, forestali, commerciali, parchi verdi urbani, siti industriali, altri attori come ONG o autorità locali).
I fari sono i luoghi, come una fattoria o un parco, dove mostrare le buone pratiche emerse dal lavoro dei laboratori. Si tratta di luoghi di dimostrazione e apprendimento dove le buone pratiche sono testate o applicate e possono essere utilizzate per ispirare altri soggetti e istituzioni interessati ad una gestione sostenibile dei territori. Nel contesto dei siti/faro, le Universitá e gli istituti di ricerca collaborano con le istituzioni locali per garantire che la ricerca risponda alle esigenze concrete dei territori.
Ulteriori informazioni sull'istituzione di laboratori viventi e fari.
Opportunità di finanziamento
Nuove opportunità di finanziamento sono ora aperte nel quadro del Programma Europeo “Orizzonte Europa 2021-2022”. Le candidature sono aperte fino al 27 settembre 2022.
