La Commissione europea ha adottato qualche settimana fa una serie di decisioni su vari casi di infrazioni dovute alla mancata comunicazione da parte di diversi Stati membri, tra cui l'Italia, delle misure prese per applicare nel diritto nazionale alcune Direttive dell'UE il cui termine di recepimento è già scaduto. Si tratta di due disposizioni che l'Italia deve introdurre nel proprio ordinamento giuridico in materie fondamentali quali: EVASIONE FISCALE e DIRITTI DEI CONSUMATORI.
In particolare:
- DIRETTIVA (UE) 2021/514 DEL CONSIGLIOdel 22 marzo 2021recante modifica della direttiva 2011/16/UE relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale. La Direttiva intende affrontare l'evasione fiscale in Europa con nuove regole per la cooperazione amministrativa tra le autorità fiscali e nel contesto dell'uso delle piattaforme digitali da parte dei contribuenti.
- DIRETTIVA (UE) 2020/1828 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIOdel 25 novembre 2020relativa alle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori e che abroga la direttiva 2009/22/CE. La disposizione europea mira a garantire che tutti i consumatori europei beneficino pienamente dei loro diritti sanciti dal diritto dell'UE. Consentirà agli enti qualificati di avviare azioni rappresentative a favore dei consumatori e di introdurre poteri sanzionatori più forti per le autorità degli Stati membri competenti in materia di tutela dei consumatori.
Al settembre 2022 le procedure di infrazione a carico del nostro Paese sono 82, di cui 57 per violazione del diritto dell'Unione (un esempio qui) e 25 per mancato recepimento di direttive.
Purtroppo l’Italia è ai primi posti in Europa per numero di casi pendenti o giudicati presso la Corte di Giustizia Europea e.....In caso di condanna al pagamento di pesanti sanzioni indovinate chi paga?
Purtroppo l’Italia è ai primi posti in Europa per numero di casi pendenti o giudicati presso la Corte di Giustizia Europea e.....In caso di condanna al pagamento di pesanti sanzioni indovinate chi paga?