mercoledì 21 giugno 2023

LA SPAGNA VIETA LE "TELEFONATE SPAM".....E IN ITALIA?.....

 

In Spagna dal 29 giugno 2023 sono vietate le chiamate commerciali cosidette “spam”, cioè "indesiderate" per chi non ha specificamente dato il proprio consenso esplicito al riguardo. Alle imprese che contravvengono possono essere applicate gravi sanzioni.

La normativa si applica sia ai numeri fissi che mobili.  Inoltre, l’Agenzia Spagnola per la Protezione dei Dati (AEPD) può avviare un procedimento penale contro la società colpevole di "spam" indipendentemente dal luogo in cui si trova. In particolare, nel caso in cui un’impresa che commercializza beni e servizi in Spagna effettui una chiamata da un call center situato al di fuori del paese, la AEPD può rivolgersi direttamente anche a tale impresa.*

  Unica eccezione nei casi in cui la chiamata sia necessaria per la tutela di interessi vitali o per motivi di l'"interesse pubblico".

Al riguardo è interessante il parere di Telefónica. Il principale operatore spagnolo del settore vedrebbe infatti “di buon occhio” la Legge. Interpellate al riguardo, le altre imprese di telecomunicazione che operano nel Paese (Orange, Vodafone e PlusMovil) non si sono pronunciate.

E' importante evidenziare che, anche in Spagna, esiste una sorta di "Registro delle Opposizioni" denominato "lista Robinson" dove, come in Italia, gli utenti possono iscriversi per evitare le chiamate "spam" da parte di aziende a cui non hanno prestato il proprio consenso

In Italia, il "servizio" denominato, appunto, "Registro delle Opposizioni", è gestito dal cosidetto "Garante per la protezione dei dati personali". 

Tale ente non pare attualmente in grado di poter garantire la nostra "privacy", in tempi in cui questa è divenuta ormai un business succulento che, purtroppo, alimenta squallide iniziative "imprenditoriali" situate anche in paesi extra-UE e, di fatto, asseconda la triste concorrenza tra "imprese" di telecomunicazione, costrette a ricorrere a mezzucci per contendersi qualche scheda SIM.

Allo scopo di agevolare la comprensione del contesto, riporto qui un estratto dalla pagina web del "Garante":

N.B. Dato il numero elevatissimo di istanze indirizzate al Garante e le risorse a disposizione dell'Autorità, le segnalazioni, ognuna oggetto di disamina, potranno non essere tutte trattate individualmente, ma consentiranno comunque all'Autorità di adempiere ai propri compiti istituzionali di controllo.

Va ricordato che: Al Garante per la protezione dei dati personali sono state attribuite funzioni di vigilanza sul Registro delle opposizioni (art. 130, comma 3-quater, del Codice privacy). Chi gestisce il Registro è la Fondazione Ugo Bordoni (FUB) che deve  assicurare l'accesso allo stesso Registro da parte del Garante per la protezione dei dati personali, per consentire l'esercizio dei controlli, delle verifiche o delle ispezioni che risultino necessari secondo quanto previsto dal Codice in materia di protezione dei dati personali.........


La nuova legge spagnola recepirebbe "nell'ordinamento giuridico spagnolo le direttive europee in materia". Tuttavia, al riguardo mi pare di capire che la Legge spagnola in esame faccia invece un importante passo avanti anche rispetto all'approccio dell'UE al riguardo.

Approccio che, mi pare, attualmente si riassume in una riforma della legislazione in materia di ePrivacy, attulmente fondata sul regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) che il nostro "Garante" ben conosce..

Interessante al riguardo la parte relativa alla "Protezione contro lo spamming" che vieterebbe:  "le comunicazioni elettroniche indesiderate, indipendentemente dal mezzo utilizzato, ad esempio email, SMS e, in linea di principio, anche chiamate telefoniche se gli utenti non hanno dato il consenso". In particolare, in relazione alla "Applicazione più efficace delle norme", la disposizione europea evidenzia che "la responsabilità di garantire il rispetto delle norme in materia di riservatezza previste dal regolamento spetterà alle autorità nazionali per la protezione dei dati".

Considerati i mirabili risultati del "Registro delle Opposizioni", in merito a tale "responsabilità", e considerato che i "regolamenti" dell'UE sono anche leggi dello Stato, mi pare opportuno che anche in Italia si inizi a riflettere seriamente su un'iniziativa legislativa in materia, simile a quella del Governo Spagnolo.

* Fonte: El Pais

LA RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA (E NON SOLO) SULL'UE

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