martedì 24 settembre 2024

Sostegno dell'UE alla Cultura ed alla creatività: ecco le priorità per il 2025...Con qualche problema nelle "relazioni internazionali"..

 

Sostenibilità ambientale, transizione digitale, uguaglianza di genere e inclusione sociale sono i temi principali che dovranno affrontare i settori della cultura e della creatività per ottenere il sostegno finanziario dell'UE nel 2025.

Il "futuro sostenibile" dal punto di vista sia ambientale che inclusivo e digitale, dovrà essere presente e ben integrato in tutti i progetti che intendiamo candidare nel quadro del Programma culturale europeo. 

Ecco le Priorità di Europa Creativa per il 2025

Sostenere la transizione digitale

Attraverso le azioni di sostegno efficaci esistenti, Europa creativa cerca di sfruttare i dati e gli strumenti digitali, compresa l'intelligenza artificiale, nella produzione e distribuzione di contenuti culturali e audiovisivi. 

- Sostenibilità

In linea con il Green Deal europeo, la Commissione continuerà a sostenere misure che possono essere introdotte in modo efficace ed efficiente nelle azioni di Europa creativa per sostenere un approccio sostenibile alla progettazione e all'attuazione dei progetti, rispettando nel contempo gli obiettivi fondamentali del programma.

- Inclusione e parità di genere

I temi dell'inclusione e della parità di genere rimangono al centro del programma Europa creativa nel 2025: i progetti finanziati devono affrontare tali questioni nelle fasi di progettazione e attuazione.

- Relazioni internazionali

In merito a tale "Priorità", il Programma Europa Creativa intende proseguire nel suo ruolo rivolto anche a “rafforzare le relazioni internazionali dell'UE”. Nel 2025 ciò avverrà anche, ad esempio, sia inquadrando l'Ucraina nella sezione MEDIA del Programma, che istituendo un “nuovo premio dell'UE per il patrimonio culturale ebraico”. Si tratta, a nostro parere, di scelte alquanto discutibili che, sicuramente, la gran parte degli operatori culturali europei faranno fatica ad intendere. In particolare, per quanto concerne il "nuovo premio" ci si sarebbe aspettati altrettanto anche per il patrimonio culturale(1) palestinese(2)
Ciò non solo in ossequio al sacrosanto principio dell’”Universalità della cultura”(3) ma anche in considerazione delle posizioni assunte al riguardo dalla stessa Commissione europea (4).

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(1) Al riguardo v. D'Afflitto, Cento anni di cultura palestinese, Carocci, Roma 2007).

(2) Sono 9 i paesi dell'UE che riconoscono lo "Stato di Palestina"

(4) Vedi ad esempio: “Cosa difende l’Unione europea a Gaza e nel conflitto israelo-palestinese”.

 

LA RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA (E NON SOLO) SULL'UE

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