mercoledì 8 novembre 2017

“L'Europa e il lavoro” : un ciclo di incontri tra Europa e Italia sui temi del lavoro, dell'imprenditorialità, dell'innovazione

Europa e lavoro evento
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Cosa significa lavorare in Europa oggi? Dal fare impresa a creare servizi e prodotti innovativi, dal rinnovare le produzioni al ridefinire le normative, dal riconoscere le competenze a gestire la concorrenza: il lavoro è al centro del dibattito dell'Europa, dell'Italia e anche dei distretti produttivi. Con queste premesse prende il via da Novara il  prossimo 13 novembre  il ciclo di appuntamenti “L'Europa e il lavoro 2017”, promosso dalla Rappresentanza della Commissione europea a Milano.
Data: 
13/11/2017 - 15:00
“L'Europa e il lavoro” è un format di incontri che vuole avvicinare l'Unione europea e le sue politiche in tema di lavoro e di sostegno del talento e dell'impresa a territori caratterizzati da un DNA fatto di innovazione, che sono un esempio mondiale di resilienza e capacità di fronteggiare le sfide degli scenari internazionali.
Due le città scelte per questa prima edizione: Novara e Brescia.
Primo appuntamento a Novara alle ore 15 nell'Aula Magna dell'Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro con “Capitale glocale. Strategie e strumenti per rinnovare il tessuto imprenditoriale locale con prospettive globali”.
Al centro del dibattito ci saranno testimonianze e opportunità per fare impresa e innovazione oggi, anche con l'utilizzo di strumenti finanziari innovativi, come le piattaforme di prestito p2p tra imprese che sono un trend in crescita esponenziale in tutta Europa. Occhi puntati anche su start-up cresciute grazie a forti investimenti privati e sul passaggio generazionale che lega attività consolidate con nuove imprese.

Porteranno la loro testimonianza e condivideranno le loro esperienze professionali:
Lorenzo Maternini - Founder di TAG Talent Garden, Maurizio Sella, Founder e presidente di Smartika - Lorenzo Lener Direttore dell'incubatore di Novara Enne3 e la giornalista Gea Scancarello autrice di “Mi fido di te” e responsabile paneesharing.it. A fare gli onori di casa, Eliana Baici -  Direttore Dipartimento Economia UPO e a moderare la tavola rotonda Lucrezia Songini Professone di strategia e controllo d'impresa in UPO.
Per la Rappresentanza della Commissione europea a Milano sarà presente Francesco Laera, con cui gli ospiti e i partecipanti si confronteranno nella tavola rotonda.
Il 30 Novembre sarà poi la volta di  Brescia, dove negli spazi del Salone Vanvitelliano dalle ore 15 in Palazzo Loggia si terrà “Uniti si nasce. L'Unione e il suo futuro: le persone, le ambizioni, gli obiettivi”. Un incontro che traccerà le linee di contatto e dialogo tra istituzioni e scenari internazionali, approfondendo opportunità e sfide di un mercato unico in profonda trasformazione.
Tutti gli appuntamenti sono pubblici e gratuiti, previa registrazione online.

Per registrarsi all'evento del 13 novembre a Novara clicca qui

Futuro dell'Europa: la Commissione Europea riunisce i leader religiosi

meeting_con_leader_religiosi
Si è svolta ieri la tredicesima riunione annuale ad alto livello dei leader religiosi provenienti da tutta Europa. L'incontro, che fa parte del dialogo regolare con le chiese, le comunità religiose e le organizzazioni filosofiche e non confessionali previsto dall'articolo 17 del trattato di Lisbona, è stata un'occasione per discutere in modo approfondito questioni relative ai temi dei valori e della governance. Il dibattito in corso sul futuro dell'Europa mira a rendere l'Europa più unita, più forte e più democratica. I partecipanti hanno discusso anche della dimensione umana dell'Europa, in particolare delle sue dimensioni sociale e ambientale, e di come l'Europa possa essere costruita in base a principi di solidarietà, giustizia sociale e sostenibilità. I leader presenti sono stati invitati a collaborare con la Commissione durante l'intero processo di riflessione sul futuro dell'Europa. Si è convenuto sulla necessità di proseguire il dialogo sulle questioni discusse nella riunione odierna.
Contesto
Riunioni e dibattiti ad alto livello si svolgono periodicamente tra la Commissione europea e le chiese, le associazioni e comunità religiose e le organizzazioni filosofiche e non confessionali.
L'incontro odierno con i leader religiosi è la tredicesima riunione annuale ad alto livello organizzata dalla Commissione. Il dialogo con le chiese, le comunità religiose e le organizzazioni filosofiche e non confessionali è stato sancito dal trattato di Lisbona (articolo 17 del TFUE) a partire dal 2009. Il dialogo si svolge sotto la responsabilità del primo Vicepresidente Timmermans. Il 19 giugno 2017 la Commissione ha organizzato la sua riunione annuale con le organizzazioni non confessionali sullo stesso tema “Il futuro dell'Europa" (si veda il comunicato stampa).
Nel marzo scorso, quando ha presentato il libro bianco che avviava una riflessione sul futuro dell'Europa, la Commissione si è impegnata a organizzare dialoghi con diversi gruppi nelle città e regioni europee per stimolare il dibattito sulle prospettive dell'Europa nel 2025. Nel suo discorso sullo stato dell'Unione 2017, il Presidente Juncker ha esposto in modo più dettagliato la sua visione del futuro dell'Europa, sottolineando che l'Europa è anzitutto un'Unione di valori. Il Presidente Juncker ha inoltre proposto una tabella di marcia per un'Unione più unita, più forte e più democratica.
Per ulteriori informazioni

Elenco dei partecipanti
  • Imam Seyran ATEŞ, Fondatore della moschea Ibn Rushd-Goethe di Berlino
  • Metropolita CLEOPAS di Svezia e di tutta la Scandinavia, Patriarcato ecumenico di Costantinopoli
  • Anziano Massimo DE FEO, Presidente dell'Area Europa della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni
  • Ron EICHHORN, Presidente dell'Unione buddista europea
  • Metropolita EMMANUEL di Francia, Vicepresidente della Conferenza delle chiese europee, Patriarcato ecumenico di Costantinopoli
  • Rabbino Albert GUIGUI, Rabbino capo di Bruxelles
  • Monsignor Jean-Claude HOLLERICH, Arcivescovo di Lussemburgo
  • Imam Tareq OUBROU, Grande Imam di Bordeaux
  • Irmgard SCHWAETZER, Presidente del Sinodo della Chiesa evangelica di Germania (EKD)
  • Monsignor Noel TREANOR, Vescovo di Down e Connor
  • Arcivescovo Urmas VIILMA, Chiesa evangelica luterana di Estonia

Nuova relazione sull'educazione civica in Europa

copertina con mani disegnate
©EC

La Relazione della rete Eurydice della Commissione europea offre un quadro esaustivo dell'educazione civica nelle scuole di tutta Europa. Analizza 42 sistemi di istruzione, compresi quelli dei 28 Stati membri dell'UE, e conferma che l'educazione civica rientra nel programma nazionale di istruzione generale di tutti i paesi e che va ben al di là dell'insegnamento della struttura costituzionale del paese.

Molti paesi hanno modificato i piani di studio di educazione civica e alcuni hanno aumentato il numero di ore d'insegnamento, altri invece hanno aumentato la formazione degli insegnanti e migliorato i materiali di supporto e orientamento. Nonostante ciò, emerge qualche lacuna, come la mancanza in molti sistemi di istruzione di norme o raccomandazioni centralizzate in materia di educazione civica per gli aspiranti insegnanti. La relazione riporta anche quattro casi di studio su recenti iniziative strategiche nell'ambito dell'educazione civica in Belgio (comunità fiamminga), Estonia, Francia, Austria. 

La politica di coesione investe nel meridione d'Italia


L'UE ha investito più di 124 milioni di EUR provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale in due progetti di linee ferroviarie e un progetto di infrastrutture per la gestione delle risorse idriche nel meridione, in Sicilia, Campania e Puglia. 
La Commissaria per la politica regionale Corina Crețu ha dichiarato: "Questi tre progetti della politica di coesione rappresentano altrettanti esempi di un'Europa che ha a cuore il benessere dei propri cittadini e la protezione dell'ambiente." Per la costruzione e il rinnovo della rete fognaria attorno ai Campi Flegrei lungo la costa campana sono stati inizialmente stanziati 38,3 milioni di EUR. I Campi Flegrei sono una zona vulcanica del golfo di Pozzuoli, a nord-est di Napoli. I comuni in prossimità di questo parco naturale beneficeranno di una rete fognaria migliorata, accessibile a ulteriori 9 000 persone. Il progetto include anche la decontaminazione dei laghi della costa. Altri 72,7 milioni di EUR saranno investiti in Puglia per ammodernare il collegamento ferroviario verso la città di Bari. Il progetto include dei lavori nella stazione dell'aeroporto di Bari-Palese nonché la costruzione di collegamenti stradali che serviranno a raggiungere la linea ferroviaria dai comuni limitrofi. Infine, 13,4 milioni di EUR finanzieranno in Sicilia dei lavori sulla tratta ferroviaria che collega la città di Palermo al suo aeroporto, in modo da aumentare la capacità della linea, ridurre i tempi di percorrenza e decongestionare la periferia della città. 
Per ulteriori informazioni sulla politica di coesione in Italia è possibile consultare la Piattaforma Open Data.

martedì 31 ottobre 2017

Cos'è il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG)?



Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione offre un sostegno a coloro che hanno perso il lavoro a seguito di importanti mutamenti strutturali del commercio mondiale dovuti alla globalizzazione, ad esempio in caso di chiusura di un'impresa o delocalizzazione di una produzione in un paese extra UE, oppure a seguito della crisi economica e finanziaria mondiale.

Il FEG dispone di una dotazione annua massima di 150 milioni di euro per il periodo 2014-2020 e può finanziare fino al 60% del costo di progetti destinati ad aiutare i lavoratori in esubero a trovare un altro impiego o avviare una propria attività. In linea di massima, il Fondo può intervenire soltanto in caso di oltre 500 esuberi da parte di un'unica impresa (inclusi i suoi fornitori e produttori a valle), oppure di un elevato numero di esuberi in un determinato settore o in regioni confinanti.
I casi che prevedono un intervento del FEG vengono gestiti ed attuati dalle amministrazioni nazionali e regionali. Ogni progetto ha una durata di 2 anni.

Quale sostegno può offrire il FEG?

Il FEG può cofinanziare progetti comprendenti misure quali:
  • assistenza nella ricerca di un impiego
  • orientamento professionale
  • istruzione, formazione e riqualificazione
  • guida e tutoraggio
  • imprenditorialità e creazione di nuove aziende.
Può anche fornire indennità per la formazione, mobilità/ricollocamento e di sussistenza.
Il FEG non finanzia misure di protezione sociale, come pensioni o indennità di disoccupazione.

Chi può beneficiarne?

Possono beneficiare dei progetti FEG singoli lavoratori in esubero. Nel periodo 2014-2020 sono inclusi anche i lavoratori autonomi, temporanei e a tempo determinato.
Fino al 2017 possono beneficiare del FEG anche giovani che non hanno un impiego e non seguono corsi di studio o formazione nelle regioni ad elevato tasso di disoccupazione giovanile, in numero pari a quello dei lavoratori che in tali regioni ottengono un sostegno.
Il FEG non può essere utilizzato per mantenere in vita un'impresa o per sostenerne l'ammodernamento o l'adeguamento strutturale.

Regolamento FEG per il periodo 2014-2020

Le norme sui criteri di intervento, i beneficiari, le candidature, le misure ammissibili, ecc. figurano nel regolamento FEG.

Cosa distingue il FEG dai fondi strutturali e d'investimento dell'UE?

I fondi strutturali e d'investimento dell'UE e, in particolare il Fondo sociale europeo, si pongono in una prospettiva più strategica e a lungo termine, anticipando e gestendo l'impatto sociale e il cambiamento industriale con misure come l'apprendimento permanente.
Il FEG offre ai lavoratori un sostegno individuale e limitato nel tempo.

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Finanziamenti per le imprese sociali: Programma EaSI

 

Uno degli obiettivi del programma EaSI è promuovere l'occupazione e l'inclusione sociale aumentando l'accesso ai finanziamenti per le imprese sociali e sviluppando il mercato delle finanze dell'impresa sociale. 

Con l'invito a presentare progetti "Sostegno ai costi di transazione per il finanziamento delle imprese sociali", aperto sino al 15 aprile 2018, la Commissione europea vuole conoscere e analizzare i modi migliori per integrare con una sovvenzione gli attuali strumenti finanziari a disposizione, ció per promuovere ulteriormente lo sviluppo del mercato della finanza per l’imprenditoria sociale, oltre a un maggior accesso al credito per le imprese sociali. La sovvenzione è destinata agli intermediari finanziari che effettuano investimenti di capitale di rischio a lungo termine di entità inferiore a 500.000 euro - sotto forma di equity, quasi-equity o finanziamento ibrido – nelle imprese sociali stabilite nei Paesi ammissibili al programma EaSI. La sovvenzione servirà a ridurre i costi di transazione per questi investimenti, contribuendo così a superare una “falla” del mercato della finanza per le imprese sociali. 
 Scadenza: 15 aprile 2018

Il Programma di lavoro 2018-2020 di Horizon

 
30 miliardi di euro destinati a sostenere la ricerca e l'innovazione, ecco come l'UE spenderà, nel periodo 2018-2020, il bilancio a disposizione per il finanziamento della ricerca e dell'innovazione in Europa. Circa 2,7 miliardi di euro saranno destinati al un nuovo "Consiglio europeo dell'Innovazione".

Il programma di lavoro Horizon 2018-2020 si concentrerà su un numero minore di temi ma dalla dotazione finanziaria più cospicua, in particolare:
  • Futuro a basse emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici: 3,3 miliardi di euro;
  • Economia circolare: 1 miliardo di euro;
  • Digitalizzazione e trasformazione dell'industria e dei servizi europei: 1,7 miliardi di euro;
  • Unione della sicurezza: 1 miliardo di euro;
  • Migrazione: 200 milioni di euro. 
  • Energia pulita (energie rinnovabili, edifici ad alta efficienza energetica, mobilità elettrica e soluzioni di stoccaggio) 2,2 miliardi di euro.
  • Sviluppo e produzione in Europa della prossima generazione di batterie elettriche: 200 milioni di euro.

Con un finanziamento di circa 1,86 miliardi di euro, Horizon 2020 continuerà anche a sostenere sia la "scienza motivata dalla curiosità" (detta anche ricerca fondamentale o di frontiera), che  i ricercatori di eccellenza. Le tradizionali azioni Marie-Curie, che finanziano borse per i ricercatori, riceveranno un finanziamento totale di 2,9 miliardi di euro su tre anni.

Il nuovo Programma 2018-2020 insiste in modo particolare sulla cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione, investendo oltre 1 miliardo di euro in 30 iniziative di punta del Programma tra cui: collaborazione con il Canada in materia di medicina personalizzata; con: Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud, Singapore e Australia in materia di automazione dei trasporti su strada; con l'India nel settore idrico; con i paesi africani nel campo della sicurezza alimentare e delle energie rinnovabili.
Horizon 2020 stanzia inoltre circa 460 milioni di euro per favorire la partecipazione al Programma da parte degli Stati membri, e dei paesi associati, che ancora non  hanno partecipato concretamente al programma,  continuando ad insistere su sinergie più strette con i fondi strutturali e di investimento europei.
Una novità interessante è l'introduzione di una fase pilota che prevede un sistema di finanziamento forfettario. Il nuovo approccio che si intende sperimentare sposterebbe l'attenzione dalle verifiche finanziarie ex ante al contenuto tecnico-scientifico dei progetti.