giovedì 7 aprile 2011

L'UE, la crisi nel Mediterraneo, la Sardegna.... Adottata la Risoluzione:rivedere la politica di vicinato!!!

In merito al mio precedente post "L'UE, la crisi nel Mediterraneo, la Sardegna e lo spreco di danaro pubblico", quest'oggi il PE ha adottato una Risoluzione con cui si chiede, finalmente, una profonda revisione della politica europea di vicinato (PEV), lanciata nel 2004 per sostenere la stabilità e la crescita ai confini comunitari. E' urgente, secondo gli eurodeputati, un maggior sostegno politico e finanziario per i paesi interessati, a condizione però che siano realizzate le riforme democratiche.
Considerato il ruolo che la Sardegna ha nell'Area..non pensate sia il caso di avviare un dibattito al riguardo anche qui da noi? Il Consiglio Regionale che dice?:-(

Il Parlamento riconosce il fallimento della PEV nel promuovere i diritti umani nei paesi terzi e chiede ai governi nazionali di trarne le giuste conseguenze, realizzando un "meccanismo di applicazione" per facilitare l'uso della clausola che permette la sospensione degli accordi in caso di violazione dei diritti umani.
Nella nuova politica di vicinato, l'UE deve giocare "un ruolo attivo da protagonista e non solo quello di finanziatore", in particolare nel processo di pace in Medio Oriente e nel Sahara occidentale, dicono i deputati. Le relazioni future con il Nord Africa e il Medio Oriente devono essere sufficientemente flessibili da permettere soluzioni mirate per ciascun paese, con la possibilità di garantire ad alcuni degli Stati partner uno status più avanzato nelle relazioni con l'Unione. I negoziati condotti dalla Commissione per gli accordi bilaterali dovrebbero essere più trasparenti, cosi come i criteri utilizzati per garantire lo "status avanzato".
Immigrazione e visti d'ingresso
In accordo con le recenti proposte della Commissione, i deputati chiedono di facilitare l'ottenimento dei visti d'ingresso per tutti i partner del Mediterraneo, in particolare per studenti, ricercatori e uomini d'affari.
I deputati criticano "l'approccio asimmetrico" dell'UE in materia di mobilità nei confronti dei paesi vicini e reiterano la convinzione che gli accordi di riammissione devono valere solo per gli immigrati irregolari, e non per i richiedenti asilo, i rifugiati o le persone che necessitano protezione. Inoltre, si ribadisce il valore del principio del "non respingimento", da applicare a qualsiasi persona che rischia la pena di morte, trattamenti disumani e tortura.
La Commissione europea presenterà un piano di riforma della PEV il 20 aprile.

Link utili
Il testo adottato sarà presto disponibile qui (selezionare 7 aprile 2011)
http://www.europarl.europa.eu/activities/plenary/ta/calendar.do?language=IT
Registrazione video del dibattito (selezionare 6 aprile 2011)
http://www.europarl.europa.eu/wps-europarl-internet/frd/vod/research-by-date?language=it
Dati personali del relatore Mario David (PPE, PT)
http://www.europarl.europa.eu/members/expert/alphaOrder/view.do?language=IT&id=96973