mercoledì 14 marzo 2012

Bilancio 2013: il Parlamento ribadisce preoccupazioni per rischio mancati pagamenti

I deputati europei metterebbero in guardia gli Stati membri:  i pagamenti del bilancio 2013 non possono essere tagliati "artificialmente", senza alcun riferimento alle reali esigenze. Il Parlamento vuole assicurare che gli Stati membri non mettano la Commissione europea in condizione di non poter più onorare i propri obblighi contrattuali, come successo nel dicembre dello scorso anno.
Le linee guida di bilancio riflettono le priorità dei deputati per il prossimo bilancio 2013. La Commissione sta preparando il progetto di bilancio, che sarà presentato a metà aprile. Le linee guida sono state adottate con 513 voti a favore, 106 contrari e 73 astensioni.
Preoccupante carenza di pagamenti
I deputati della commissione per i bilanci si dicono anche "estremamente preoccupati" per la carenza di risorse per i pagamenti nel 2012. Il Consiglio, nel dicembre 2011, si era rifiutato di finanziare crediti per circa 10 milioni di euro, dopo che alcuni governi nazionali avevano messo in questione i dati presentati dalla Commissione. Questi pagamenti sono stati quindi rimandati al 2012 e causeranno una mancanza di fondi alla fine di quest'anno.
"Rimandare ancora una volta i pagamenti al 2013 - ultimo anno dell'attuale quadro finanziario pluriennale (QFP), periodo in cui i pagamenti normalmente aumentano - potrebbe portare a pagamenti d'interessi sui debiti e alla perdita di fiducia nelle politiche dell'UE. Una soluzione deve essere trovata al più presto e nel corso dell'anno", ha affermato Giovanni La Via (PPE, IT), relatore per il Parlamento del bilancio del prossimo anno.
No ai tagli artificiali
La relazione ha evidenziato che, sebbene il livello dei pagamenti sia il risultato d'impegni precedentemente assunti, questa carenza è diventata la principale questione politica in seno al Consiglio nel corso delle recenti procedure di bilancio. I deputati insistono che il bilancio dovrebbe essere determinato sulla base di criteri tecnici, quali i dati relativi all'esecuzione, le previsioni di assorbimento e il livello degli impegni pregressi
Per i deputati, se il Consiglio continuerà ad apportare artificialmente tagli ai pagamenti durante la procedura di bilancio di quest'anno, "dovrebbe determinare e giustificare con chiarezza e trasparenza quali priorità politiche o progetti dell'Unione europea ritenga possano essere ritardati o completamente abbandonati".
Concentrarsi sull'occupazione giovanile e sulle PMI
Il Parlamento auspica che il bilancio dell'Unione europea del prossimo anno sia concentrato sull'occupazione giovanile e sulle piccole e medie imprese (PMI). I deputati avevano accolto con favore le dichiarazioni espresse il 30 gennaio scorso dai membri del Consiglio europeo che andavano in questa direzione.
La promozione della crescita e dell'occupazione richiede azioni specifiche e maggiori sforzi di bilancio a sostegno della competitività, dell'innovazione e delle piccole e medie imprese (PMI). Tali misure hanno creato l'85% dei nuovi posti di lavoro netti nell'Unione europea tra il 2002 e il 2012 e costituiscono la spina dorsale della crescita economica in Europa;
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