sabato 22 ottobre 2016

Consiglio Europeo del 20-21 ottobre a Bruxelles


I capi di Stato o di Governo dell'UE si sono riuniti, in sede di Consiglio Europeo, il 20 e 21 ottobre a Bruxelles.
Giovedì hanno discusso di migrazione e Russia, compreso il ruolo di quest'ultima in Siria, adottando conclusioni su entrambi gli argomenti.
"I leader hanno condannato fermamente gli attacchi perpetrati dal regime siriano e dai suoi alleati, in particolare la Russia, contro la popolazione civile di Aleppo", ha dichiarato il presidente Tusk alla conferenza stampa a seguito della riunione. "L'UE chiede la fine della atrocità e la cessazione immediata delle ostilità. Valuterà tutte le opzioni a disposizione, se tali atrocità continuano," ha aggiunto.
Venerdì i leader dell'UE si riuniranno di nuovo per discutere delle questioni commerciali.
"Per quanto concerne la politica commerciale, al Consiglio europeo abbiamo una responsabilità particolare riguardo all'accordo con il Canada. C'è ancora da lavorare, ma spero che troveremo una via da seguire", ha affermato il presidente Tusk nella sua lettera d'invito trasmessa martedì.

Migrazione

Rotta del Mediterraneo centrale

I leader dell'UE hanno dichiarato che la migrazione illegale lungo la rotta del Mediterraneo centrale deve essere ulteriormente ridotta e i tassi di rimpatrio migliorati. In tale contesto hanno evidenziato l'importanza della cooperazione con i paesi africani di origine e di transito per i migranti ed hanno affermato che potrebbero essere applicate le necessarie leve, servendosi di tutti i pertinenti strumenti e politiche di cui l'UE dispone, compresi lo sviluppo e il commercio.
Hanno chiesto all'alto rappresentante dell'UE Federica Mogherini di presentare "i primi risultati" della cooperazione con i cinque paesi africani selezionati al vertice dell'UE di dicembre.
Hanno altresì ribadito l'importanza di affrontare le cause profonde della migrazione ed hanno invitato tutti gli attori globali ad assumersi le proprie responsabilità.

Frontiere esterne  

I leader dell'UE hanno affermato che il recente avvio della guardia di frontiera e costiera europea e le iniziative a livello nazionale hanno rappresentato passi importanti nel rafforzamento del controllo delle frontiere esterne dell'UE e nel ritorno a Schengen attraverso l'adeguamento dei controlli temporanei alle frontiere interne per rispecchiare le attuali esigenze.
Hanno altresì discusso della protezione delle frontiere esterne. Hanno chiesto una rapida adozione delle disposizioni di Schengen rivedute che impongono controlli sistematici alle frontiere dell'UE. Hanno inoltre chiesto alla Commissione di presentare una proposta relativa alla creazione di un sistema europeo di controlli di sicurezza preventivi dei viaggiatori esenti dall'obbligo di visto e, se necessario, di prevedere divieti di ingresso.

Rotta del Mediterraneo orientale  

I leader dell'UE hanno chiesto:
  • rimpatri più rapidi dalle isole greche alla Turchia
  • assistenza alla Grecia da parte dei paesi dell'UE, se le agenzie dell'UE lo ritengono necessario
  • ulteriori progressi in merito agli impegni contenuti nella dichiarazione UE-Turchia, inclusa la liberalizzazione dei visti
I leader hanno chiesto ai paesi dell'UE di incrementare la ricollocazione dei migranti, specialmente dei minori non accompagnati. Hanno inoltre chiesto ulteriori lavori sulla riforma delle norme dell'UE in materia di asilo, inclusa l'applicazione dei principi di responsabilità e solidarietà.

Relazioni con la Russia e situazione in Siria

Il Consiglio europeo ha condannato fermamente gli attacchi perpetrati dal regime siriano e dai suoi alleati, in particolare la Russia, contro la popolazione civile di Aleppo.
Ha chiesto:
  • l'accesso umanitario urgente e senza restrizioni ad Aleppo e ad altre regioni del paese
  • l'immediata cessazione delle ostilità e la ripresa di un processo politico sotto l'egida delle Nazioni Unite
I leader hanno altresì sottolineato che i responsabili delle violazioni del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale dei diritti umani devono rispondere delle loro azioni. L'UE sta valutando tutte le opzioni, se continuano le atrocità in atto.
I leader hanno invitato l'alto rappresentante a proseguire l'iniziativa umanitaria dell'UE e le evacuazioni sanitarie in cooperazione con le Nazioni Unite.
L'UE si adopererà anche per dialogare con gli attori chiave nella regione su una transizione politica e sui preparativi per la riconciliazione e la ricostruzione postbelliche.

Follow-up di Bratislava

I leader hanno fatto il punto della situazione per quanto concerne la tabella di marcia di Bratislava. Il presidente del Consiglio dei ministri Fico li ha aggiornati sui risultati conseguiti finora, tra cui la ratifica dell'accordo di Parigi e l'avvio della guardia di frontiera e costiera europea.
Nel corso del pranzo il primo ministro May ha fornito un breve aggiornamento sulla Brexit e il primo ministro Rutte ha informato i leader in merito alla situazione nei Paesi Bassi nel contesto del referendum sull'Ucraina. Infine, il presidente Tusk ha presentato alcune nuove idee sui metodi di lavoro del Consiglio europeo.

Questioni commerciali

Venerdì i leader dell'UE si riuniranno di nuovo per uno scambio di opinioni sulle questioni commerciali. Esamineranno i principali fascicoli e si concentreranno sul futuro della politica commerciale dell'UE.
In particolare:
  • ribadiranno l'impegno dell'UE per una politica commerciale che colga i benefici di mercati aperti e dia ascolto alle preoccupazioni dei cittadini
  • discuteranno la modernizzazione degli strumenti di difesa commerciale volti ad affrontare le pratiche commerciali sleali
  • valuteranno lo stato di avanzamento dei negoziati in corso su accordi di libero scambio con i principali partner
"Per quanto concerne la politica commerciale, al Consiglio europeo abbiamo una responsabilità particolare riguardo all'accordo con il Canada. C'è ancora da lavorare, ma spero che troveremo una via da seguire", ha affermato Donald Tusk.