Siria
"Non ci può essere alcuna soluzione militare al conflitto. Deve essere ricercata una soluzione politica. L'UE ha deciso di avviare un dialogo con i principali attori della regione al fine di preparare il terreno per una transizione politica, per la riconciliazione e la ricostruzione."
Federica Mogherini, alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza
Il Consiglio ha adottato conclusioni sulla Siria, condannando con forza gli attacchi del regime e dei suoi alleati, segnatamente la Russia, in particolare gli attacchi sproporzionati e deliberati contro i civili e il personale umanitario e sanitario.
L'UE chiede:
L'UE chiede:
- la fine di tutti i voli militari sulla città di Aleppo da parte del regime e dei suoi alleati
- la cessazione immediata delle ostilità, da monitorare attraverso un meccanismo solido e trasparente
- la fine degli assedi
- la concessione di un accesso umanitario pieno, senza restrizioni e sostenibile a tutto il paese ad opera di tutte le parti
Migrazione
I ministri hanno fatto il punto sui recenti sviluppi connessi agli aspetti esterni della migrazione. L'alto rappresentante ha riferito sui primi risultati dell'approccio del quadro di partenariato e sui lavori relativi ai patti specifici per paese con i cinque paesi prioritari, segnatamente Mali, Niger, Senegal, Nigeria ed Etiopia, con l'obiettivo di meglio gestire insieme la migrazione. I ministri hanno accolto con favore i progressi finora compiuti nell'ambito dell'approccio del quadro di partenariato. Nella discussione hanno proposto di ampliare progressivamente il campo d'applicazione geografico dei lavori in corso ai partner in Medio Oriente e Asia.Il Consiglio ha adottato decisioni riguardanti le priorità dei partenariati e dei patti con la Giordania e con il Libano.