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La Commissione Von der Leyen inaugura un nuovo ciclo del semestre europeo, il primo del suo mandato, presentando una strategia di crescita ambiziosa e completamente rinnovata che punta sulla promozione della sostenibilità competitiva per costruire un'economia al servizio delle persone e del pianeta.
La strategia annuale di crescita sostenibile che concretizza la visione esposta dalla Presidente Ursula von der Leyen nei suoi orientamenti politici,
detta la linea dell'UE in materia di politiche economiche e
occupazionali. Essa fa della sostenibilità e dell'inclusione sociale la
colonna portante delle politiche economiche, coerentemente con le
priorità sancite nel Green Deal europeo,
la nuova strategia di crescita della Commissione. La strategia mira a
garantire che l'Europa continui a essere patria dei sistemi di
protezione sociale più avanzati al mondo, diventi il primo continente a
impatto climatico zero e costituisca un centro dinamico di innovazione e
imprenditoria competitiva. Darà all'Europa gli strumenti di cui ha
bisogno per perseguire obiettivi più ambiziosi in termini di equità
sociale e prosperità. Più in generale, la strategia di crescita
sostenibile aiuterà l'UE e i suoi Stati membri a realizzare gli
obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, che la
Commissione integra per la prima volta nel semestre europeo.
La
strategia annuale di crescita sostenibile è incentrata su quattro
dimensioni correlate e sinergiche che permettono di far fronte alle
sfide a lungo termine. Queste dimensioni, che in tutti gli Stati membri
dovrebbero sottendere riforme strutturali, politiche occupazionali,
politiche d'investimento e di bilancio responsabili volte a costruire
un'economia al servizio delle persone e del pianeta, sono le seguenti:
- sostenibilità ambientale;
- incrementi di produttività;
- equità;
- stabilità macroeconomica.
Il
semestre europeo porrà maggiormente l'accento sulla sostenibilità
ambientale fornendo agli Stati membri orientamenti specifici sulle
necessità principali in relazione alle riforme strutturali e agli
investimenti in vista di un modello economico sostenibile. Gli
orientamenti politici offerti nel quadro del semestre europeo aiuteranno
anche a stimolare incrementi di produttività: promuoveranno
investimenti e riforme strutturali a favore della ricerca e
dell'innovazione, miglioreranno l'accesso ai finanziamenti e il
funzionamento dei mercati dei prodotti e dei servizi ed elimineranno le
strozzature nel contesto imprenditoriale. L'equità dovrebbe essere
salvaguardata attuando politiche sociali che garantiscano a tutti
condizioni di lavoro eque e consentano alle persone di adattarsi al
mutare delle circostanze in un'epoca di grandi trasformazioni. Per
preservare la stabilità macroeconomica occorre rispettare la disciplina
di bilancio, sfruttando comunque al meglio la flessibilità insita nelle
norme, rettificare gli squilibri e completare l'Unione economica e
monetaria dell'Europa (UEM).
Altre relazioni
La raccomandazione sulla politica economica della zona euro invita gli Stati membri della zona euro ad adottare misure volte a
conseguire una crescita inclusiva e sostenibile e a dare impulso alla
competitività. Sollecita inoltre politiche di bilancio differenziate e
un ulteriore coordinamento dell'Eurogruppo qualora le prospettive
dovessero peggiorare. Esorta infine a compiere maggiori sforzi verso
l'approfondimento dell'UEM, segnatamente mediante il completamento
dell'Unione bancaria e dell'Unione dei mercati dei capitali, che
contribuirà anche a consolidare il ruolo internazionale dell'euro.
Queste azioni nel loro insieme aiuteranno a rispondere alle sfide comuni
con cui deve misurarsi l'intera zona euro.
La relazione sul meccanismo di allerta,
che funge da vaglio degli squilibri macroeconomici, raccomanda di
sottoporre 13 Stati membri a un "esame approfondito" nel 2020 per
individuare eventuali situazioni di questo tipo e valutarne la gravità.
Gli Stati membri sono chiamati a correggere gli squilibri macroeconomici
per prepararsi alle sfide a lungo termine e a possibili shock futuri.
Oggetto dell'esame approfondito dovrebbero essere Bulgaria, Cipro,
Croazia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi,
Portogallo, Romania, Spagna e Svezia.
La proposta di relazione comune sull'occupazione analizza la situazione occupazionale e sociale in Europa, mettendo in
evidenza i settori in cui sono stati compiuti progressi e quelli in cui
occorre fare di più. Oggi gli occupati sono 241,5 milioni, la
disoccupazione nell'UE è ai minimi storici (6,3 %) e le condizioni del
mercato del lavoro migliorano. Tuttavia, la disuguaglianza di genere e
il divario retributivo continuano a rappresentare un problema serio;
alcuni gruppi, in particolare i bambini e le persone con disabilità,
sono ancora ad alto rischio di povertà o di esclusione sociale e in
diversi Stati membri la disoccupazione giovanile è motivo di grave
preoccupazione.
Scopo della relazione sulla performance del mercato unico è analizzare risultati e successi del mercato unico. Introdotta per la
prima volta nel ciclo del semestre per sottolineare quanto sia
importante realizzare riforme che agevolino il buon funzionamento del
mercato unico, la relazione evidenzia che, mentre i mercati dei prodotti
presentano un alto livello di integrazione, quelli dei servizi hanno il
più ampio margine di miglioramento in tal senso. Sono stati fatti
grandi passi avanti anche nell'integrazione dei mercati dell'energia, ma
nel settore devono essere migliorati il commercio transfrontaliero e la
concorrenza. Garantire standard elevati di protezione ambientale e
sicurezza dei prodotti è un elemento decisivo della performance del
mercato unico, rilevante per un'ampia gamma di attività economiche. La
piena realizzazione del suo potenziale dipende dall'attuazione a livello
nazionale di riforme strutturali in grado di favorire una concorrenza
effettiva e di migliorare il contesto imprenditoriale, riforme che
saranno agevolate dall'integrazione sempre maggiore nel semestre delle
questioni legate al mercato unico.
Dalla seconda relazione annuale di monitoraggio sull'attuazione del programma di sostegno alle riforme strutturali del 2018Cerca le traduzioni disponibili del link precedente
emerge che quest'ultimo può apportare un contributo significativo agli
sforzi delle autorità degli Stati membri impegnate a individuare e
superare le debolezze strutturali nella progettazione e nell'attuazione
delle riforme. Nel 2018 sono state selezionate 146 domande di
finanziamento provenienti da 24 Stati membri, di cui il 93 % riguarda
direttamente le priorità strategiche dell'UE in settori quali il
miglioramento della capacità operativa e dell'efficienza delle pubbliche
amministrazioni, la modernizzazione della gestione delle finanze
pubbliche, la riforma delle amministrazioni fiscali e il potenziamento
dell'economia digitale.
Prossime tappe
Il Consiglio europeo è invitato ad approvare la strategia di crescita sostenibile presentata in data odierna.
Gli
Stati membri dovrebbero tenere conto delle priorità fissate dalla
Commissione nella strategia di crescita sostenibile al momento di
elaborare le politiche e strategie nazionali che confluiranno nei
rispettivi programmi di stabilità o di convergenza e nei programmi
nazionali di riforma dell'anno prossimo. Su tali basi la Commissione
proporrà, nell'ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo,
raccomandazioni specifiche per paese che saranno adottate dagli Stati
membri in sede di Consiglio. In ultima analisi il loro contenuto e la
loro attuazione sono quindi responsabilità degli Stati membri.
Negli
orientamenti politici la Presidente von der Leyen ha insistito
sull'importanza di dare al Parlamento europeo "più voce in capitolo"
nella governance economica. In quest'ottica la Commissione attende con
interesse un dialogo costruttivo con il Parlamento sui contenuti di
questo pacchetto e su ogni tappa successiva del ciclo del semestre
europeo.
Per ulteriori informazioni
Semestre europeo - pacchetto d'autunno 2019: domande e risposteCerca le traduzioni disponibili del link precedente
Proposta di relazione comune sull'occupazione 2020Cerca le traduzioni disponibili del link precedente
Seconda relazione annuale di monitoraggio sull'attuazione del programma di sostegno alle riforme strutturali del 2018Cerca le traduzioni disponibili del link precedente
Esempi di sostegno alle riforme fornito dal servizio di assistenza per le riforme strutturaliCerca le traduzioni disponibili del link precedente
FONTE:
Commissione Europea - Rappresentanza In Italia