giovedì 27 gennaio 2022

Ecco il Patto rurale: La visione a lungo termine per le aree rurali d'Europa. Il parere del Comitato delle Regioni

 

Il nuovo Patto mira a mobilitare le autorità pubbliche e tutte le parti interessate del mondo rurale ad agire concretamente in merito ai bisogni ed alle aspirazioni delle comunità. Il Patto è rivolto a fornire un quadro comune per il coinvolgimento e la cooperazione tra le parti interessate a livello europeo, nazionale, regionale e locale. La Vice-presidente della Commissione Europea Šuica, il Commissario all'Agricoltura Wojciechowski e la Commissaria alla Politica di Coesione Ferreira, hanno diffuso un invito aperto a partecipare alla discussione sul Patto rurale. Tutte le parti interessate sono invitate a esprimere il loro impegno verso gli obiettivi del Patto rurale ed a partecipare al suo sviluppo e attuazione. La Commissione Europa avrà un ruolo di facilitazione presso i partner e le reti, e incoraggiando lo scambio di idee e di buone pratiche a tutti i livelli. Sulla base di ampie consultazioni con i cittadini e gli stakeholder rurali, la visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE identifica le sfide urgenti e mette in evidenza alcune delle opportunità più promettenti. Con il sostegno del Patto rurale e del Piano d'azione rurale della Commissione, la visione a lungo termine mira a rendere le zone rurali dell'UE più forti, più connesse, più resistenti e più prospere. Da qui a giugno 2022, tutti i soggetti  e le parti interessate possono aderire alla Comunità del Patto Rurale e condividere riflessioni e idee sulla sua attuazione e sviluppo. 

Nel giugno 2022 si terrà la Conferenza del Patto Rurale che darà alle istituzioni europee e nazionali l'occasione per fare il punto sugli impegni presi e le idee proposte e definire i prossimi passi. 

Aderisci al Patto

Il Parere del Comitato Europeo delle Regioni (CdR)

Secondo il  CdR la visione a lungo termine della Commissione europea per il futuro delle zone rurali è un inizio promettente, ma per trasformarla in realtà sarà necessaria la volontà politica in ogni livello, dai governi, alle parti interessate e sino alla cittadinanza.
Secondo il Comitato, le zone rurali d'Europa, che rappresentano l'80% del territorio e il 30% della popolazione europea, sono chiamate oggi ad affrontare un'ampia varietà di sfide: dall'invecchiamento della popolazione e dai bassi livelli di reddito al crescente divario digitale e all'impatto del cambiamento climatico, tutte ulteriormente esacerbate dalla pandemia e dal suo più ampio impatto sulla società e l'economia. 
La strategia della Commissione europea per sostenere lo sviluppo e la ripresa di queste regioni consiste nella "Visione a lungo termine per le zone rurali" fino al 2040 e nel "Patto rurale", un'iniziativa che mira a coinvolgere i cittadini e gli attori politici a livello europeo, nazionale, regionale e locale per rendere le zone e le comunità rurali più forti, connesse, resistenti e prospere.
 In quanto istituzione che rappresenta il milione o più di politici locali e regionali in tutta l'UE, il CdR è un attore chiave nel garantire che questa visione a lungo termine diventi una realtà, rendendo i territori rurali più forti, meglio collegati e più resistenti a beneficio dell'intera UE. Ma questo sarà possibile solo se tutti lavoreranno insieme: l'UE, le autorità nazionali, regionali e locali, le parti interessate e la cittadinanza. 
Questo è il messaggio chiave del contributo del CdR alle proposte della Commissione, contenuto in un parere adottato dalla Plenaria e redatto dal Presidente della regione Andalusia, Juan Manuel Moreno Bonilla, che ha dichiarato: "Gli attori locali e regionali sono essenziali per attuare il Patto rurale. L'agricoltura, la mobilità, la connettività digitale e le energie rinnovabili sono le aree strategiche che devono sostenere lo sviluppo rurale, dato il loro potenziale per fornire soluzioni pratiche e mezzi di sostegno diretti a frenare lo spopolamento, facilitare il rinnovo generazionale e generare opportunità sociali ed economiche legate al Green Deal. Le donne e i giovani devono essere al centro di questo processo. Crediamo anche che ci sia bisogno di una semplificazione dei fondi europei, di un miglioramento della loro combinazione e di un cambiamento verso un modello a fondi multipli che integri le zone rurali in tutte le politiche".
 Il Parere adottato dalla Plenaria ha evidenziato l'urgenza di mettere in atto proposte concrete di azione immediata - accompagnate da risorse e obiettivi quantitativi - per sostenere la visione a lungo termine e garantirne l'effettiva attuazione. Inoltre, i membri del CdR hanno invitato tutti i livelli di governo ad allineare tutte le future iniziative politiche e legislative alle esigenze e alle realtà rurali - un processo chiamato "rural proofing".
 Dubravka Šuica, vicepresidente della Commissione europea responsabile per la Democrazia e la demografia, ha partecipato al dibattito plenario sul futuro delle zone rurali in Europa insieme al commissario per l'Agricoltura Janusz Wojciechowski. La vicepresidente Šuica ha sottolineato che il CdR è la prima istituzione dell'UE ad adottare un parere formale sulla visione a lungo termine e ha evidenziato che "solo agendo insieme possiamo creare un nuovo slancio per le zone rurali, come luoghi attraenti, vibranti e dinamici". La visione a lungo termine per le zone rurali richiede soluzioni progettate per le loro esigenze e risorse specifiche, con il coinvolgimento delle autorità regionali e locali e delle comunità locali. Il Patto rurale che stiamo costruendo insieme creerà il giusto quadro di cooperazione e contribuirà a raggiungere gli obiettivi condivisi della visione a lungo termine".
Il commissario Wojciechowski ha sottolineato che "il Comitato europeo delle regioni è un partner chiave nella realizzazione della visione a lungo termine per le zone rurali. Coordinando le voci regionali di tutta Europa, il Comitato contribuirà a garantire che la complessità e la varietà delle esigenze regionali siano affrontate nell'ambito della visione. Sono impaziente di lavorare con il Comitato nei prossimi anni per sviluppare il pieno potenziale delle nostre zone rurali".
Sin dal 2016, il CdR ha collaborato con il Parlamento europeo e le parti interessate per aumentare la consapevolezza delle esigenze specifiche e del potenziale di queste aree. 
Maggiori informazioni possono essere trovate sulla pagina web della Commissione per le risorse naturali e sulla pagina web del CdR "Coesione, il nostro valore fondamentale".
Una presentazione video è disponibile qui.

Contatto:
Matteo Miglietta
Tel. +32 (0)470 895 382
matteo.miglietta@cor.europa.eu