mercoledì 13 dicembre 2017

Prorogato il bando di gara per progetti "standard" nel quadro di ENI CBC Med

 
Il Programma sostiene progetti di cooperazione transfrontaliera tra le regioni che si affacciano su entrambi i lati del Mediterraneo. ENI è finalizzato a promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale giusto, equo e sostenibile, favorevole all'integrazione transfrontaliera e che valorizzi i territori e i valori dei paesi partecipanti.
Per evitare confusione precisiamo che, per errore, nel sito web ufficiale del Programma continuano a chiamarlo ENPI, il nome che il programma aveva nella precedente programmazione 2007-2013. La denominazione attuale del Programma è invece ENI (European Neighbourhood Instrument), CBC (Cross-Border Cooperation), MED (relativo al Bacino del Mediterraneo).

RIVISTA RURALE DELL’UE - N. 24

È disponibile cliccando qui il N.24 della rivista.

In questo numero:

RIPENSARE LE OPPORTUNITÀ ECONOMICHE  NEL MONDO RURALE
  • Una nuova visione del potenziale economico del mondo rurale
  • Fondare il potenziale economico sulle realtà locali
  • Le potenzialità dei poli digitali rurali
  • Accelerare la trasformazione economica nel mondo rurale
  • Cosa possono fare i programmi di sviluppo rurale?

Bandi di Gara


bandi di gara

La Commissione europea ricorre agli appalti pubblici per acquistare beni e servizi, compresi studi, assistenza tecnica, formazione, consulenze, servizi di conferenza e pubblicitari, libri, attrezzature informatiche, ecc. I fornitori vengono selezionati attraverso bandi di gara pubblicati dai servizi, dagli uffici e dalle agenzie in tutta Europa sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea serie S.

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Politica di coesione: più flessibilità, meno burocrazia e combinazione semplificata con il FEIS

tre sagome stilizzate in circolo
©EC

I negoziatori della Commissione, del Parlamento europeo e del Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio sul riesame intermedio del regolamento sulla politica di coesione per il periodo 2014-2020. Gli obiettivi principali del riesame erano la riduzione della burocrazia per i beneficiari dei fondi e la semplificazione della combinazione con il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), che è il cuore del piano Juncker, per contribuire a finanziare progetti promettenti, ma più rischiosi.
 
Sulla base delle proposte del gruppo ad alto livello sulla semplificazione, per ottenere il rimborso da parte dell’UE, adesso i beneficiari potranno utilizzare delle stime, ad esempio somme forfettarie per alcune categorie di costi quali i costi del personale, l'assicurazione o l'affitto.
Per quanto riguarda la semplificazione della combinazione con il FEIS, i negoziatori hanno deciso di chiarire ulteriormente le possibilità esistenti e di offrire incentivi alle autorità nazionali e locali che gestiscono i progetti finanziati dall’UE. D’ora in poi i fondi della politica di coesione investiti in progetti del FEIS non richiederanno più il cofinanziamento nazionale. Il regolamento rivisto offrirà inoltre la possibilità di strumenti finanziari combinati laddove il contributo della politica di coesione copre le prime perdite. Infine, l’accordo include anche la possibilità di introdurre una nuova priorità per gli investimenti interamente dedicati all’integrazione dei migranti nei programmi della politica di coesione in tutta Europa.

Verso un'ulteriore semplificazione delle norme della politica agricola UE



Le modifiche che entreranno in vigore il 1º gennaio 2018 si inseriscono in un percorso di semplificazione e modernizzazione della politica agricola comune (PAC).

Importanti miglioramenti delle norme agricole dell'UE entreranno in vigore il 1º gennaio 2018 in seguito all'adozione, da parte del Consiglio dei ministri dell'agricoltura e del Parlamento europeo, della parte del regolamento "Omnibus" relativa all'agricoltura e allo sviluppo rurale. Questo regolamento modifica il regolamento finanziario che disciplina l'esecuzione del bilancio dell'UE nonché 15 atti legislativi che riguardano vari settori, incluso quello dell'agricoltura.
Il regolamento "Omnibus" semplifica e rafforza le attuali norme dell'UE su un'ampia gamma di questioni del settore agricolo, dalla gestione del rischio al sostegno ai giovani agricoltori, ed è l'ultima di una serie di misure di semplificazione e modernizzazione attuate dalla Commissione.

Un'ampia gamma di disposizioni
Il regolamento "Omnibus" include in particolare i seguenti miglioramenti:
  • Un maggiore sostegno alla posizione degli agricoltori nella filiera alimentare. Le nuove norme includeranno clausole di ripartizione del valore da negoziare per ciascun settore di prodotti e concederanno per la prima volta agli agricoltori il diritto di chiedere un contratto scritto (a meno che la transazione non avvenga con le PMI).
  • Una semplificazione degli strumenti di gestione del rischio per assistere gli agricoltori, tra cui uno strumento di stabilizzazione del reddito per settore nonché miglioramenti dei regimi di assicurazione che consentiranno compensazioni fino al 70% per gli agricoltori il cui reddito o la cui produzione subiscono una riduzione di almeno il 20%.
  • Regole più chiare che disciplinano l'intervento sui mercati, consentendo alla Commissione di agire rapidamente per affrontare le carenze del mercato senza far ricorso a misure di intervento pubblico o di ammasso privato.
  • Una maggiore flessibilità per gli Stati membri a sostegno di settori specifici di importanza economica, sociale o ambientale tramite il sostegno accoppiato facoltativo, anche quando questi settori non sono in crisi.
  • Norme più chiare in materia di sostegno per gli agricoltori, in particolare grazie a una maggiore flessibilità sulla definizione di "agricoltore attivo" e a maggiori incentivi per i giovani agricoltori, con un aumento dal 25% al 50% dei pagamenti supplementari e con la garanzia che tutti i giovani agricoltori possano beneficiare interamente del periodo quinquennale di assegnazione per questi pagamenti, indipendentemente da quando ne facciano richiesta entro i primi cinque anni del loro insediamento.
  • Miglioramento delle misure ambientali, incluse la semplificazione delle norme in materia di diversificazione delle colture e l'aggiunta di tre nuovi tipi di area di interesse ecologico incentrati sulle colture che fissano l'azoto, per offrire agli agricoltori e alle autorità nazionali maggiori opzioni in funzione della loro situazione specifica.
Con una chiara enfasi su norme più flessibili e meno burocratiche, nonché un'attenzione concentrata sul miglioramento dei risultati in settori chiave come l'azione ambientale e il sostegno agli agricoltori, le modifiche proposte tramite il regolamento "Omnibus" sono pienamente conformi al nuovo orientamento della PAC dopo il 2020 delineato nella recente Comunicazione sul futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura.

Informazioni generali
Adottata dalla Commissione nel settembre 2016, la proposta "Omnibus" comprende una serie di modifiche del regolamento finanziario nonché emendamenti di altri regolamenti che disciplinano la spesa, tra cui i quattro regolamenti della PAC, con l'obiettivo di dare impulso alla tanto necessaria semplificazione dell'attuazione di questa politica sulla base dell'esperienza acquisita a partire dall'ultima riforma della PAC, adottata nel 2013.
A seguito di intensi negoziati nell'ambito di quattro triloghi svoltisi nell'estate e nell'autunno 2017, la Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo sulle disposizioni agricole il 12 ottobre 2017. Tenuto conto del fatto che i negoziati su altre parti della proposta "Omnibus" devono essere ancora finalizzati e della volontà espressa da molti Stati membri di attuare quanto prima le proposte approvate, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno accettato di scindere le disposizioni agricole del regolamento "Omnibus" e di adottarle come un regolamento autonomo che entrerà in vigore al massimo il 1º gennaio 2018.

Programma di lavoro "Salute" 2018: priorità al valore aggiunto dell’UE

La Commissione ha adottato il programma di lavoro "Salute" per il 2018, che definisce le priorità e le azioni da intraprendere il prossimo anno. 
Il bilancio complessivo per il 2018 è di oltre 62 milioni di euro, di cui il 64% è destinato alle sovvenzioni, il 24% agli appalti e il 12% ad altre azioni, compresi i premi. Il programma di lavoro 2018 si concentrerà sul sostegno alle reti europee di riferimento per le malattie rare e complesse; sulla promozione della salute e la prevenzione delle malattie non trasmissibili; sul rafforzamento della preparazione e della risposta alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero; e sull’attuazione della legislazione dell’UE in materia di dispositivi medici.
Il Commissario per la Salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, ha dichiarato: "Accolgo con favore l’adozione del programma di lavoro 2018 del programma "Salute" 2014-2020. Nonostante un bilancio relativamente modesto, punto a sostenere azioni dall'indiscusso valore aggiunto dell'UE - come collegare le competenze sulle malattie rare ed elaborare una risposta efficace in caso di grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero, cose che possono realmente fare la differenza per la salute e il benessere dei cittadini europei."
Con un bilancio totale di quasi 450 milioni di euro per il periodo 2014-2020, il programma "Salute" è il principale strumento finanziario per il coordinamento delle politiche nel campo della salute e sostiene e integra gli sforzi degli Stati membri verso la realizzazione delle principali priorità fissate dalla Commissione. Un obiettivo specifico fondamentale consiste nel promuovere la salute e prevenire le malattie, ad esempio grazie ad un’azione comune sulle vaccinazioni, che inizierà il prossimo anno.
Ulteriori informazioni, compreso il testo integrale del piano di lavoro 2018, sono disponibili online