martedì 4 settembre 2018

Invito a presentare progetti: #WeAreEuropeForCulture

Il bando di gara riguarda tre degli obiettivi di "2018 - Anno Europeo del Patrimonio Culturale": 1) incoraggiare nuovi approcci al Patrimonio incentrati sulle persone; 2) rendere il patrimonio culturale il più possibile accessibile a tutti; 3) sensibilizzare l'opinione pubblica europea agendo, in particolare, sulle persone più difficili da raggiungere. I progetti dovranno cercare di coinvolgere soprattutto gli anziani ed i giovani (13-30 anni e over 55), gruppi più difficili da raggiungere e che difficilmente partecipano ad attività legate al patrimonio culturale (ad esempio coloro che vivono in isolamento o in povertà), i giovani "NEET" oppure coloro che non risultano coinvolti in piani di educazione , apprendimento o rivolti a favorire l'occupazione. Il bando mira sia a incoraggiare le persone a condividere il proprio patrimonio culturale, che a sensibilizzare i cittadini sui legami tra patrimonio personale, locale ed europeo, rafforzando il senso di appartenenza a uno spazio europeo comune.
La nuova scadenza per la ricezione delle offerte è il 17 settembre 2018, 13.00 CET, tramite eSubmission.

lunedì 3 settembre 2018

PARTECIPA ALLA SETTIMANA EUROPEA DELLE REGIONI E DELLE CITTÀ

Sino al 28 settembreprossimo sarà possibile iscriversi alla Settimana Europea delle Regioni e delle Città che si terrà a Bruxelles dall'8 all'11 ottobre 2018. Si tratta di uno tra i più importanti eventi organizzati dalla Commissione Europea e vede protagonisti, oltre alle istituzioni europee, i rappresentanti delle Regioni e dei Comuni europei, insieme ai soggetti che, direttamente o indirettamente, sono coinvolti nello sviluppo regionale e urbano.

È una manifestazione molto importante sia al fine di incontrare partner europei con cui presentare o venire coinvolti in progetti e/o costruire reti, che al fine di comprende come funzionerà il futuro sistema di sostegno finanziario europeo, dal 2020 in poi, rivolto soprattutto alle regioni ed ai comuni.

La partecipazione alla Settimana europea è gratuita.

EuYou organizza una serie di eventi rivolti a preparare la vostra partecipazione alla Manifestazione anche al fine di beneficiarne al massimo.

Di che si tratta?

La Settimana europea delle regioni e delle città è un evento, della durata di quattro giorni, che si svolge ogni anno a Bruxelles e che consente agli amministratori regionali e locali, agli esperti e agli accademici del settore, di scambiare buone pratiche e competenze in materia di sviluppo regionale e urbano. Si tratta inoltre di una ormai affermata piattaforma di comunicazione politica relativa allo sviluppo della politica di coesione dell'UE, che contribuisce a sensibilizzare i decisori regionali e locali sul ruolo delle regioni e delle città nell'elaborazione e attuazzione delle politiche dell'UE e, in particolare, della Politica Regionale.
Perché una "settimana" delle regioni e delle città?
Le regioni e le città partecipano alla realizzazione della maggior parte delle politiche dell'UE. Gli enti pubblici subnazionali nell'UE sono responsabili di un terzo della spesa pubblica (2100 miliardi di euro all'anno) e di due terzi degli investimenti pubblici (circa 200 miliardi di euro), che spesso devono essere utilizzati in conformità delle disposizioni giuridiche dell'Unione.
Come si svolge esattamente?
Circa 6000 partecipanti e 600 oratori di tutta Europa, e non solo, si riuniscono a Bruxelles nell'ambito delle circa 100 attività in programma (sessioni di lavoro, mostre ed eventi intesi a creare reti di contatti) dedicate allo sviluppo regionale e locale.
Da chi è organizzata e com'è strutturato il Programma?
La Settimana europea delle regioni e delle città è organizzata congiuntamente dal Comitato europeo delle regioni (CdR) e dalla direzione generale Politica regionale e urbana (DG REGIO) della Commissione europea, che all'inizio dell'anno, in genere nel mese di gennaio, pubblicano un bando per la selezione di partner per l'edizione di quello stesso anno. Vengono in seguito selezionati oltre 200 partner provenienti da tutta Europa: si tratta di regioni e città - raggruppate per lo più in consorzi tematici ("partenariati regionali") -, imprese, istituzioni finanziarie, associazioni internazionali e organizzazioni accademiche. I partner hanno il compito di organizzare seminari d'interesse comune, spesso nell'ambito dell'attuazione dei Fondi strutturali e di investimento europei e di altri programmi dell'UE.
Il Programmaè incentrato su uno slogan chiave e articolato in una serie di sottotemi. Seminari e dibattiti sono organizzati da tre distinte categorie di partner: 1/ partenariati regionali i cui membri sono regioni o città europee; 2/ partner istituzionali dell'UE; e 3/ imprese, istituzioni finanziarie e associazioni locali ed europee, e si svolgono in diversi edifici di Bruxelles, sia delle istituzioni europee che di rappresentanze regionali o degli Stati membri. 
Chi partecipa alla Settimana europea delle regioni e delle città?
I partecipanti sono soggetti specificamente interessati alla politica regionale e urbana e, in gran parte, amministratori regionali e locali o funzionari e dirigenti a livello locale, regionale, nazionale ed europeo.
Qual è l'impatto della Settimana europea delle regioni e delle città?
L'impatto della Settimana europea delle regioni e delle città è stato sistematicamente valutato sin dalla prima edizione dell'evento. I partecipanti hanno sottolineato soprattutto l'utilità delle informazioni fornite dalle istituzioni dell'Unione europea e le opportunità di allacciare contatti con i colleghi di altri paesi: due aspetti importanti per la loro attività professionale di gestione dei fondi UE. L'importanza della manifestazione è dimostrata anche dal suo notevole impatto mediatico: da anni ormai, la Settimana europea delle regioni e delle città richiama infatti fino a 300 giornalisti, che vengono a Bruxelles da ogni parte d'Europa per seguire l'evento per la stampa, la radio, la televisione e le piattaforme online.

Il programma completo e il modulo di registrazione sono accessibili sul sito web della manifestazione cliccando qui.
Le iscrizioni alla manifestazione sono aperte sino al 28 settembre 2018. Dopo essersi registrati sarà possibile iscriversi ai singoli eventi e riunioni presenti nel Programma scaricabile anche qui.
Per le sessioni plenaria, di apertura e di chiusura della manifestazione è prevista la traduzione simultanea anche in italiano. In relazione alle singole riunioni la maggior parte di esse si svolge in inglese (le lingue tradotte vengono indicate nella scheda di iscrizione).




lunedì 16 luglio 2018

La Sardegna ed i fondi europei: chi non impara dalla Storia è costretto a riviverla


È alquanto complesso interpretare le recenti dichiarazioni dell'Assessorato Regionale alla Programmazione che annuncia la “Rivoluzione della programmazione unitaria” in materia di Fondi europei, come si leggein questa nota pubblicata nel sito della Regione Sardegna e relativa ad un incontro con il Partenariato Economico e Sociale, organizzato in preparazione delComitato di Sorveglianza tenutosi qualche giorno fa a Cagliari.
Il sistema della Programmazione unitariavenne introdotto a partire dal periodo 2007-2013. In Sardegna, nell'attuale periodo di programmazione 2014-2020 tale sistema è stato avviato con la Delibera del 10 marzo 2015 Indirizzi per la realizzazione del modello di Governance per la Programmazione Unitaria 2014-2020.”

Si tratta quindi di un incomprensibile sensazionalismo che, alimentando ulteriormente la confusione in materia, di certo non contribuisce a dare concretezza e credibilità al richiamo rivolto dall'Assessore Paci a tutti i soggetti coinvolti nei finanziamenti europei: “per spendere in fretta e bene è importante il contributo di tutti


Nel caso concreto, per rapidità e efficacia della spesa si intende: riuscire a spendere 147 milioni di euro entro il mese di dicembre del 2018sostenendo, e lo sottolineo, progetti e azioni che abbiano un effetivo impatto sul benessere ed il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro in Sardegna.


Ma non basta. Ad alimentare la confusione nella testa dei sardi e delle sarde, a prescindere dal far parte o meno della schiera degli “addetti ai lavori”, contribuisce anche il recente annuncio da parte della Commissione europea che, nel quadro dei lavori in corso circa il futuro della programmazione dei fondi dal 2020 in poi, degrada la Sardegna tra le regioni europee “in ritardo di sviluppo”. Posizione che la nostra Isola si illudeva di aver recuperato (benchè esclusivamente per motivi statistici e non di risultato) nella scorsa programmazione 2007-2013, uscendo dal mitico “Obiettivo 1”ed entrando a far parte delle regioni “in transizione”, ovverò non più “sottosviluppate”.

La Proposta della Commissione europea di rimettere la nostra Isola tra le regioni in ritardo di sviluppo significa una sola cosa: il fallimento assoluto della Programmazione 2000-2006, 2007-2013 e di un bel pezzo della Programmazione in corso: 2014-2020.


E c'è purtroppo chi esulta. 
Destano preoccupazione le recenti dichiarazioni di Renato Soruche, felicitandosi del fatto che la Sardegna ed i suoi abitanti siano stati “declassati” al grado di sottosviluppati, ammette che dopo tanti anni di fallimenti delle politiche “di sviluppo”, la classe dirigente (quella politica no?) sarda dovrebbe iniziare a “porsi degli interrogativi. Un pò come il “buon padre di famiglia” che, dopo aver esultato per l'ennesima bocciatura del figlio finalmente pensa che forse sarebbe il caso di ....rifletterci sopra.

In realtà la situazione è critica e tutti lo sanno fin troppo bene ma non hanno idea di come uscirne.

E tra un pò ulteriori nodi verranno al pettine considerato che, come nel passato, la nostra Isola è fuori dai giochi che contano e dove si decide il futuro della Politica europea di Coesione quella che, dal 2020 in poi, programmerà risorse, per dirla con l'Assessore Paci, "per noi vitali, soldi importanti che dobbiamo assolutamente spendere rapidamente e bene. In questi giorni a Bruxelles lavorano su questo e la Sardegna è completamente assente, a parte un "documento di posizione" con cui si insiste nel richiedere a Bruxelles il riconoscimento del fatto che siamo un'Isola! Per il resto, un impietoso silenzio. Una grave carenza di dibattito e di condivisione. La mancanza di una qualsivoglia iniziativa di discussione o presa di posizione onesta e concreta su un aspetto fondamentale per il futuro nostro e dei nostri figli, che significa solo una cosa: anche la prossima Programmazione andrà in fumo.

Più va avanti questa storia assurda e più mi rendo conto che non si tratta soltanto di un problema tecnico. Si tratta sopprattutto di un grave problema politico.

Se esistono uomini e donne di buona volontà che vogliono e possono contribuire a cambiare questa situazione... che battano un colpo. Io ci sono.

 *****




11 aprile 2015:Bacchettata la Regione: deve restituire 112 milioni. Verifiche insufficienti: l’isola costretta a ridare all’Ue i fondi Por 2000-2006 - Pigliaru: una cabina di regia per intensificare i controlli e limitare le inefficienze..... 


16 marzo 2015 (o 2016?): Programmazione unitaria dei fondi, al via la Cabina di regia. Pigliaru: dobbiamo fare in fretta e spendere bene per centrare tutti gli obiettivi. In un “kickoff meeting"tempestivo, perché l'obiettivo è agire velocemente per essere immediatamente operativi”, il presidente Pigliaru e gli assessori della Programmazione Paci, del Lavoro Mura e dell'Agricoltura Falchi hanno ufficialmente avviato i lavori della Cabina di regiache dovrà coordinare tutti i Processi della Programmazione Unitaria, proporre le priorità nell'azione amministrativa, verificare coerenza o discrasie con il Programma regionale di sviluppo e dei programmi di spesa in riferimento a obiettivi e risultati attesi, coordinare negoziazioni e attività con le Autorità comunitarie nazionali.

Febbraio 2007:2007-2013, Il ciclo unico diprogrammazione:un'opportunità per diventare un'economia competitiva, basata sulla conoscenza, sulla crescita sostenibile e sulla coesione sociale.Il periodo 2007-2013 introduce una nuova logica di programmazione: il ciclo unico, che prevede un allineamento temporale tra la programmazione nazionale, comunitaria e regionale.



Maggio 2018: SORU: Ue: con declassamento l’Isola può tornare a correre“.....”ci porta benefici perché tra il 2021 e il 2027 la Regione avrà più risorse e un regime di aiuti più favorevoli alle imprese che potranno usufruire di contributi a fondo perduto nella misura di più del 30%”. D’altra parte “dopo tanti anni ancora non siamo riusciti a recuperare rispetto alle Regioni del centro nord, e su questo la classe dirigente sarda deve porsi degli interrogativi”...






 

mercoledì 11 luglio 2018

Agenda piena e variopinta per i ministri della giustizia e degli affari interni

giustizia
©EU

Domani e dopodomani, 12 e 13 luglio, si tiene a Innsbruck (Austria) una riunione informale del Consiglio "Giustizia e affari interni" dell'UE.
Domani mattina il Commissario Europeo Avramopoulos parlerà di gestione delle frontiere e di asilo con i Ministri dell’Interno tra cui, fresco di nomina, Matteo Salvini. Durante il pranzo si parlerà di promozione dei valori europei e, ovviamente, di lotta all’antisemitismo e di protezione delle comunità e delle istituzioni ebraiche in Europa. La sessione pomeridiana sarà dedicata alla cooperazione di polizia e si concentrerà sulla lotta contro il traffico di esseri umani e sulla polizia di prossimità.
Venerdì mattina la Commissaria Jourová e il Commissario King si uniranno ai Ministri della Giustizia per discutere di prove elettroniche, che permetteranno alle autorità di polizia e giudiziarie di ottenere più facilmente e più rapidamente e-mail, documenti sul cloud, sms o messaggi di app, etc.., direttamente dai provider che offrono servizi nell'Unione e sono stabiliti o rappresentati in un altro Stato membro, indipendentemente dall'ubicazione dei dati.

I Ministri della Giustizia parleranno anche di cooperazione giudiziaria in materia civile, prima di passare al mutuo riconoscimento in materia penale. È prevista una conferenza stampa intorno alle 11:45, che potrà essere seguita online. Venerdì mattina si terrà anche una riunione informale con i Ministri della Giustizia e dell’Interno del Partenariato orientale per discutere di lotta alla corruzione in seno alle autorità di sicurezza e giudiziarie.

La Corte dei Conti dell'UE sul Bilancio: Va bene la flessibilità ma fateci conoscere i risultati!

La Corte dei Conti dell'UE si è pronunciata sulla proposta del futuro bilancio dell'Unione raccomandando una maggiore enfasi sul valore aggiunto dell'intervento Europeo ossia, in sintesi, accogliendo le proposte per una "maggiore flessibilità" ritiene fondamentale che questa sia accompagnata da un più incisivo orientamento sui risultati. 
Secondo il nuovo documento informativo della Corte dei Conti Europea, i cambiamenti proposti dalla Commissione in relazione alle priorità della Spesa "non sono chiaramente spiegate nella proposta ne corroborate dai risultati pubblicati nella valutazione da parte della Commissione circa il valore aggiunto dei programmi di spesa dell'UE..".

Gli esperti a Junker: date più poteri alle autorità locali e regionali.


Nel novembre del 2017 la Commissione europea ha incaricato un gruppo di esperti di analizzare e dare risposte su come l'UE possa “fare meno in modo più efficiente”. In particolare, la "task force"  è stata incaricata di fornire risposte in merito a 3 quesiti:
  1.  come migliorare l'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità * all'interno delle istituzioni dell'UE; 
  2. come migliorare la partecipazione delle autorità regionali e locali e dei parlamenti nazionali alla definizione e attuazione delle politiche dell'UE; 
  3. se esistano settori nei quali le competenze potrebbero essere progressivamente riattribuite agli Stati membri.
La task force si è riunita sette volte per discutere le tre questioni. Sulla base dei suoi lavori, di un'audizione pubblica e del contributo di numerose parti interessate, la task force ha stilato una relazione che presenta nove raccomandazioni accompagnate da misure concrete di attuazione.
Le raccomandazioni sono rivolte ai parlamenti nazionali, alle autorità nazionali, regionali e locali, al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato europeo delle regioni e alla Commissione europea.
Il gruppo di esperti,  presieduto dal primo vicepresidente Frans Timmermans - insieme a tre membri del Comitato delle regioni - il presidente Karl-Heinz Lambertz (Belgio), Michael Schneider (Germania) e François Decoster (Francia) - e tre membri di parlamenti nazionali - Toomas Vitsut (Estonia), Kristian Vigenin (Bulgaria) e Reinhold Lopatka (Austria) -, ha consegnato oggi la sua Relazione finale al presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker. 
Nel presentare la Relazione, i membri della task force hanno dichiarato: “Siamo a favore di nuove modalità operative che diano maggiore voce alle autorità locali, regionali e nazionali nella definizione delle politiche dell'UE, per migliorare la legislazione e renderla più efficace. Ciò implica il pieno rispetto dei ruoli delle diverse istituzioni dell'UE, delle autorità nazionali, regionali e locali e dei parlamenti nazionali. Proponiamo come nuovo approccio la “sussidiarietà attiva”, che garantirà il valore aggiunto della legislazione dell'UE a vantaggio dei cittadini, e determinerà una maggiore titolarità delle decisioni dell'Unione negli Stati membri. Abbiamo presentato la relazione al Presidente Juncker che ci ha garantito che lavorerà con le altre istituzioni per portare avanti le nostre raccomandazioni».
La task force ha concluso che sono necessarie nuove modalità operative nell'ambito della sussidiarietà e della proporzionalità per consentire alle autorità locali e regionali e ai parlamenti nazionali di dare un contributo più efficace alla definizione delle politiche dell'UE e all'elaborazione della nuova normativa. La nuova impostazione proposta prevede la valutazione più coerente della sussidiarietà e della proporzionalità da parte di tutti i livelli di governo, sulla base di una “griglia-tipo” – simile a un elenco di controllo per sussidiarietà e proporzionalità.
La task force raccomanda inoltre di applicare in modo flessibile il termine di 8 settimane che i parlamenti nazionali hanno per presentare i loro pareri su progetti di atti legislativi dell'UE, e propone di prendere in considerazione la possibilità di aumentarlo a 12 settimane. Infine, la task force raccomanda che le tre istituzioni dell'UE concordino un programma pluriennale mirato, che promuova il riequilibrio dell'attività dell'UE in alcuni settori a favore dell'attuazione più efficace della normativa vigente piuttosto che della preparazione di nuovi atti legislativi. 
La task force è convinta che la nuova impostazione debba essere applicata all'insieme della normativa vigente dell'Unione europea e a tutte le nuove iniziative politiche. Le parti interessate hanno rivolto alla task force una serie di suggerimenti sugli ambiti della legislazione e delle politiche dell'UE in cui potrebbe essere avviata la revisione dei criteri di sussidiarietà e proporzionalità. La Commissione terrà conto di questi suggerimenti nel suo lavoro futuro.
Nel mese di novembre la Presidenza austriaca dell'UE organizzerà a Bregenz una "Conferenza sulla sussidiarietà" che  fornirà l'opportunità di approfondire la discussione sulla relazione della task force e di esaminare come portare avanti le sue raccomandazioni, anche in vista del "Discorso sullo stato dell'Unione" previsto per il 12 settembre 2018.

Per ulteriori informazioni

* Il principio di sussidiarietà e il principio di proporzionalità disciplinano l'esercizio delle competenze dell'Unione europea. Nei settori che non sono di competenza esclusiva dell'Unione europea, il principio di sussidiarietà intende proteggere la capacità di decisione e di azione degli Stati membri e legittimare l'intervento dell'Unione se gli obiettivi di un'azione non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri ma possono, «a motivo della portata o degli effetti dell'azione in questione», essere conseguiti meglio a livello di Unione. L'inserimento di questo principio nei trattati europei mira quindi a portare l'esercizio delle competenze il più vicino possibile ai cittadini, conformemente al principio di prossimità enunciato all'articolo 10, paragrafo 3 del Trattato.

lunedì 9 luglio 2018

PROGRAMMA LIFE+: il sostegno finanziario Europeo per l'Ambiente e il clima

 
Il Programma Life+ fornisce un sostegno finanziario ai progetti per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente ed a interventi  per il clima. In particolare,  LIFE+ concerne i seguenti Obiettivi Generali:


  • Contribuire al passaggio a un'economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, contribuire alla protezione e al miglioramento dell’ambiente e all’interruzione e all’inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi;
  • migliorare lo sviluppo, l'attuazione e l'applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell'Unione, catalizzare e promuovere l’integrazione e la diffusione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche e nella pratica nel settore pubblico e privato, anche attraverso l’aumento della loro capacità;
  • sostenere maggiormente la governance ambientale e in materia di clima a tutti i livelli;
  • sostenere l'attuazione del Settimo programma d'azione per l'ambiente (Decisione n. 1386/2013/UE del 20/11/2013) “Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L354 del 28/12/2013.
Per il periodo dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2020 si articola in due Sottoprogrammi:
  • Il Sottoprogramma Ambiente, distinto in tre settori di azione prioritari:
  • Ambiente ed uso efficiente delle risorse
  • Natura e Biodiversità
  • Governance ambientale e informazione in materia ambientale
  • Il Sottoprogramma Azione per il clima articolato in tre settori prioritari:
  • Mitigazione dei cambiamenti climatici
  • Adattamento ai cambiamenti climatici
  • Governance in materia climatica e informazione in materia di climatica
LIFE prevede anche un sostegno finanziario  a favore di determinate spese operative e amministrative di Organizzazioni senza scopo di lucro che perseguono finalità di interesse generale per l'Unione, che sono attive principalmente nel settore dell'ambiente o dell'azione per il clima e sono coinvolte nello sviluppo, nell'attuazione e nell'applicazione delle politiche e della legislazione dell'Unione Europea.
Nel 2019 sarà pubblicato un nuovo invito a presentare proposte per selezionare le Organizzazioni ambientali che otterranno una sovvenzione di funzionamento a copertura degli esercizi relativi al 2020 e 2021. 
 

Il Programma di lavoro pluriennale (Multi Annual Work Programme

è il documento a cui è fondamentale riferirsi per il periodo 2018-2020, soprattutto in relazione a: la ripartizione delle risorse tra i vari settori prioritari;  i temi dei progetti che attuano le priorità tematiche di Life+; i criteri per la selezione dei progetti e l'attribuzione dei punteggi per ottenere le sovvenzioni;  gli indicatori e gli obiettivi qualitativi e quantitativi relativi a ogni settore prioritario e tipologia di progetti; i calendari indicativi per gli inviti a presentare i progetti.

Co-finanziamento dei progetti

In linea di massima il tasso massimo di cofinanziamento per i progetti finanziati nell'ambito di Life+ varia tra il 55% ed il 75% dei costi ammissibili.
 Life+ prevede anche due Strumenti finanziari:
  • strumento di finanziamento del Capitale Naturale (Natural Capital Financing Facility, NCFF) – uno strumento finanziario utilizzato nell’ambito di entrambi i sottoprogrammi, al fine di sperimentare e dimostrare approcci innovativi in materia di finanziamento di progetti che promuovono la conservazione del capitale naturale nei settori prioritari Natura e biodiversità e Adattamento ai cambiamenti climatici;
  • strumento di finanziamento privato per l’Efficienza nergetica (Private Financing for Energy Efficiency instrument, PF4EE) – uno strumento finanziario pilota nell’ambito del sottoprogramma Azione per il clima che fornisce un approccio nuovo ed efficace in risposta alla scarsa disponibilità di finanziamenti commerciali adeguati e accessibili per investimenti sull’efficienza energetica previsti dalle priorità nazionali.

Inviti a presentare progetti 2018

La Commissione europea ha pubblicato il 18 aprile 2018 un Invito a presentare proposte (Call for proposals) per il 2018 e in relazione alle diverse tipologie di progetti previste dai due sottoprogrammi di LIFE: il Sottoprogramma Ambiente e il Sottoprogramma Azione per il Clima. In particolare:
  • Per il Sottoprogramma Ambiente, l’Invito riguarda le sovvenzioni di azioni dei progetti “Tradizionali” (buone pratiche, pilota, dimostrativi, informazione, sensibilizzazione e divulgazione), Preparatori, Integrati e di Assistenza dei progetti integrati.
  • Per il Sottoprogramma Azione per il Clima, l’Invito riguarda le sovvenzioni di azione dei progetti “Tradizionali” (buone pratiche, pilota, dimostrativi, informazione, sensibilizzazione e divulgazione), Integrati e di Assistenza tecnica dei progetti integrati.

Chi può presentare un progetto?

Le proposte possono essere presentate da persone giuridiche aventi sede legale nell’Unione europea.
I candidati possono rientrare in tre diverse categorie di beneficiari: 1) enti pubblici; 2) aziende private; 3) organizzazioni non a scopo di lucro, comprese le ONG.

Come?

Occorre rispondere all'invito a presentare proposte entro le scadenza previste. Per presentare le proprie proposte progettuali nel quadro del Call for proposal LIFE 2018 gli interessatidevono utilizzare i documenti contenuti nei “fascicoli di candidatura” che, peraltro, forniscono informazioni complete e dettagliate su ammissibilità, procedure, tassi di cofinanziamento e altri aspetti rilevanti per presentare un buon progetto.

Entro quando?

L'invito a presentare progetti 2018 relativo ai “progetti tradizionali” (progetti di buone pratiche, progetti dimostrativi, i progetti pilota e progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione) nel Sottoprogramma Ambiente è scaduto nel giugno del 2018.

Per quanto concerne gli altri Sottoprogrammi e tipologie di progetti:

Sottoprogramma Azione per il Clima
18 Aprile 2018
Pubblicazione dell’Invito a presentare le proposte
12 Settembre 2018 ore 16.00 (ora locale di Bruxelles)  
Scadenza presentazione proposta dettagliata (Full proposal) via eProposal
Settembre 2018 - Maggio  2019
Valutazione e revisione delle proposte
Maggio – Giugno 2019
Firma della convenzione di sovvenzione
15 giugno 2019
Possibile data di avvio dei progetti (Periodo di ammissibilità)

Vai al Fascicolo di candidatura per progetti tradizionali del Sottoprogramma: "Azione per il Clima" (Mitigazione e Adattamento ai cambiamenti climatici, LIFE Governance ed informazione in materia di clima)

Progetti Integrati
(quelli finalizzati ad attuare su una vasta scala territoriale, in particolare regionale, multi-regionale, nazionale o transnazionale, piani di azione o strategie ambientali o climatiche previsti dalla legislazione dell'Unione in materia di ambiente o clima,  principalmente nei settori della natura, dell'acqua, dei rifiuti, dell'aria, nonché della mitigazione dei cambiamenti climatici e dell'adattamento ai medesimi, garantendo nel contempo la partecipazione delle parti interessate e promuovendo il coordinamento e la mobilitazione di almeno un’altra fonte di finanziamento come il FESR, il FEASR, ecc.. I beneficiari e coordinatori dei progetti integrati possono essere le autorità pubbliche preposte a dare attuazione a tali piani o strategie).
18 Aprile 2018
Pubblicazione dell’Invito a presentare le proposte
5 settembre 2018 
Scadenza presentazione della descrizione di massima (Concept note) all’EASME a mezzo posta o corriere
Novembre 2018
Notifica ai proponenti dei risultati della valutazione. Invito a presentare la proposta dettagliata (Full proposal)
14 marzo 2019
Scadenza presentazione proposta dettagliata (Full proposal) all’EASME a mezzo posta o corriere
Marzo - Maggio 2019 
Valutazione delle proposte
Giugno – Luglio 2019
Revisione delle proposte
Ottobre 2019
Firma della convenzione di sovvenzione
1 Novembre 2019
Possibile data di avvio dei progetti (Periodo di ammissibilità)

Progetti di  Assistenza Tecnica 
(quelli che forniscono, mediante sovvenzioni per azioni, un sostegno finanziario per aiutare i richiedenti ad elaborare i progetti integrati e, in particolare per garantire che tali progetti siano conformi alle tempistiche e ai requisiti tecnici e finanziari del programma LIFE in coordinamento con altri fondi (FESR, FEASR, ecc.).
6 Aprile 2018
Pubblicazione dell’Invito a presentare le proposte
8 Giugno 2018
Scadenza presentazione proposta dettagliata (Full proposal) all’EASME a mezzo posta o corriere
Giugno – Settembre 2018
Valutazione delle proposte
Ottobre 2018
Notifica ai proponenti dei risultati della valutazione
Novembre 2018 
Revisione delle proposte
Dicembre 2018
Firma della convenzione di sovvenzione
1 Gennaio 2019
Possibile data di avvio dei progetti (Periodo di ammissibilità)
Vai al Fascicolo di candidatura per i progetti di assistenza tecnica

Progetti Preparatori
Progetti specifici identificati principalmente dalla Commissione europea in cooperazione con gli Stati membri per rispondere alle esigenze connesse con lo sviluppo e l’attuazione delle politiche e della legislazione dell’Unione in materia di ambiente e clima.

18 Aprile 2018
Pubblicazione dell’Invito a presentare le proposte
20 Settembre 2018 ore 16.00 (ora locale di Bruxelles)
Scadenza presentazione proposta dettagliata (Full proposal) alla Commissione Europea a mezzo posta o corriere
Settembre - Ottobre 2018
Valutazione delle proposte e notifica ai proponenti dei risultati della valutazione
Novembre 2018
Revisione delle proposte
Novembre 2018 
Firma della convenzione di sovvenzione
3 Dicembre 2018
Possibile data di avvio dei progetti (Periodo di ammissibilità)
Vai al fascicolo di candidatura per Progetti Preparatori (zip, 1.692 MB)


Tutti-e le/gli interessati-e che non sono sicuri che LIFE+  sia il programma più adatto a finanziare il loro progetto o non sanno quale sia il Sottoprogramma o la tipologia progettuale di LIFE+ più adatta, possono consultare questo Documento di orientamento .

Per saperne di più