lunedì 28 novembre 2016

ENERGIA E CLIMA: IL PUNTO SULLA SITUAZIONE


Il quadro per le politiche dell'energia e del clima all'orizzonte 2030. Risultati del Consiglio dei Ministri dell'energia del 28 novembre 2016

(FONTE: Consiglio dei Ministri dell'UE)
Il quadro per le politiche dell'energia e del clima all'orizzonte 2030 è stato presentato dalla Commissione il 22 gennaio 2014. Si tratta di una comunicazione che definisce un quadro per le politiche dell'energia e del clima dell'UE per il periodo dal 2020 al 2030. Il quadro è inteso ad avviare discussioni su come proseguire queste politiche al termine dell'attuale quadro per il 2020.
Il quadro all'orizzonte 2030 si prefigge come obiettivo di aiutare l'UE ad affrontare diverse questioni, ad esempio:
  • il passo successivo da compiere in vista dell'obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell'80-95% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050
  • gli elevati prezzi dell'energia e la vulnerabilità dell'economia dell'UE ai futuri aumenti di prezzo, specialmente per petrolio e gas
  • la dipendenza dell'UE dalle importazioni di energia, spesso da regioni politicamente instabili
  • la necessità di sostituire e aggiornare le infrastrutture energetiche e fornire un quadro normativo stabile per i potenziali investitori
  • la necessità, per l'UE, di concordare un obiettivo di riduzione dei gas a effetto serra per il 2030 nel quadro del suo contributo agli imminenti negoziati per un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici.
 

Nello specifico

Comunicazione della Commissione su un quadro per le politiche dell'energia e del clima dal 2020 al 2030 - COM(2014) 0015

Il quadro all'orizzonte 2030 propone nuovi obiettivi e misure per rendere l'economia e il sistema energetico dell'UE più competitivi, sicuri e sostenibili. Comprende obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e di aumento dell'utilizzo delle energie rinnovabili e propone un nuovo sistema di governance e indicatori di rendimento.
In particolare, propone le seguenti azioni:
  • l'impegno a continuare a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, fissando un obiettivo di riduzione del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990
  • un obiettivo per le energie rinnovabili di almeno il 27% del consumo energetico, lasciando la flessibilità agli Stati membri di definire obiettivi nazionali
  • una maggiore efficienza energetica attraverso possibili modifiche della direttiva sull'efficienza energetica
  • la riforma del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE nell'ottica di includere una riserva stabilizzatrice del mercato
  • indicatori chiave - su prezzi dell'energia, diversificazione dell'approvvigionamento energetico, interconnessioni tra gli Stati membri e sviluppi tecnologici - per misurare i progressi compiuti in vista di un sistema energetico più competitivo, sicuro e sostenibile
  • un nuovo quadro di governance per la rendicontazione da parte degli Stati membri, sulla base di piani nazionali coordinati e valutati a livello dell'UE

Al Consiglio

Il 5 febbraio 2014 il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione non legislativa sul quadro all'orizzonte 2030.
Il quadro all'orizzonte 2030 è stato discusso a livello sia di Consiglio europeo che di Consiglio.
Il 3 e 4 marzo e il 12 e 13 giugno 2014 il Consiglio ha tenuto dibattiti pubblici di orientamento sul quadro all'orizzonte 2030. I risultati di tali dibattiti hanno fornito un prezioso contributo alle discussioni del Consiglio europeo relative al quadro.
Un ulteriore dibattito di orientamento sul quadro si è svolto il 9 dicembre 2014 nel corso di una sessione del Consiglio TTE. Le discussioni si sono incentrate sul nuovo processo di governance. In particolare, i ministri hanno sottolineato l'esigenza di mantenere il processo di governance quanto più flessibile possibile, poiché esso si applicherà su un lungo periodo e non dovrebbe incrementare gli oneri amministrativi a carico degli Stati membri. Oggetto del dibattito sono stati anche i principali indicatori energetici per il monitoraggio delle politiche climatiche ed energetiche. Sono state discusse anche varie altre questioni, fra le quali:
  • cooperazione e coordinamento regionali nei processi di pianificazione
  • importanza della decarbonizzazione
  • rilocalizzazione delle emissioni di CO2
  • prezzi dell'energia accessibili sia per i consumatori che per l'industria
  • completamento delle interconnessioni del gas e dell'energia elettrica e sviluppo di "reti intelligenti"
  • capacità del settore dell'energia e del clima di attrarre investimenti nel quadro del piano di investimenti proposto per l'Europa
La Commissione terrà conto dei contributi dei ministri nell'elaborazione del processo di governance insieme agli Stati membri. Ulteriori discussioni sul tema si svolgeranno nella prima metà del 2015.

Al Consiglio europeo

Nel marzo 2014 il Consiglio europeo ha adottato conclusioni sul quadro all'orizzonte 2030 e nel giugno 2014 ha fatto il punto dei progressi realizzati. Nella riunione di giugno, i leader dell'UE hanno discusso anche la strategia della Commissione in materia di sicurezza energetica, strettamente connessa al quadro all'orizzonte 2030.
In una riunione svoltasi il 23 e 24 ottobre 2014 il Consiglio europeo ha convenuto il quadro per le politiche dell'energia e del clima all'orizzonte 2030 per l'UE. Ha inoltre adottato conclusioni e, in particolare, ha approvato quattro importanti obiettivi:
  • un obiettivo UE vincolante di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990
  • un obiettivo, vincolante a livello dell'UE, di consumo di energie rinnovabili di almeno il 27% nel 2030
  • un obiettivo, indicativo a livello dell'UE, di miglioramento dell'efficienza energetica di almeno il 27% nel 2030
  • sostenere il completamento urgente, non oltre il 2020, del mercato interno dell'energia realizzando l'obiettivo del 10% per le interconnessioni elettriche esistenti, in particolare per gli Stati baltici e la penisola iberica, al fine di arrivare a un obiettivo del 15% entro il 2030
Per quanto riguarda la sicurezza energetica, il Consiglio europeo ha approvato ulteriori azioni volte a ridurre la dipendenza energetica dell'UE e ad aumentare la sicurezza del suo approvvigionamento di energia elettrica e di gas.

Unione dell'energia: energia sicura, sostenibile, competitiva e a prezzi accessibili per l'Europa

L'Unione dell'energia si basa sul quadro per il 2030 e integra numerosi settori d'intervento in un'unica strategia
L'accordo sul quadro all'orizzonte 2030, specificatamente l'obiettivo UE di riduzione delle emissioni interne di gas a effetto serra di almeno il 40%, costituirà la base del contributo dell'UE al nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici. Tale contributo, noto come contributo previsto stabilito a livello nazionale (INDC) è stato approvato formalmente alla sessione del Consiglio "Ambiente" del 6 marzo 2015. L'UE e i suoi Stati membri sono la prima grande economia a comunicare i loro INDC per gli imminenti negoziati.
Il Consiglio europeo continuerà a fornire, secondo necessità, un orientamento strategico al quadro all'orizzonte 2030, in particolare in merito al sistema di scambio di quote di emissione (ETS), alle interconnessioni e all'efficienza energetica. Inoltre, affronterà nuovamente gli obiettivi per il 2030 dopo la 21ª conferenza delle parti, prevista a Parigi all'inizio di dicembre 2015.
La Commissione ha presentato alla fine di febbraio 2015 le sue proposte legislative iniziali per l'attuazione del quadro per le politiche dell'energia e del clima all'orizzonte 2030. Le proposte, illustrate nel pacchetto "Unione dell'energia", intendono fornire un approccio coerente ai cambiamenti climatici, alla sicurezza energetica e alla competitività, nonché contribuire al raggiungimento di alcuni degli obbiettivi concordati nell'ambito del quadro all'orizzonte 2030. Il pacchetto "Unione dell'energia" è in fase di discussione al Consiglio e al Consiglio europeo.