mercoledì 20 dicembre 2017

Accordo provvisorio sulle nuove norme UE in materia di rifiuti


Il Consiglio dei Ministri dell'UE, guidato dalla presidenza Estone,  ha raggiunto un accordo provvisorio con i rappresentanti del Parlamento europeo sulle quattro proposte legislative del pacchetto "rifiuti". Il 20 dicembre gli ambasciatori dell'UE saranno informati sui relativi risultati, ma l'analisi finale e l'approvazione a nome del Consiglio sono previste per il primo trimestre del prossimo anno. Le proposte legislative sui rifiuti concordate fissano obiettivi vincolanti in materia di riduzione dei rifiuti e norme aggiornate per ridurre la produzione di rifiuti, garantire un miglior controllo della gestione dei rifiuti, incoraggiare il riutilizzo dei prodotti e migliorare il riciclaggio in tutti i paesi dell'UE.

Questi nuovi obiettivi e norme promuoveranno un'economia più circolare. Inoltre, stimoleranno la crescita e l'occupazione, tuteleranno l'ambiente, incoraggeranno la sostenibilità e miglioreranno la salute e il benessere delle persone.
Nell'UE quasi un terzo dei rifiuti urbani è collocato in discarica, mentre solo una quantità limitata dei rifiuti totali è riciclata. Con questo accordo gli Stati membri si impegnano a favore di obiettivi UE chiari in materia di riutilizzo, riciclaggio e collocamento in discarica e di norme volte a migliorare la gestione dei diversi flussi di rifiuti, contribuendo così ad accelerare la transizione verso un'economia circolare e a ridurre al minimo il nostro impatto sul pianeta. Desidero rivolgere sinceri ringraziamenti alle precedenti presidenze del Consiglio, al Parlamento e alla Commissione per il loro impegno a favore di questo fascicolo. Spero che gli Stati membri possano ora approvare questo compromesso equilibrato, frutto di approfonditi negoziati.
L'accordo provvisorio giunge al termine di negoziati lunghi e difficili, condotti con il Parlamento dal maggio 2017, e modifica i sei atti legislativi seguenti:
  • direttiva quadro sui rifiuti (considerata l'atto legislativo quadro del pacchetto)
  • direttiva sui rifiuti di imballaggio
  • direttiva sulle discariche
  • direttive sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, sui veicoli fuori uso e sulle pile e gli accumulatori e i rifiuti di pile e accumulatori
Gli elementi chiave del testo concordato comprendono:
  • definizioni più chiare dei concetti fondamentali in materia di rifiuti
  • nuovi obiettivi vincolanti per la riduzione dei rifiuti, da conseguire a livello dell'UE entro il 2025, il 2030 e il 2035. Questi obiettivi riguardano la quota di riciclaggio dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio (con obiettivi specifici per i vari materiali di imballaggio) e anche un obiettivo per i rifiuti urbani collocati in discarica entro il 2035
  • metodi e norme più severi per calcolare i progressi compiuti verso la realizzazione degli obiettivi
  • requisiti più rigorosi per la raccolta differenziata dei rifiuti e attuazione potenziata della gerarchia dei rifiuti attraverso strumenti economici e misure supplementari affinché gli Stati membri prevengano la produzione di rifiuti
  • requisiti minimi applicabili ai regimi di responsabilità estesa del produttore. I produttori che rientrano nei regimi di responsabilità estesa sono responsabili della raccolta di beni usati, della cernita e del trattamento finalizzato al riciclaggio. I produttori saranno tenuti a versare un contributo finanziario a tal fine, calcolato in base ai costi di trattamento

Cronistoria e prossime tappe

Il 3 dicembre 2015 la Commissione europea ha presentato un pacchetto riveduto sull'economia circolare composto da quattro proposte legislative sui rifiuti (pacchetto "rifiuti") e da un piano d'azione sotto forma di comunicazione della Commissione.
Il piano d'azione è stato discusso durante il Consiglio "Competitività" del 29 febbraio 2016 e il Consiglio "Ambiente" del 4 marzo 2016. Tenendo conto delle discussioni sul piano sia economico che ambientale, il Consiglio ha adottato conclusioni al riguardo nella sessione del Consiglio "Ambiente" del 20 giugno 2016.
Il 19 maggio 2017, a seguito di intensi lavori e con il coinvolgimento di tre presidenze del Consiglio (Paesi Bassi, Slovacchia e Malta), gli ambasciatori dell'UE hanno approvato un mandato sul pacchetto "rifiuti" che apriva la strada a negoziati informali con il Parlamento europeo. Il colegislatore aveva già adottato la sua posizione il 14 marzo.
Il primo trilogo si è svolto il 30 maggio e da allora si sono tenuti cinque ulteriori cicli di negoziato.
Il 20 dicembre gli ambasciatori dell'UE saranno informati sui risultati dell'ultimo trilogo. L'analisi finale del testo avrà luogo nel corso della presidenza bulgara entrante al fine di confermare l'accordo.
Dopo l'approvazione formale, il nuovo atto legislativo sarà sottoposto al Parlamento europeo per una votazione in prima lettura e al Consiglio per l'adozione definitiva.