lunedì 10 aprile 2017

La Commissione e le autorità di tutela dei consumatori intervengono contro i siti ingannevoli di prenotazione viaggi


In un'epoca in cui prende sempre più piede l'abitudine di prenotare alberghi e voli online, i consumatori si trovano ad affrontare crescenti difficoltà legate ai servizi di viaggio online che, secondo i centri europei dei consumatori, figurano ormai tra le più frequenti cause di reclamo da parte dei consumatori.

Nell'ottobre 2016 la Commissione europea e le autorità dell'UE preposte alla tutela dei consumatori hanno avviato una verifica coordinata di 352 siti web di confronto prezzi e prenotazione viaggi in tutta l'UE. Ne è emerso che i prezzi di 235 siti, ossia due terzi dei siti controllati, non erano affidabili. Ad esempio, costi supplementari venivano aggiunti in una fase conclusiva della procedura di prenotazione senza informare chiaramente il consumatore oppure i prezzi promozionali non corrispondevano a servizi disponibili.
Le autorità hanno invitato i siti web in questione ad allineare le loro pratiche alla normativa dell'UE in materia di protezione dei consumatori, che impone loro di garantire la piena trasparenza dei prezzi e di presentare chiaramente le offerte in una fase iniziale della procedura di prenotazione.
Principali conclusioni
  • Il prezzo che credete di pagare è quello che pagherete realmente? In un terzo dei casi il prezzo indicato all'inizio non corrisponde a quello finale.
  • Si tratta davvero di un'offerta o è soltanto uno specchietto per le allodole? In un quinto dei casi le offerte promozionali non erano realmente disponibili.
  • Confusione o prezzi poco chiari? In quasi un terzo dei casi il prezzo totale o le sue modalità di calcolo non erano chiari.
  • Ultima stanza dell'albergo a prezzo convenientissimo o semplicemente ultima stanza a prezzo promozionale sul sito web? In un caso su quattro i siti web non precisavano che le dichiarazioni di disponibilità limitata (ad esempio "ultime due", "disponibilità limitata ad oggi") riguardavano unicamente i siti in questione.
Prossime tappe
La rete di cooperazione per la tutela dei consumatori contatterà i 235 siti web che presentano irregolarità e li inviterà a porvi rimedio. In caso di mancato rispetto delle norme, le autorità nazionali potranno avviare procedimenti amministrativi o giudiziari, direttamente o attraverso i tribunali nazionali in funzione del diritto nazionale applicabile.
Contesto
Un'indagine a tappeto su scala europea dei siti web ("sweep") consiste in una serie di controlli effettuati contemporaneamente in diversi paesi dalle autorità preposte alla tutela dei consumatori. Tali controlli permettono di verificare se la normativa europea in materia di protezione dei consumatori sia rispettata. Se i controlli evidenziano una violazione di tale normativa, le autorità competenti contattano le società interessate e le invitano a prendere misure correttive. Finora, sono state realizzate indagini a tappeto riguardanti: le compagnie aeree (2007), i contenuti mobili (2008), i prodotti elettronici (2009), i biglietti online (2010), il credito al consumo (2011), i contenuti digitali (2012), i servizi di viaggio (2013), le garanzie sui prodotti elettronici (2014) e la direttiva sui diritti dei consumatori (2015).
Ogni anno la Commissione coordina il controllo dei siti web per un particolare settore, con l'aiuto della rete di cooperazione per la tutela dei consumatori, che riunisce le autorità preposte alla tutela dei consumatori di 28 paesi (26 Stati membri dell'UE, Norvegia e Islanda). Spetta a tali autorità far rispettare l'applicazione nell'Unione europea della normativa UE in materia di protezione dei consumatori. 
Risultati del controllo dei siti web di confronto e prenotazione viaggi effettuato nel 2016 
Le autorità della rete di cooperazione per la tutela dei consumatori di 28 paesi (26 Stati membri dell'UE, Norvegia e Islanda) hanno controllato complessivamente 352 siti web che confrontano offerte e prezzi, soprattutto nel settore dei viaggi.
Il 23,6% di essi confrontava i prezzi delle stanze, il 21,3% i prezzi dei biglietti (di aerei, navi, treni, autobus) e il 5,1% i prezzi di noleggio auto;
il 44,6% offriva un confronto combinato di prodotti e servizi (biglietti, alloggio, trasporto, pacchetti vacanze, ecc.).
Il controllo ha rivelato una serie di irregolarità negli strumenti di confronto online. Le principali di esse riguardavano il prezzo e le sue modalità di calcolo e di presentazione:
  • nel 32,1% dei casi, il prezzo indicato sulla pagina del confronto non corrispondeva a quello riportato alla fine sulla pagina della prenotazione;
  • sul 30,1% dei siti non erano chiari il prezzo totale (tasse comprese) o le modalità di calcolo;
  • il 20,7% dei siti presentava prezzi speciali che però non apparivano più come tali sulla pagina di prenotazione effettiva;
  • il 25,9% dei siti dava l'impressione che certe offerte avessero disponibilità limitata (ad esempio "ultime due", "disponibilità limitata ad oggi"), senza però specificare che la disponibilità limitata riguardava unicamente il sito in questione.
Le altre irregolarità constatate dalle autorità della rete di cooperazione per la tutela dei consumatori riguardavano:
  • l'identità del fornitore dello strumento di confronto: il 22,7% forniva solamente informazioni limitate (ad esempio, nome e indirizzo), mentre il 4% non forniva alcuna informazione;
  • il processo di valutazione da parte degli utenti: il 21,3% dei siti presentava le valutazioni dei consumatori in modo poco chiaro e trasparente (e/o conteneva elementi che potevano metterne in dubbio la veridicità);
  • gli elementi oggetto del confronto: il 10,5% dei siti non forniva informazioni rilevanti essenziali ai fini del confronto.
La questione che presentava meno problemi era la presentazione di pubblicità e marketing: solo il 2,8% dei siti conteneva questo tipo di irregolarità.
Numero di siti web controllati nel corso dell'indagine a tappeto e segnalati per ulteriori verifiche

Grafico 1
 Numero di siti web controllati per tipo di strumento di confronto
Grafico 2
 Numero di siti web controllati per tipo di servizio/prodotto confrontato

Grafico 3
 
Per maggiori informazioni

La Commissione europea premia i 28 vincitori del 10°concorso "Juvenes Translatores"



La Commissione Europea ha premiato i 28 giovani vincitori del concorso annuale di traduzione della Commissione europea "Juvenes Translatores". Si tratta di 28 studenti delle scuole secondarie superiori, uno per ciascuno Stato membro, che hanno avuto la meglio in un concorso che ha visto la partecipazione di oltre 3240 giovani provenienti da 728 scuole di tutto il continente. 

Ognuno di loro ha tradotto un testo di una pagina sui temi delle lingue e della traduzione. I partecipanti potevano scegliere una tra le 552 combinazioni possibili tra due delle 24 lingue ufficiali dell'UE. Quest’anno gli studenti hanno utilizzato 152 combinazioni linguistiche, traducendo anche dal greco in lettone e dal bulgaro in portoghese. Tutti i vincitori hanno scelto di tradurre verso la lingua in cui si sentono più forti o la madrelingua, come fanno i traduttori ufficiali delle istituzioni dell'UE. Le traduzioni sono state valutate dai traduttori interni della Commissione.
Juvenes Translatores è un concorso che premia i migliori giovani traduttori dell’UE e che la direzione generale della traduzione della Commissione europea organizza ogni anno, dal 2007, per promuovere l’apprendimento delle lingue nelle scuole e per consentire ai giovani di farsi un’idea di come funziona il mestiere del traduttore. La cerimonia di premiazione è disponibile in streaming e i nomi dei vincitori sono disponibili qui.

venerdì 7 aprile 2017

Quattro progetti italiani tra i vincitori del Premio dell’Unione europea per il Patrimonio Culturale / Europa Nostra Awards 2017

La Commissione europea e Europa Nostra hanno reso pubblici oggi i vincitori dell’edizione 2017 del Premio dell’Unione europea per i Beni Culturali / Europa Nostra Awards, la massima onorificenza in Europa nel settore dei beni culturali. I 29 vincitori provenienti da 18 paesi sono stati individuati per i risultati di rilievo che hanno conseguito in materia di conservazione, di ricerca, di servizio attivo, e nei campi della didattica, della formazione e della sensibilizzazione pubblica.Tra i vincitori di quest'anno ci sono quattro eccellenti risultati Italiani:
nella categoria di conservazione, la Piramide Bianca di Roma; nella categoria di ricerca, 'Carnival King of Europe', San Michele all'Adige, e 'Museo Piranesi', Milano; e nella categoria di educazione, formazione e sensibilizzazione, ilCartastorie: gli archivi si raccontano, Napoli. Giurie di esperti indipendenti hanno esaminato un totale di 202 domande, presentate da organizzazioni e da individui provenienti da 39 paesi in Europa, e hanno scelto i vincitori.
I cittadini di tutto il mondo possono adesso votare online per il Premio pubblico esprimendo il sostegno per un progetto vincitore del proprio o di un altro paese europeo. I votanti hanno la possibilità di vincere un viaggio per due persone in Finlandia e di essere ospiti speciali alla cerimonia di premiazione che si terrà nella storica città di Turku il 15 maggio. Durante la cerimonia, saranno annunciati sia i sette vincitori del Gran Premio, ognuno dei quali riceverà € 10.000, che il vincitore del Premio pubblico, selezionato tra i progetti vincitori di quest’anno.
Mi congratulo vivamente con i vincitori di quest’anno e voglio rendere omaggio a tutti coloro che hanno reso possibile questi risultati eccezionali, grazie al loro talento formidabile, al loro impegno appassionato e a una grande generosità. Ora essi fanno parte delle circa 450 realizzazioni d’eccellenza selezionate da Europa Nostra e dalla Commissione europea negli ultimi 15 anni. Tutti insieme, i nostri vincitori dimostrano che il patrimonio è uno strumento fondamentale per lo sviluppo economico sostenibile, per la coesione sociale e per un’Europa inclusiva. I leader europei dovrebbero cogliere l’opportunità storica dell’Anno europeo dei Beni Culturali nel 2018 per riconoscere i molteplici vantaggi del patrimonio e il suo valore fondamentale nell’unire paesi, comunità e  culture in Europa e oltre”, ha dichiarato Plácido Domingo, il cantante lirico di fama mondiale, Presidente di Europa Nostra. 
I vincitori del Premio dell’Unione Europea per i Beni Culturali / Europa Nostra Awards 2017 saranno festeggiati nel corso di un evento di alto profilo co-organizzato dal Commissario UE Navracsics e dal Maestro Plácido Domingo, che avrà inizio nel tardo pomeriggio del 15 maggio nella chiesa di San Michele a Turku. La Cerimonia di Premiazione del Patrimonio Europeo raccoglierà circa 1.200 persone, tra cui professionisti del patrimonio, volontari e sostenitori provenienti da tutta Europa, nonché rappresentanti di alto livello delle istituzioni dell’UE, del paese ospitante e degli altri Stati membri. I vincitori  inoltre  presentaranno i loro risultati  esemplari nel campo del patrimonio  il 14 maggio alla “Excellence Fair”, presso la Sala Sigyn del Conservatorio di Musica di Turku, e parteciparanno ai vari eventi del Congresso Europeo del Patrimonio a Turku (11-15 maggio). Organizzato da Europa Nostra, il Congresso fornirà una piattaforma stimolante per rinforzare il networking culturale e  discutere degli ultimi sviluppi delle politiche europee relative al patrimonio, con particolare attenzione all'Anno europeo dei beni culturali 2018.
Le domande per l’edizione 2018 del Premio possono essere presentate dal 15 maggio al 1 ottobre 2017, attraverso il sito web appositamente dedicatovi.

giovedì 6 aprile 2017

Fine del roaming: rimosso l’ultimo ostacolo


Con la votazione di oggi il Parlamento Europeo ha rimosso l’ultimo ostacolo sulla via della totale abolizione dei costi del “roaming” per la telefonia mobile.
L’abolizione del sovrapprezzo per le comunicazioni in roaming, programmata per il 15 giugno 2017, consentirà ai consumatori di telefonare, inviare messaggi e utilizzare dati della rete mobile mentre si trovano in altri Stati dell’UE senza pagare tariffe aggiuntive. “Questa è una grande vittoria per i consumatori europei”, ha dichiarato la relatrice Miapetra Kumpula-Natri (S&D, FI). “Possiamo celebrare il fatto che dal 15 giugno non ci saranno più tasse sul roaming. Gli utenti europei in viaggio potranno controllare le proprie e-mail, usare le mappe, caricare foto sui social media, telefonare e scrivere messaggi a casa senza costi aggiuntivi”.
Il Parlamento ha rimosso l’ultimo ostacolo stabilendo limiti ai prezzi all’ingrosso dell’uso della telefonia mobile, approvando un accordo informale con il Consiglio con 549 voti favorevoli 27 voti contrari e 50 astensioni.

Contesto

Nell’’accordo informale tra il Parlamento e il Consiglio sui tetti ai prezzi all’ingrosso si stabiliscono i limiti sui costi che gli operatori telefonici potranno addebitarsi reciprocamente per l’utilizzo delle loro reti al fine di effettuare chiamate transfrontaliere in “roaming”. Tali prezzi all’ingrosso del roaming influenzeranno indirettamente i costi finali dei consumatori.
I limiti per il trasferimento dati consentiranno ai consumatori europei di accedere a un maggiore numero di dati, tipo i contenuti audiovisivi, mentre viaggiano da un Paese all’altro. Ciò potrà inoltre aprire i mercati ai piccoli operatori e agli operatori di telecomunicazioni virtuali.

mercoledì 5 aprile 2017

FINANZIAMENTI EUROPEI? COME FUNZIONANO E QUALCHE CONSIGLIO


Sono tanti gli ambiti in cui l'UE fornisce finanziamenti ad una vasta gamma di idee, progetti e programmi:

  • sviluppo urbano e regionale
  • piccole e medie imprese, occupazione e inclusione sociale
  • agricoltura e sviluppo rurale
  • politiche marittime e della pesca
  • ricerca e innovazione
  • cooperazione allo sviluppo e aiuti umanitari
  • cultura
  • ambiente
  • cittadinanza attiva, gemellaggi tra comuni 
  • gioventù e scambi
  • sport
  • .........

Quali sono i finanziamenti e come vengono gestiti i fondi?

I fondi sono gestiti seguendo norme rigorose per assicurare un efficace controllo e una spesa trasparente e responsabile. Non bisogna peraltro dimenticare che i fondi europei servono, innanzitutto, per raggiungere gli obiettivi dell'UE, così come questi vengono articolati nelle diverse politiche, espressione delle "competenze che le sono attribuite dagli Stati membri nei trattati per realizzare gli obiettivi da questi stabiliti". 
In altri termini: un progetto per essere finanziato nel quadro di un Programma europeo(ad esempio "Life", che attua una specifica Politica europea: quella Ambientale) non può, ovviamente, discostarsi dalla normativa, dai principi e dagli obiettivi dell'UE.Oltre a ciò, nel momento in cui intendiamo candidare la nostra idea per ottenere un finanziamento europeo, dobbiamo aver ben presente il fatto che questa deve avere necessariamente un "valore aggiunto" europeo.Deve, cioè, essere utile a tutti e non solo a noi. Anche per questo motivo ci verrà senz'altro chiesto di indicare i modi attraverso i quali intendiamo diffondere la nostra idea e, soprattutto, i suoi risultati. Inoltre, altro aspetto importante che contribuisce al “valore aggiunto europeo” del nostro progetto, è costituito dal fatto che - tranne poche eccezioni e ad esclusione della gran parte dei finanziamenti gestiti a livello nazionale o regionale - occorrerà presentarlo insieme ad altri soggetti appartenenti a paesi membri diversi dal nostro.
Per quanto concerne la responsabilità politica circa il corretto utilizzo dei finanziamenti dell'UE, in ultima istanza questa ricade sulla Commissione Europea. Tuttavia, come vedremo, considerato che i finanziamenti più importanti vengono gestiti nei paesi membri, spetta ai governi nazionali e regionali effettuare i controlli ed il monitoraggio della spesa e dello stato di attuazione.

Scendendo nel dettaglio del sistema finanziario, semplificando possiamo distinguere tra:
1) Finanziamenti europei gestiti tramite le regioni o i governi degli stati membri
2) Finanziamenti europei gestiti direttamente dall'UE (normalmente dalla Commissione europea).


1) Finanziamenti europei gestiti tramite le regioni o i governi degli stati membri: sono i piú importanti dal punto di vista dell'impegno finanziario e programmatico. Si tratta di oltre il 76% del bilancio dell'UE, gestito in collaborazione con le amministrazioni nazionali e regionali e attraverso un sistema di "gestione concorrente". Il sistema si concentra essenzialmente in cinque grandi fondi detti: FONDI STRUTTURALI E D'INVESTIMENTO che, complessivamente, contribuiscono ad attuare, oltre alla Politica Regionale e quella di Sviluppo rurale, la STRATEGIA EUROPA 2020:
Tali fondi vengono erogati attraverso programmi gestiti dalle regioni o dai ministeri competenti (POR- Programmi operativi regionali; PON- Programmi operativi nazionali; PSR- Programmi di sviluppo rurale). Dunque, per conoscere la programmazione, le opportunità di finanziamento, i bandi di gara, etcc..occorre fare riferimento alle informazioni fornite dai competenti servizi regionali o nazionali.

2) Finanziamenti europei gestiti direttamente dall'UE (normalmente la Commissione europea): contribuiscono all'attuazione delle altre politiche europee, diverse da quella Regionale e di Sviluppo rurale. I finanziamenti sono erogati sotto forma di:
  • sovvenzioni destinate a progetti specifici collegati alle politiche dell'UE, di solito a seguito di un "invito a presentare proposte" (vedi esempio) pubblicato anche nella Gazzetta Ufficiale serie C dell'UE. Una parte dei finanziamenti proviene dall'UE, un'altra da fonti diverse, nel senso che, a parte qualche rara eccezione, tutti i progetti devono essere co-finanziati anche dai promotori.
  • appalti banditi dalle istituzioni europee per acquistare servizi, beni o opere necessari per le loro attività (per es. studi, corsi di formazione, organizzazione di conferenze o attrezzature informatiche, forniture di carta, etc...). Gli appalti sono aggiudicati mediante bandi di gara. Le informazioni aggiornate al riguardo si trovano soprattutto attraverso la banca dati TED che, peraltro, informa sugli appali pubblici di beni e servizi banditi in tutti i paesi dell'UE (pubblica in media circa 460 000 bandi di gara all'anno, per un valore di circa 420 miliardi di euro!).
     

Come presentare la domanda di finanziamento. Qualche consiglio utile.

Nel caso dei Finanziamenti europei gestiti tramite le regioni o i governi degli stati membri, come già evidenziato, occorre far riferimento ai programmi ed ai bandi di gara nazionali o regionali.

Per quanto concerne i Finanziamenti europei gestiti direttamente dall'UE:oltre a tener d'occhio la Serie C della Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (GUUE) - o le vostre fonti di informazione specializzata, come il Blog EuYouo i siti di alcuni ministeri competenti (esempio qui) -, dovreste, in estrema sintesi:

1)leggere molto attentamente una serie di documenti forniti con l'invito a presentare proposte(un esempio qui) il Vademecum, le Linee Guidaed i formulari. Tali documenti, che non sempre sono in italiano (esempio qui), sono necessari per la presentazione del progetto che, ormai, avviene online dopo essersi opportunamente registrati. Una lettura attenta dei documenti serve: 1) per capire se la vostra idea contribuisce effettivamente all'attuazione della Politica europea(dunque occorre analizzarne almeno gli aspetti principali) a cui il Programma ( e l'invito a cui intendete rispondere) si riferisce e: 2) se la vostra "creatura" è in grado di avere un "valore aggiunto" europeo(altrimenti chiedetevi: perchè l'UE dovrebbe finanziare il mioprogetto?).

2) fare una verifica circa i progetti già finanziati nel quadro del programma di vostro interesse(sulle pagine web della Commissione europea relative ai vari programmi si trova tutto ed esistono anche siti dedicati, ma ecco un esempio). Ciò vi è utile: 1) per capire se la vostra idea è effetivamente "innovativa" oppure è già superata e, quindi, meglio lasciar perdere; 2) per avere spunti o idee da "emulare", ovviamente adeguandole alla vostra idea o alla vostra realtà; 3) per crearvi una mailing listdi potenziali partner per il vostro attuale progetto e per quelli che verranno.

3)verificare se potete contare: 1) sui soggetti adeguati a comporre un valido partenariato per la realizzazione del progetto(è necessario documentare esperienza e curriculum e, in genere, meno si è e meglio è!) e: 2)- aspetto da non sottovalutare - sui partner di altri paesi dell'UE che (salvo rare eccezioni) dovete necessariamente coinvolgere al fine di ottenerne il contributo. Se non avete già una vostra "rete", per individuare i partner stranieri esistono vari strumenti e vi può comunque essere d'aiuto quanto evidenziato al n. 2). Inoltre, è bene dotarsi di una sintesi del vostro progetto almeno in inglese(che in ogni caso dovrete produrre nei formulari), necessaria per far capire in modo convincente, chiaro e preciso di cosa si tratta, non solo in fase di ricerca di partner ma anche nel caso in cui il vostro progetto venga valutato da esperti che non conoscono bene l'italiano. Per questo mi sento di suggerire, se siete in grado di farlo, di scrivere direttamente l'intero progetto in inglese! 

Molto utile e interessante è partecipare alle iniziative organizzate regolarmente dalla Commissione UE per presentare o illustrare una determinata politica, un programma o un invito a presentare proposte. Ecco un esempio di incontro europeo che si terrà nell'ottobre del 2017(io ho partecipato all'edizione del 2016)organizzato anche per favorire i contatti tra i rappresentanti delle città, delle regioni d'Europa e tra coloro che intendono coinvolgerle nei loro progetti. Altra interessante iniziativa - per chi si occupa di Ambiente - è la Green Week (Settimana Verde), organizzata ogni anno dalla Commissione europea (ecco il Programma dell'edizione 2017 che si terrà a Bruxelles e in altre capitali europee dal 29 maggio al 2 giugno).

4) verificare le vostrefonti di co-finanziamento(eventualmente coinvolgendo nel vostro progetto un partner co-finanziatore). Fate molta attenzione al Bilanciodel vostro progetto che dovrà essere chiaro, credibile, equilibrato e sostenibile. Troppo spesso capita che il progetto, pur essendo stato approvato, risulta poi ingestibile o insostenibile perchè non si erano fatti bene i conti! In quel malaugurato caso occorre fare attenzione perchè, in caso di fallimento del progetto verrete invitati a restituire il finanziamento.

5)Fare un pò di “lobby”, che non significa andare in giro a distribuire “mazzette”. Soprattutto prima di presentare il progetto e dopo essersi adeguatamente preparati, puó essere utile prendere un appuntamento con i servizi competenti della Commissione europea per verificare e far conoscere la vostra meravigliosa idea. Spesso è la stessa Commissione che organizza occasioni di incontro nel corso di iniziative di presentazione di specifici programmi o inviti a presentare proposte (ecco un esempio).

 

Valutazione del vostro progetto

Una volta presentato nelle modalità e entro le scadenze indicate nell'Invito o nel Bando, il vostro progetto verrà, nella maggior parte dei casi,valutato da un Comitato di esperti anonimi e indipendenti nominati dalla Commissione europea tramite apposite selezioni. I progetti vengono valutati in base a criteri pre-stabilitie specificati nella documentazione relativa all'Invito (esempio qui). Terminata la fase di valutazione viene compilata una graduatoriadei progetti ammissibili e, infine, sarà la Commissione europea ad avere l'ultima parola sui progetti da finanziare. La decisione verrà comunicata ai proponentisia nel caso di approvazione del progetto che in caso di rigetto.

 

Chi può beneficiare di un finanziamento europeo?

Non esiste uno "status" specifico per accedere ai finanziamenti europei. Si può trattare, ad esempio, di:

- Enti locali, consorzi e associazioni di comuni e di cittadini, organismi "di sviluppo", etc.. (adesempio)

- Piccole imprese(ad esempio)

- Organizzazioni non governative e della società civileche possono ottenere finanziamenti a condizione che operino senza fini di lucro (esempio):

- Giovani. Possono, ovviamente, partecipare a tutti i programmi ma esistono due tipi di finanziamenti che li concernono direttamente:

  • Istruzione e formazione - opportunità di studio con il programma Erasmus+, assistenza per gli allievi dell'ultimo anno delle superiori e formazione professionale in un altro paese;

  • Gioventù - cofinanziamento di progetti per incoraggiare la partecipazione dei cittadini, il volontariato e un clima più multiculturale.

- Ricercatori, Università e Istituti di Ricerca. Fra il 2014 e il 2020 l'UE fornirà finanziamenti per quasi 80 miliardi di euro a favore della ricerca, principalmente attraverso il programma Orizzonte 2020. Generalmente i fondi sono erogati sotto forma di sovvenzioni per cofinanziare molti tipi diversi di progetti di ricerca.Ecco il quadro dei Finanziamenti dell'UE.

- Agricoltori e imprese rurali. Il sostegno dell'UE transita principalmente attraverso le regioni o i ministeri degli stati membri. Quasi tutti gli agricoltori dell’UE hanno diritto a pagamenti diretti di sostegno al reddito. Circa un terzo di questi finanziamenti sono erogati in cambio di pratiche agricole ecologiche (conservazione dei prati permanenti, diversificazione delle colture, ecc.). Gli agricoltori ricevono inoltre denaro in base alla superficie di terreno detenuto, anche in questo caso in contropartita per l’impiego di metodi agricoli rispettosi dell’ambiente che preservano la biodiversità, la qualità dell’acqua e del suolo e limitano le emissioni. Il sostegno finanziario dell’UE aiuta altresì a formare gli agricoltori in nuove tecniche e ad ammodernare o riorganizzare le loro aziende e, più in generale, è utilizzato per migliorare il tenore di vita nelle aree rurali creando posti di lavoro e fornendo servizi di base. Inoltre, nell'ambito dello sviluppo rurale i giovani agricoltori possono beneficiare di sostegno specifico per avviare un'impresa e di un sostegno più elevato per gli investimenti effettuati nelle loro imprese. Ecco l'elenco dei Programmi di sviluppo rurale in Italia.




martedì 4 aprile 2017

Le aree di interesse ecologico nei terreni agricoli dell'UE possono migliorare la biodiversità

 
Secondo una relazione della Commissione europea sui primi due anni dall'introduzione delle aree di interesse ecologico (in inglese ecological focus areas = EFA) nel quadro dell'ultima riforma della politica agricola comune (PAC), i terreni agricoli adibiti ad aree di interesse ecologico contribuiscono al miglioramento della biodiversità e sostengono i servizi ecosistemici. 
Le EFA, inserite nel 2013 nelle norme che disciplinano i pagamenti diretti agli agricoltori, possono contribuire a gestire l'impatto ambientale di alcune pratiche agricole con potenziali effetti positivi sulla biodiversità, il suolo, l'acqua e il clima. In base alle norme sulle EFA, gli agricoltori con superfici coltivabili superiori a 15 ettari devono garantire che almeno il 5% di esse sia un'area di interesse ecologico. Nel 2015 il 10% dei terreni soggetti a questo obbligo è stato dichiarato area di interesse ecologico e i dati relativi al 2016 sono molto simili.
Aree di interesse ecologico: aspetti applicativi e casi pratici

Classifica U-Multirank 2017: risultati delle università UE su mobilità e internazionalizzazione

 foto  libri

Pubblicata la quarta edizione della classifica universitaria U-Multirank, che riunisce circa 1 500 università di 99 paesi. Finanziata dal programma Erasmus+ dell'UE e istituita dalla Commissione europea, U-Multirank è la prima classifica mondiale che consente agli utenti di raffrontare facilmente la performance delle università in modo multidimensionale e di creare una classifica personalizzata selezionando gli indicatori in base alle proprie esigenze. 
Le università possono essere classificate in base ai risultati ottenuti in diversi ambiti: ricerca, insegnamento e apprendimento, trasferimento di conoscenze, orientamento internazionale e impegno a livello regionale; gli stessi che la Commissione europea cercherà di rafforzare, nel quadro del progetto di modernizzazione dell'istruzione superiore, che sarà presentato nei prossimi mesi,
Secondo l'edizione 2017 di U-Multirank, la più completa realizzata finora, oltre la metà delle università dell'UE si classifica ai primi posti in termini di mobilità degli studenti, la metà attira anche personale accademico internazionale e circa il 70% si distingue per aver partecipato a pubblicazioni internazionali. 
Ulteriori informazioni sono disponibili qui.

L'Italia e i migranti:le politiche europee e le proposte delle realtà locali

Le esperienze e le buone pratiche di accoglienza e di integrazione della Sicilia a confronto
Il 7 aprile a Palermo
Luogo: Università degli Studi di Palermo, Aula Magna "Vincenzo  Li Donni" del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche
Viale delle Scienze, ED. 13, Palermo
L’incontro ha un triplice obiettivo: illustrare le attività dell’Unione europea e delle istituzioni nazionali, regionali e locali in tema di migrazione, condividere le buone pratiche di accoglienza e integrazione dei migranti in Sicilia e raccogliere le testimonianze degli operatori coinvolti nell'accoglienza e nell'integrazione dei migranti per poi trasmetterle al Primo Vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans
Per partecipare alla sessione plenaria e ai gruppi di lavoro è obbligatorio iscriversi qui: Modulo di registrazione

Convegno: PMI want EU - Opportunità per le imprese e i territori

Il  13 aprile si svolgerà a Milano il convegno sulle opportunità offerte dal  Piano di Investimenti per l'Europa alle imprese e ai territori.  
Il Fondo europeo per gli investimenti strategici è la novità più importante del Piano di investimenti per l'Europa della Commissione europea.
Il Fondo offre garanzie a sostegno di progetti finanziati dalla Banca Europea per gli Investimenti ed è rivolto a progetti di infrastrutture e alle PMI che necessitano di credito per progetti innovativi nel settore energetico, delle infrastrutture di trasporto e di attrezzature e tecnologie innovative per i trasporti, delle TIC,  dell'ambiente, dell'efficienza delle risorse e delle risorse naturali, dello sviluppo urbano e rurale, del turismo e in ambito sociale.
L'evento è organizzato da Europe Direct Lombardia in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Regione Lombardia, la rete Enterprise Europe Network - consorzio Simpler e Finlombarda.
Sarà possibile partecipare all'evento in videoconferenza anche dagli Uffici Territoriali Regionali di Regione Lombardia di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Pavia, Sondrio, Varese e da spazioRegione Legnano.

Per partecipare è necessaria la registrazione.

lunedì 3 aprile 2017

Politica di coesione europea: un efficace incentivo per gli investimenti in Europa

La politica  di Coesione è una delle politiche dell’Unione europea insieme a: agricoltura, pesca, ambiente, salute, diritti dei consumatori, trasporto, turismo, energia, industria, ricerca, occupazione, asilo e immigrazione, fiscalità, giustizia, cultura e istruzione e sport). Il suo obiettivo è quello di eliminare le disparità esistenti in Europa tra regioni e aree più sviluppate e meno sviluppate, rafforzando la coesione economica, sociale e territoriale, concorrendo in tal modo ad attuare la Strategia 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva in tutta l'Unione europea. La politica di coesione, per il periodo 2014-2020, assorbe circa un terzo del bilancio complessivo dell’Unione europea,  con un investimento di 351,8 miliardi di €,  oltre ai contributi nazionali e gli altri investimenti privati, quantificabili in circa 450 miliardi di €.
Uno degli elementi fondamentali della riforma della politica di coesione 2014-2020 è stata l'introduzione di precondizioni affinché gli Stati membri possano ricevere il sostegno finanziario dei fondi strutturali e di investimento europei.  Da una prima valutazione  risulta che quest'ulteriore fase è molto utile e che le precondizioni si sono dimostrate un potente incentivo per gli Stati membri e le regioni a intraprendere riforme che sarebbero state altrimenti ritardate o  trascurate.
Le precondizioni (o condizionalità ex ante) volte a rafforzare gli investimenti interessano svariati settori, tra cui l'efficienza energetica, l'innovazione, i programmi in ambito digitale, le riforme dell'istruzione e sono state integrate nella nuova politica di coesione per garantire una gestione sana ed efficace della spesa.
Le precondizioni aiuterebbero gli investimenti a superare le "strozzature", ovvero quelle barriere settoriali, orizzontali e verticali, che ostacolano gli investimenti nell'UE. Gli sforzi profusi per superarle hanno contribuito per esempio a rafforzare l'assetto istituzionale dei paesi membri ed a introdurre procedure trasparenti nel settore degli appalti pubblici, o imposto agli Stati membri di migliorare e semplificare il contesto normativo e politico relativo alle piccole imprese. Sono state per esempio messe in atto misure per ridurre i tempi e i costi necessari alla creazione di un'impresa. A Malta, in Portogallo e in Slovenia sono stati introdotti dei "test PMI" per sorvegliare l'impatto della legislazione nazionale sulle PMI. Nel settore digitale, tali precondizioni hanno obbligato gli Stati membri a creare un elenco di progetti prioritari in linea con gli obiettivi di diffusione della banda larga del mercato unico digitale. In Italia la precondizione " Infrastruttura di reti di nuova generazione (NGN)" ha determinato l'adozione di un’ambiziosa strategia nazionale in materia di banda larga, che ha notevolmente migliorato il coordinamento di tutti gli investimenti nel settore. Inoltre, la precondizione "crescita digitale/sviluppo delle TIC" ha impresso un nuovo slancio per affrontare i persistenti problemi di interoperabilità dei servizi elettronici in tutta le regioni italiane.  Sempre in Italia, la strategia nazionale per l’Agenda digitale ha creato il primo catalogo nazionale dei servizi elettronici, assicurando l'elaborazione dei relativi orientamenti e la fornitura di assistenza tecnica alle regioni.
Le precondizioni hanno portato a modifiche legislative necessarie in molti settori strategici: istruzione, mercato del lavoro, sanità o inclusione sociale, per citarne solo alcuni.
In Croazia, Bulgaria e Romania la mappatura delle infrastrutture sanitarie imposta dalla precondizione "salute" ha attuato varie RSP riguardanti l'efficacia della spesa, l'accessibilità e l'efficienza globale del settore sanitario. Nella Repubblica ceca, in Italia, Polonia, Portogallo, Slovenia e Spagna l'obbligo di soddisfare la precondizione "efficienza energetica" ha fortemente contribuito al rapido recepimento delle direttive sull'efficienza energetica e sull'edilizia. In alcuni paesi, come l'Ungheria, la precondizione "acque" ha stimolato le autorità ad applicare la tariffazione dell'acqua in ambito agricolo, incentivando gli agricoltori a sfruttare più efficientemente le risorse idriche. Molte precondizioni imponevano di inserire il sostegno proveniente dai fondi europei in quadri di investimento strategico. Tali quadri, concepiti per rispondere a determinati criteri di qualità, basati sull'analisi delle esigenze e dotati di misure finalizzate ad attrarre gli investimenti privati, integrano i finanziamenti regionali, nazionali ed europei e hanno portato a una gestione della spesa pubblica complessivamente più coordinata e razionale. In Portogallo, la precondizione "ricerca e innovazione" (R&I) richiedeva l'adozione di strategie di specializzazione intelligente a livello regionale e nazionale. Ciò ha contribuito a concentrare i finanziamenti pubblici destinati all'R&I su un numero limitato di settori chiave competitivi e a individuare opportunità di partenariati tra il mondo accademico e le imprese innovative. Un'amministrazione pubblica efficiente è fondamentale per il successo degli investimenti pubblici e dell'UE. Quando alcune precondizioni richiedevano specificamente il rafforzamento e la riforma delle amministrazioni, è stato proprio lo sforzo profuso a tal fine che ha portato al miglioramento del coordinamento e della comunicazione tra ministeri, agenzie, amministrazioni regionali e locali e altre parti interessate. Nella regione francese dell'Auvergne, nel contesto della precondizione "R&I" le autorità locali, la società civile e le imprese locali si sono unite per la prima volta per elaborare una strategia di innovazione regionale.
Prossime fasi
La relazione indica che vi sono margini di miglioramento: le precondizioni possono essere adattate maggiormente alle esigenze degli Stati membri e delle regioni? Come garantire che siano soddisfatte durante tutto il periodo finanziario? Sono queste le principali domande che animeranno il dibattito sulla politica di coesione post-2020.
Contesto
L'introduzione di precondizioni volte a favorire gli investimenti è stata una delle principali novità della riforma della politica di coesione (cfr. MEMO/13/1011).
Ad oggi, gli Stati membri soddisfano l'86% di tali precondizioni e hanno tempo fino all'estate del 2017 per riferire in merito a quelle ancora in sospeso.
Per ulteriori informazioni

A New York il Forum "Energia sostenibile per tutti"

Oggi, 3 aprile, e domani si tiene a New York il Forum organizzato dall'iniziativa "SE4All" (Energia sostenibile per tutti), avviata dall'ex Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon per sensibilizzare sull'importanza dell'energia per il futuro del Pianeta. Uno degli obiettivi del forum è quello di avviare una discussione su come i responsabili politici possano trasformare i sistemi energetici e dei trasporti, creando nel contempo posti di lavoro e crescita economica.

All'iniziativa parteciperà anche il Vicepresidente della Commissione europea Maros Šefčovič, responsabile per l’Unione dell’energia. Maros Sefčovič sottolineeràl'impegno dell'UE nella transizione verso l'energia pulita (cfr. il pacchetto "Energia pulita per tutti gli europei" IP/16/4009) e ribadirà la disponibilità dell'UE a condividere la sua esperienza, le sue conoscenze e le sue migliori pratiche su come liberare il potenziale del mercato e anche su un modello di governance con la partecipazione del settore privato e dei consumatori.

Protezione degli oceani e la "Monaco Blue Initiative"

Oggi i Ministri dell’UE hanno accolto con favore una Comunicazione della Commissione europea sulla governance internazionale degli oceani, definendola "un contributo pertinente e tempestivo per migliorare [...] il coordinamento e la cooperazione al fine di garantire la sicurezza, la conservazione, l'utilizzo e la gestione sostenibili degli oceani."
I Ministri hanno sottolineato l’urgente necessità per l'UE e i suoi Stati membri di intensificare gli sforzi per proteggere i mari e gli oceani. La notizia giunge in occasione dell'ottava edizione della Monaco Blue Initiative sulla gestione e la conservazione degli oceani. L’evento, che quest’anno verterà sulle aree marine protette, è coorganizzato dall’istituto oceanografico di Monaco, dalla Fondazione Alberto I, dal Principe di Monaco e dalla Fondazione Principe Alberto II di Monaco.