venerdì 10 giugno 2011

FONDI UE A RISCHIO, SCATTA IL SOLITO ALLARME IN SARDEGNA

Ormai ci sono abituato e odio profondamente i "velavevodetto". Ogni 4-5 anni scatta il solito allarme sul mancato utilizzo in Sardegna dei fondi dell'UE. Questa volta non si tratta del pistolotto che giunge dal bonario articolo apparso sull'Unione dove si "tirano le orecchie" agli assessori di turno, bensì di un post apparso nel blog di un giornalista indipendente, Vito Biolchini. Questa è una novità importante, se non altro perchè buona parte della nostra classe politica eviterà, per una volta, di prendere decisioni unicamente sulla base della solita fonte, l'Unione Sarda. Alla nota di Biolchini sono stati postati decine di commenti, alcuni dei quali anche qualificati e ben articolati. Purtroppo, mi pare, nessuno di tali commenti cerca di comprendere quali siano i veri e concreti motivi  alla base di questa situazione allucinante che stiamo vivendo nonostante la "crisi".
Da oltre 26 anni mi occupo di questa materia che costituisce la parte più importante del mio lavoro e, sempre da 26 anni, nelle centinaia di interventi che ho svolto in seminari, conferenze, master e corsi di formazione non ho mai smesso di denunciare ciò che accade, non da oggi bensi dalla fine degli anni 80!!! Da quando, cioè, è iniziato il sostegno finanziario dell'allora CEE alle regioni poverelle. Dagli anni 80 si è riversata sulla Sardegna una valanga di danaro europeo. Come non-sono stati spesi quei quattrini  lo notiamo, e viviamo, ogni giorno.
E' inutile ripetermi, vi rimando a questa mia nota che riprende una medesima nota, sempre mia, di qualche anno prima e pubblicata peraltro anche nel sito di DEPILIAMOCI.
Per chi volesse ascoltare la mia vocina clamantis in deserto e magari discuterne, il 21 e 22 giugno ne parlerò a Cagliari e a Oristano. Ecco dove trovare l'invito. Se ce la fate venite, mi fà senz'altro piacere.

Il tiratore d'orecchie, Johannes Hahn