giovedì 10 dicembre 2015

Milano premiata dall'UE per l'accessibilità

Disabili. Photo credits: Flickr 


Milano si aggiudica il titolo di vincitore dell'iniziativa " Access City Awards 2016", per i suoi sforzi nel migliorare l'accessibilità per i disabili e per gli anziani: lo annuncia la Commissione europea in occasione della Giornata europea per persone con disabilità.
Oltre al capoluogo italiano hanno ricevuto riconoscimenti nello stesso ambito la città tedesca di Wiesbaden, quella francese di Tolosa, la finlandese Vaasa e l'ungherese Kapsovar.La cerimonia di premiazione si è svolta ieri mattina nel contesto della conferenza della Giornata europea 2015 delle persone con disabilità, dedicata quest'anno ai bambini e ai giovani disabili.L'evento, dal titolo " Crescere insieme in un'Europa senza barriere"  ha offerto presentazioni, discussioni e scambio di buone pratiche sull'educazione inclusiva, fondamentale per garantire la parità di partecipazione delle persone con disabilità nel lavoro e nella società.La Commissaria europea per l'Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori Marianne Thyssen ha dichiarato a tale proposito: " Questa Commissione europea considera l'accessibilità come un importante catalizzatore per l'inclusione sociale. Proprio la scorsa settimana abbiamo adottato la proposta dell'atto europeo sull'accessibilità, che intende stabilire requisiti a livello europeo per prodotti e servizi accessibili. Mi congratulo vivamente con tutte le città che hanno partecipato al premio di quest'anno: state contribuendo a rendere la nostra Europa più accessibile a tutti. Servite come fonte di ispirazione per le città di tutto il continente poiché ci fate strada lungo la via per un'Europa senza barriere".

Per maggiori informazioni sull'iniziativa Access City Award vedi qui.
La proposta della Commissione di un Atto europeo sull' Accessibilità è disponibile qui


Un nuovo meccanismo dell'UE per aiutare i difensori dei diritti umani

Bambini africani. Photo credits: Flickr 
Alla vigilia della giornata dei diritti umani (10 dicembre) Neven Mimica, Commissario europeo per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo, ha annunciato il primo meccanismo globale per i difensori dei diritti umani. L'iniziativa diverrà uno strumento fondamentale per l'assistenza ai difensori dei diritti umani gravemente a rischio, anche in aree remote.
 Il Commissario Mimica ha dichiarato: "I diritti umani sono al centro del sistema europeo dei diritti. È dunque logico che chi rischia la vita per difenderli possa contare sul nostro sostegno. Grazie a questo meccanismo, unico nel suo genere, forniremo un aiuto essenziale, dal trasferimento urgente alla consulenza legale".
 Il meccanismo sarà finanziato dall'UE con 15 milioni di euro fino al 2018, fondi che si aggiungono al sostegno costante dell'UE ai difensori dei diritti umani, anche nell'ambito dello strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR). Dal 2007 l'EIDHR ha destinato 142 milioni di euro al sostegno ai difensori dei diritti umani in tutto il mondo.
 L'annuncio è stato dato durante il mese dedicato a diritti umani e governance nell'ambito dell'anno europeo dello sviluppo.

#Digitalsinglemarket: la Commissione propone nuove regole per e-commerce e diritto d'autore

mondo connesso tra persone con computer  
Una maggiore protezione dei consumatori che acquistano online contenuti digitali e merci, e un contesto normativo favorevole all'espansione del commercio elettronico: questi gli obiettivi della nuova propostae legislativae della Commissione sui contratti digitali. Lo scopo della seconda proposta è far sì che gli europei che hanno acquistato online film, serie tv, programmi sportivi, giochi o e-book abbiano accesso a questi contenuti anche quando si spostano in un altro paese UE. 
Inoltre, la Commissione ha definito un piano per modernizzare le regole del copyright in Europa. Il Vicepresidente per il Mercato unico digitale, Andrus Ansip, ha dichiarato "Sette mesi fa abbiamo promesso che il mercato unico digitale sarebbe arrivato in fretta. Oggi presentiamo la nostra prima proposta. Un film o una canzone scaricati devono poter essere utilizzati. In caso contrario deve essere possibile risolvere il contratto ed essere rimborsati. Questo è un vero cambiamento, come la fine dei costi per il roaming. Oggi proponiamo anche la nostra visione di un moderno regime del copyright nell'UE, chiarendo anche le tappe necessarie per metterlo in atto".
Günther H. Oettinger, Commissario per l'Economia e la società digitale ha dichiarato "conto sul Parlamento europeo e sugli Stati membri del Consiglio perché la portabilità dei contenuti online in tutta l'UE diventi una realtà per i consumatori europei entro il 2017, dando a tutti la possibilità di accedere ai contenuti preferiti anche in viaggio. Il nostro piano d'azione segna la strada per ulteriori riforme nella prossima primavera: vogliamo un sistema di copyright stimolante, equo, che premi gli investimenti in creatività e renda semplice per gli Europei l'accesso legale ai contenuti".
Vera Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere ha dichiarato: "Le proposte di oggi aumenteranno la fiducia dei consumatori nei confronti degli acquisti transfrontalieri e renderanno più semplice per le imprese, specialmente le PMI, la vendita online in tutta Europa. Internet ha rimosso le barriere tecnologiche al mercato unico digitale; con le proposte sui contratti digitali vogliamo rimuovere le barriere legali. I consumatori e le imprese devono acquistare e vendere online con semplicità  e fiducia in tutta la UE".
 
Per approndire i temi delle proposte legislative:
 

martedì 17 novembre 2015

PARLIAMO DI PACE O DI ARMI?


Il QATAR, con il suo leader Tamim bin Hamad al Thani fa shopping in Europa e, come sapete, si sta comprando la Sardegna, accolto a braccia aperte in cambio di qualche posticino di lavoro di cameriere o infermiere.... Cio' mentre e' ben noto a tutti che quel Paese ha finanziato e armato gruppi jihadisti e terroristici.

Una bella foto di Pace scattata nell'aeroporto di Cagliari-Elmas
Avete il conto con unicredit, bnl o banco di brescia? Ecco dove vanno a finire in parte i vostri sudati soldini: dai dati estrapolati dal rapporto del ministero dell’economia e delle finanze (Mef),  allegato alla Relazione al parlamento sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento, riferita all’anno 2014, il Gruppo Unicredit spicca con un bel 9,1% del mercato; la Bnl (gruppo Bnp Paribas) con il 6,64% (171.845.285,26 euro) e il Banco di Brescia (gruppo Ubi Banca) con il 4,42% pari a 114.333.186,05 euro. E attenzione! Nei dati forniti non sono inclusi i valori finanziari relativi a operazioni effettuate estero su estero, comunque riconducibili a operatori nazionali del settore. Dalla Relazione emerge che nel 2014 sono state 44 le banche accreditate per la trasmissione delle segnalazioni relative alle operazioni effettuate con l'industria degli armamenti. Il numero totale di segnalazioni (comprendenti operazioni legate anche alle esportazioni temporanee e alle importazioni) è stato di 8.473. Andate a vedere se tra quelle banche c'e' anche la vostra e....Chiudete quel conto!!
Sempre in tema di banche che fanno affari con gli strumenti di morte e distruzione, un dato tristemente interessante riguarda i paesi di destinazione delle armi che hanno usato le banche con sedi in Italia per pagare i loro conti. Il primo, con notevole distacco dagli altri, è l’Algeria di Bouteflika (si, proprio il paese da cui i lungimiranti governanti della Sardegna volevano dipendere per la fornitura di gas attraverso il GALSI), il paese nordafricano alle prese con conflitti interni di natura religiosa mai sopiti del tutto. Nel 2014 l’ammontare pagato da quel paese (o da aziende di quel paese) alle industrie armate italiane e transitato sui conti delle banche è stato di 290,5 milioni di euro. L’11,2% della cifra complessiva. Il secondo stato sono gli Emirati arabi uniti con oltre 247 milioni e il terzo la Gran Bretagna con poco più di 200 milioni. Ma significativi anche i dati relativi a Israele (quasi 160 milioni di euro), dell’Arabia Saudita (123,7 milioni) e della Turchia (circa 115 milioni di euro). Tutti paesi impegnati (apertamente o per interposte bande) in cruenti conflitti. Sommando i dati di Nordafrica e Medio Oriente si scopre che rappresentano le aree del mondo con maggiori rapporti commerciali con aziende armate e banche italiane (oltre 972 milioni di euro, pari a 37,6% del valore complessivo).

E dove vanno ad allenarsi ad ammazzare il prossimo? Ma in Sardegna, of course!!
Pensate che sia gratis? Credete veramente che queste cose portino "sviluppo"? Basta riflettere solo su una cosa: la Sardegna si sta facendo la fama di PORTAEREI nel Mediterraneo e luogo privilegiato di sperimentazione e esercitazione....Credete che chi alimenta il terrore non lo sappia?
E di questa gente e dei loro squallidi partitini cosa ne vogliamo fare? La Pace e' sempre presente nei loro bei discorsetti e nei proclami elettorali ma, di fatto, una volta al potere si permettono di accompagnare - a spese nostre - imprese private produttrici di armi e ordigni di ogni tipo, come FINMECCANICA, a vendere i loro prodotti di morte in Paesi come l'Arabia Saudita che quelle armi le usa, sappiamo bene come.

Dunque, pensiamoci quando saremo chiamati ancora a votare. Altrimenti accettiamo di essere complici. Questo vale per le armi che passano inosservate nei nostri porti e aeroporti, come per la nostra assurda disponibilità a concedergli la nostra Terra per allenarsi ad ammazzare il prossimo. Complici. Siamo tutti complici. A meno che non smettiamo di votarli. A meno che non togliamo il nostro sudato denaro dalle casse di quelle banche che lo prestano alle industrie della morte. Facciamo il vuoto intorno a questa brutta gente. Lasciamoli soli. E lasciamo soli anche coloro che parteggiano per partiti come il PD, con la bocca piena di Pace e la coscienza zeppa di morti.  
Ed a coloro che lavorano o dipendono da chi fabbrica strumenti di morte, dico che esiste una parolina magica, purtroppo quasi sconosciuta da noi: RICONVERSIONE.

FINANZIAMENTI EUROPEI PER LA SARDEGNA, IL PUNTO SULLA SITUAZIONE...



L’Unione Europea, attraverso la strategia “Europa 2020“, intende raggiungere entro il 2020 dei traguardi ambiziosi in cinque settori: occupazione, innovazione, istruzione, integrazione sociale e clima/energia. Gli Stati membri, anche tramite le proprie regioni, e l’Unione Europea nel suo complesso dovranno impegnarsi insieme per il raggiungimento degli importanti obiettivi che si sono posti. Cio’ attraverso un percorso che si articola in 5 anni, dal 2014 al 2020
Per il raggiungimento dei suoi obiettivi politici e strategici, l’Unione europea ha messo a disposizione un importante impianto programmatico e di sostegno finanziario, a favore di enti pubblici, imprese e associazioni. Tale sistema si articola in interventi “indiretti”, attuati cioe’ dall’UE tramite le regioni o i ministeri competenti, e interventi “diretti”, cioe’ programmati e finanziati direttamente dalla Commissione europea nell’attuazione delle “politiche” di propria competenza.
Dunque, con l’avvio della Programmazione 2014-2020, sono varie e interessanti le opportunita’ programmatiche e di sostegno finanziario attivate dall’UE in vari ambiti di interesse per la nostra Isola.
In particolare, in merito alla programmazione ed al sostegno finanziario gestito dall’UE attraverso la Regione Sardegna (c.d. interventi “indiretti”), si segnala:
1. Il Programma Operativo Regionale, co-finanziato dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) con una dotazione finanziaria di circa 930 milioni di euro. Il Programma intende investire prioritariamente su interventi rivolti a favorire: “la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nella nostra Isola; l’innovazione e l’occupazione; la riduzione delle emissioni di Co2 con un maggior utilizzo di energie da fonti rinnovabili; la prevenzione dell’abbandono scolastico, del rischio di povertà e di emarginazione”. Gli Assi Prioritari del POR FESR Sardegna 2014–2020 sono:
-        Asse I - Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico e Innovazione
-        Asse II – Agenda Digitale
-        Asse III – Competitività del sistema produttivo
-        Asse IV – Energia sostenibile e qualità della vita
-        Asse V - Tutela dell’ambiente e prevenzione dei rischi
-        Asse VI – Uso efficiente delle risorse, valorizzazione degli attrattori naturali, culturali e turistici
-        Asse VII – Promozione dell’inclusione sociale, lotta alla povertà e ad ogni forma di discriminazione
-        Asse VIII - Assistenza Tecnica.
2. Il Programma Operativo co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) con oltre 440 milioni di euro e rivolto alle seguenti aree di intervento:
-        Occupazione per promuovere misure volte a ridurre la disoccupazione e aumentare l’occupazione, specialmente quella giovanile e femminile
-        Inclusione sociale per favorire la coesione e l’integrazione sociale
-        Istruzione e formazione per migliorare la qualità del capitale umano attraverso il rafforzamento dei sistemi dell’istruzione e della formazione
-        Capacità istituzionale e amministrativa per rendere l’amministrazione più efficiente e vicina alle esigenze del territorio
-        Assistenza tecnica di supporto all’amministrazione nelle attività di gestione, sorveglianza, valutazione e comunicazione, controllo e audit.
3. Il Piano di Sviluppo Rurale (PSR ) co-finanziato dal Fondo europeo Agricolo FEASR, con una dotazione finanziaria di circa 1.300 milioni euro. E’ articolato in base a sei priorità generali, con vari “settori d’interesse” che riguardano:
-        Promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali;
-        Potenziare la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme e la redditività delle aziende agricole;
-        Promuovere l’organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo;
-        Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall’agricoltura e dalle foreste;
-        Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale;
-        Adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali. 
4. Il Fondo Europeo Affari Marittimi e Pesca (FEAMP). Il FEAMP (ex FEP) opera nel quadro delle finalità della Politica Comune della Pesca ed ha come obiettivo generale la promozione di una pesca e di una acquacoltura competitive, redditizie e sostenibili, sia sotto il profilo ambientale che sociale, oltre allo sviluppo territoriale equilibrato ed inclusivo delle zone che dipendono dalle attivita’ della pesca e dell’acquacoltura, anche attraverso la diversificazione delle economie locali. Il FEAMP contribuisce inoltre ad attuare la Politica Marittima Integrata (PMI) dell’Unione. Le risorse complessivamente allocate sul Programma, secondo quanto previsto dall’Accordo di Partenariato UE/Italia, ammontano a 537,3 milioni di euro. Non e’ ancora noto quante di queste risorse spettino alla Sardegna.
5. Il nuovo programma di cooperazione territoriale europea denominato “INTERREG EUROPE”, che succede al precedente INTERREG IV C, articolato in vari programmi di cooperazione tra cui ITALIA-FRANCIA MARITTIMO. Tra le aree beneficiarie di tale programma, cofinanziato dal FESR, vi e’ anche la Sardegna , che si spartira’ circa € 169.702.411 con la Corsica, la Liguria, le 5 province costiere della Toscana e i dipartimenti delle Alpi Marittime e del Var. Il relativo Programma Operativo e’ incentrato su 4 obiettivi tematici: 1)Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione; 2)Promuovere la competitività delle PMI; 3) Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori; 4) Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse.
 ******
In relazione alla programmazione ed al sostegno finanziario dell’UE nel quadro delle proprie politiche, diverse dalla Politica di Coesione economica, sociale e di Sviluppo rurale (c.d. Interventi “diretti”), si segnala in particolare:
1. ENI (European Neighbourhood Instrument), Strumento di Vicinato con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di relazioni privilegiate con i Paesi terzi, partner della Politica Europea di Vicinato. Questo strumento finanziario – che sostituisce il precedente ENPI (European Neighbourhood & Partnership Instrument) concerne anch’esso il periodo 2014-20 e dispone di una dotazione pari a Euro 15.432.634.000. Il sostegno finanziario attraverso lo Strumento di Vicinato è strutturato in diverse modalità, tra cui quella di maggior interesse per alcune delle iniziative in esame e’ la Cooperazione Transfrontaliera e, in particolare, il Programma a livello di bacino del Mediterraneo denominato ENI CBC-MED, di cui la Regione Sardegna svolge le funzioni di Autorità di Gestione. Il Programma, ancora in fase di preparazione, raggruppa quattordici Paesi rivieraschi: Italia, Cipro, Francia, Grecia, Malta, Portogallo e Spagna, nonché Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Palestina e Tunisia e puo’ contare su un impegno finanziario dell’ UE di 209 milioni di Euro. Oltre a tale Programma riveste interesse anche ENI ITALIA-TUNISIA, programma – non ancora approvato - di cooperazione marittima con un impegno UE di 33,35 milioni di Euro, in cui e’ la Regione Sicilia a svolgere le funzioni di Autorità di Gestione. 
2. LIFE, Programma europeo per l’ambiente e il clima, articolato in vari settori di azione prioritari:
-        Ambiente ed uso efficiente delle risorse
-        Natura e Biodiversità
-        Governance ambientale e informazione in materia ambientale
-        Mitigazione dei cambiamenti climatici
-        Adattamento ai cambiamenti climatici
-        Governance in materia climatica e informazione in materia di climatica 
3. Il programma “Europa creativa”. Programma dell’Unione europea a sostegno della cultura e dei media. Comprende due sottoprogrammi: Cultura e Media. Il primo promuove la cooperazione tra le organizzazioni culturali e creative tra i diversi Stati membri, la creazione di piattaforme e di reti transnazionali, la promozione della produzione letteraria e della sua traduzione. Il sottoprogramma Media invece sostiene attività di formazione professionale, le compagnie di produzione europee e la co-produzione internazionale, la produzione di programmi audiovisivi e videogiochi, attività promozionali del settore, la creazione di reti cinematografiche o filmfestival e, infine, iniziative per l’impiego e l’occupazione nel settore. Sono inoltre previsti finanziamenti comuni a entrambi i sottoprogrammi che comprendeno sia la costituzione di garanzie per l’accesso al credito delle imprese del settore, che la promozione della cooperazione transnazionale e il supporto alla rete d’aiuto “Europa Creativa”. 
4. COSME, Programma per la promozione della competitività e delle imprese. Sostiene progetti che hanno come obiettivo la promozione dell’imprenditorialità e l’internazionalizzazione delle PMI. Tra le azioni finanziate: progetti formativi, azioni per sostenere l’accesso a nuovi mercati, misure per favorire i partenariati trans-europei, scambi formativi fra imprenditori (un Erasmus per giovani imprenditori denominato “EYE - Erasmus for Young Enterpreneurs”).
5. Il Programma EaSI, rivolto alla promozione di un elevato livello di occupazione di qualità e sostenibile, alla protezione sociale, alla lotta contro l’esclusione sociale e la povertà e al miglioramento delle condizioni di lavoro. Il programma si articola in tre assi:
-        Progress (l’occupazione e la solidarietà sociale) sostiene attività analitiche, attività di apprendimento reciproco, sensibilizzazione e diffusione, spese di funzionamento delle principali reti a livello di Unione, sviluppo delle capacità delle amministrazioni nazionali, creazione di reti e cooperazione tra organismi specializzati, finanziamento di osservatori attivi a livello europeo, scambio di personale tra amministrazioni nazionali.
-        EURES sostiene le attività della rete EURES (rete dei servizi europei per l’impiego) e dei suoi attori Eures.
-        Microfinanziamento e imprenditoria sociale, che sostiene il miglioramento dell‘accesso e della disponibilità di microfinanziamenti per le persone a rischio disoccupazione o esclusione sociale, nonché per le micro-imprese in fase di start-up e di espansione. Sostiene inoltre la costruzione della capacità istituzionale per gli operatori che gestiscono strumenti di microcredito; lo sviluppo del mercato dell‘investimento sociale e dell’accesso al credito per le imprese sociali.
6. “Strumento PMI rientra nel quadro del Programma europeo per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico denominato “ORIZZONTE 2020”. Il Programma intende supportare le piccole e medie imprese in tutte le fasi dei processi di ricerca e innovazione di nuovi prodotti, processi e materiali. 
7. EUROPA PER I CITTADINI, interessa soprattutto gli enti locali e le associazioni. Si concentra sulla comprensione dei processi decisionali dell’UE e sulla partecipazione dei cittadini a tali processi. Riguarda inoltre la memoria condivisa europea e, in particolare, sostiene i “Gemellaggi” tra citta’ europee, le reti ed i progetti presentati dalla “societa’ civile”.

lunedì 9 novembre 2015

Ciak si guida, al via il concorso cinematografico per le scuole

La Polizia di Milano promuove la 9^ edizione del film festival sulla sicurezza stradale Ciak si guida, il concorso cinematografico per i giovani sul tema della sicurezza stradale. L'iniziativa, patrocinata dall'Ufficio di Milano della Rappresentanza in Italia, si sviluppa nell'ambito del progetto "Insieme" del Piano Nazionale Sicurezza Stradale in linea con gli orientamenti UE 2011-2020 per la sicurezza stradale.

Sta per partire la nona edizione di Ciak si guida, il film festival dedicato al tema della sicurezza stradale con lo slogan "Rischitutto?" Il concorso si rivolge alle scuole primarie e secondarie di I e II grado di tutto il territorio nazionale e ha l'obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni a un comportamento corretto in strada.I partecipanti saranno chiamati a realizzare uno spot sulla sicurezza stradale utilizzando tecnologie multimediali e dando libero sfogo a creatività e abilità comunicative.
I temi da sviluppare riguardano la percezione e la conoscenza del rischio nell'utilizzo collettivo della strada: le conseguenze di alcool e droghe alla guida, la guida consapevole in bici scooter e auto, l'attraversamento pedonale in sicurezza. Una giuria specializzata valuterà i filmati e sceglierà i vincitori, che saranno premiati nella giornata conclusiva del concorso, l'8 aprile 2016.
Per partecipare basta iscriversi entro il 26 febbraio 2016 e inviare il proprio spot originale entro il 4 marzo 2016.

 

Trasporti: investimenti pari a 7,6 miliardi di euro

Stazione treni. Photo credits: Paolo Magari, Flickr.
La Commissione indice il secondo invito a presentare proposte del Meccanismo per collegare l'Europa, per un volume di più di 7,6 miliardi di investimenti volti a finanziare progetti nel campo dei trasporti. 6,5 miliardi di euro sono destinati ai paesi ammissibili a beneficiare del Fondo di coesione.
La Commissione europea avvia un'ulteriore iniziativa per stimolare gli investimenti in Europa indicendo il secondo invito a presentare proposte del Meccanismo per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility - CEF) con una dotazione di più di 7,6 miliardi di euro destinati a finanziare progetti chiave nel campo dei trasporti. 6,5 miliardi di euro sono destinati a progetti negli Stati membri ammissibili a fruire del Fondo di coesione dell'UE, per meglio integrare questi paesi nel mercato interno. Unitamente al Piano di investimenti presentato dalla Commissione nel novembre 2014 – e in particolare al nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) – il CEF intende ovviare alla mancanza d'investimenti in Europa in modo da dare un forte impulso alla crescita e alla creazione di posti di lavoro, aspetti che costituiscono una priorità per il Presidente Jean-Claude Juncker.
Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione, responsabile per l'Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha affermato: "Un uso ottimale degli strumenti del Meccanismo per collegare l'Europa è parte integrante del piano di investimenti della Commissione. Le infrastrutture dei trasporti hanno un grande bisogno di investimenti e l'annuncio odierno di uno stanziamento che supera i 7,6 miliardi di euro per finanziare progetti nel campo dei trasporti è un'ottima notizia. Incoraggio i promotori di progetti ad avvalersi del nuovo Polo europeo di consulenza sugli investimenti (Advisory Hub) per ottenere consigli su come elaborare in modo ottimale i loro progetti per presentarli quindi al portale dei progetti che verrà inauguratoa gennaio."
Violeta Bulc, Commissaria europea responsabile per i Trasporti, ha aggiunto: "Un sistema di trasporti efficiente, intelligente e sostenibile è essenziale per mantenere la competitività dell'Europa. Con questo nuovo invito del CEF a presentare proposte non intendiamo soltanto individuare progetti per valorizzare le vie d'acqua o i trasporti su rotaia, ma anche creare posti di lavoro e promuovere la crescita. L'attenzione riservata ai paesi che rientrano nella politica di coesione rispecchia inoltre la nostra disponibilità a meglio collegare l'Europa e a passare ad un mercato interno più approfondito, il che costituisce un'altra priorità della Commissione."
Per assicurare le sinergie con altre priorità della Commissione, come il mercato unico digitale, l'invito a presentare proposte di quest'anno riserva un'attenzione particolare ai trasporti innovativi. Nell'ambito della dotazione generale (1,1 miliardi di euro disponibili per tutti il 28 Stati membri), i progetti che si intendono patrocinare comprendono sistemi intelligenti di trasporto o sistemi di gestione del traffico come ERTMS (rotaia), SESAR (trasporti aerei) o RIS (vie d'acqua). La dotazione "coesione" (6,5 miliardi di euro, messa a disposizione di 15 Stati membri) aggiungerà a queste priorità progetti chiave nel campo delle infrastrutture relativi a modalità di trasporto sostenibili come il trasporto su rotaia e per le vie d'acqua interne. Ciò è parte integrante della priorità che la Commissione attribuisce alla creazione di un'Unione dell'energia che vada di pari passo con una politica climatica lungimirante.
Il sostegno sarà concesso in base a concorso e si configurerà in un cofinanziamento unionale a seguito di una valutazione attenta e di un processo di selezione rigoroso. I candidati hanno tempo fino al 16 febbraio 2016 per presentare le loro proposte. I risultati degli inviti a presentare proposte verranno pubblicati entro l'estate 2016.
 
Contesto
Nell’ambito del meccanismo per collegare l’Europa (CEF) verranno resi disponibili 24,05 miliardi di euro a valere sul bilancio UE 2014-2020 per cofinanziare progetti TEN-T negli Stati membri dell’UE. Su tale importo, 11,305 miliardi di euro sono destinati a progetti da realizzarsi negli Stati membri ammissibili a fruire del Fondo di coesione.
Il 29 giugno 2015 la Commissione ha pubblicato un primo elenco di 276 progettipdf destinati a ricevere un finanziamento CEF per un importo combinato di 13,1 miliardi di euro. A tutt'oggi si tratta del più grande investimento mai effettuato dall'UE nel settore dei trasporti. L'elenco è stato approvato dagli Stati membri il 10 luglio 2015 e si è ora passati alla fase di implementazione.

Per ulteriori informazioni
MEMO
Flyerpdf
Pagina web degli inviti a presentare proposte (INEA)
Il 30 novembre 2015 l'Agenzia esecutiva per l'innovazione e le reti (INEA) organizzerà a Bruxelles nell'edificio Charlemagne una giornata informativa sui trasporti nell'ambito del Meccanismo per collegare l'Europa (CEF).
 

Progetto Human Brain (Cervello Umano)

La Commissione firma l'accordo per portare il Progetto Human Brain (Cervello Umano) in una nuova fase.

Il progetto HBP, lanciato nel 2013, fornirà ai ricercatori  infrastrutture di livello mondiale, strumenti ICT  e modelli matematici per migliorare la loro conoscenza del cervello umano, le sue malattie e le sue funzionalità. L'accordo di oggi permetterà alla Commissione di sostenere il Progetto Human Brain fino al 2020, nell'ambito del programma di innovazione e di ricerca dell'UE Horizon 2020. Il progetto coinvolge oltre 400 ricercatori provenienti da 24 Paesi di tutta l'Europa. Il bilancio complessivo dell'HBP è stimato a 1 miliardo di € in dieci anni (2013-2023), con il supporto della Commissione e di altri partner comprese università, industrie e programmi nazionali degli Stati membri.

Günther H. Oettinger, Commissario per l'Economia e le società digitali, ha dichiarato: "Comprendere il cervello umano è una delle più grandi sfide che la scienza del 21esimo secolo si trova ad affrontare. Sfide cruciali come queste possono essere affrontate solo a livello europeo".

Più informazioni possono essere trovate qui.
 

TTIP, CORTE DI GIUSTIZIA E PROTEZIONE DEI DATI, RIFUGIATI

 

TTIP: l'UE intende inserire disposizioni fortemente ambiziose in materia di sviluppo sostenibile, lavoro e ambiente

Sentenza Schrems: la Commissione emana orientamenti sui trasferimenti transatlantici di dati e sollecita la rapida istituzione di un nuovo quadro

Situazione attuale: misure per affrontare la crisi dei rifugiati

venerdì 9 ottobre 2015

NOTIZIARIO

 In diretta dall’Unione europea n. 494 del 7 ottobre 2015

ATTUALITA'

-     Dopo le parole, i fatti
-     L’Ue finanzia la cooperazione Adriatico-Ionio: 118 milioni di euro dal programma ADRION
-     Un mercato unico europeo per tutti
-     Brevi dall'Europa
-     Appuntamenti
Tutti i PROGRAMMI E BANDI potete ora trovarli direttamente sul nostro sito internet http://www.europedirect-emilia.eu/bandi-ue-opportunita-di-finanziamento/  alla voce Bandi Ue
Per le opportunità riservate ai GIOVANI  vi invitiamo a consultare la sezione online del nostro notiziario all'indirizzo: www.europedirect-emilia.eu/notizie/  L'Europa in diretta... con i giovani.
Per le opportunità riservate al MONDO AGRICOLO  vi invitiamo a consultare la sezione online del nostro notiziario sempre all'indirizzo: www.europedirect-emilia.eu/notizie/  L'Europa in diretta... con il mondo agricolo.

LAVORO, CONCORSI E CANDIDATURE

-     EPSO: Amministratori cercasi
-     Esperto al Cedefop
-     Direttore al Segretariato generale dell’Ue
-     Revisore alla Clean Sky 2 Joint Undertaking
-     DG DEVCO: Assistente cercasi
-     Responsabile di progetto all’Agenzia europea per la sicurezza aerea
-     Funzionario all’Ufficio europeo di sostegno per l'asilo
-     Esperti nazionali distaccati all’Autorità bancaria europea
-     Banca europea per gli investimenti: nuove assunzioni
-     Posti disponibili all’EIOPA
-     Agenzia europea per i medicinali: avviso di posti vacanti
-     Assistente all’Eurojust
-     Europol: avviso di posti vacanti
-     Funzionario tecnico e Ingegnere alla Fusion for Energy
-     Responsabile servizio analisi al FRONTEX
-     Assistente amministrativo all’Autorità europea di vigilanza GNSS
-     Funzionari al Centro comune di ricerca
-     Single Resolution Board: avviso di posti vacanti
-     Authority di Parma: avviso di posti vacanti
-     Premio ER-Rsi
RICERCA PARTNER
AVVISI DI EUROPE DIRECT - Carrefour europeo Emilia

lunedì 5 ottobre 2015

Che bello il deposito unico delle scorie!

Ecco una nota che vorrebbe essere rassicurante ma non lo e' affatto! Una nota scritta per chi, evidentemente, fa finta di non sapere come in effetti vadano le cose in Italia e in Sardegna. Una nota scritta per chi vive nella "campana di vetro", dove si annidano la mafia e i piccoli e grandi centri di potere, ben al sicuro dalle porcate che ci propinano o tentano di propinarci aumentando i loro loschi affari "per il nostro bene". Peccato che questa volta non si tratta di una rete autostradale, di un tunnel ferroviario, di un mega albergo a 5 stelle, di un ponte o di un gasdotto...No, questa volta e' diverso....

(AGI) - Roma, 5 ott. - Doveva essere fine agosto. Ora potrebbe essere questione di giorni, di settimane, piu' difficilmente di mesi, ma una cosa e' certa: perche' la Cnapi, la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, venga resa pubblica, manca solo - come prevede la legge - il nulla osta dei ministeri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente a Sogin, la societa' pubblica che, oltre a gestire il decommissioning degli impianti nucleari, e' chiamata a localizzare, progettare, realizzare e gestire il deposito. La Carta c'e', e' pronta e comprende "alcune decine" di aree sparse in tutta Italia. Da quelle aree, al termine di una selezione chiara, trasparente e, soprattutto, "condivisa" con le amministrazioni locali interessate, dovrebbe uscire quella destinata a veder sorgere, nel 2024, deposito e annesso parco tecnologico. 
La materia, nessuno lo nega, e' di quelle incandescenti. E il precedente di Scanzano Jonico, datato 2003, sta li' a ricordarlo: saputo dalla sera alla mattina che il deposito, in quel caso di profondita', sarebbe nato nella loro terra, i lucani inscenarono una vera e propria rivolta, ottenendo la revoca della scomoda nomination. Ma stavolta sara' tutta un'altra musica. A tracciare la strada e' il decreto legislativo numero 31 del 2010, che fissa responsabilita' e scadenze di una scelta che - questa la vera svolta - non sara' imposta dall'alto. Lo screening delle aree candidabili al deposito avverra' applicando ben 28 criteri di localizzazione (15 di esclusione e 13 di approfondimento) emessi da Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) seguendo gli standard Aiea (Agenzia internazionale energia atomica). Le aree potenziali individuate, ad esempio, non potranno' essere a meno di 5 km dalla costa o sopra i 700 metri di quota; non dovranno essere comprese in una zona a rischio sismico, vulcanico o idrogeologico; non vicine a corsi d'acqua o a falde idriche profonde; lontane da grandi centri abitati; distanti da dighe e da grandi impianti industriali. La Carta, una volta pubblicata da Sogin sul sito www.depositonazionale.it assieme al progetto preliminare, sara' oggetto di quattro mesi di "consultazione pubblica", cui seguira' un seminario nazionale aperto a tutti i soggetti interessati. A seminario concluso, Sogin avra' altri 90 giorni per aggiornare la Carta (che da Cnapi diventera' Cnai, ovvero Carta nazionale delle aree idonee). Le amministrazioni locali potranno esprimere allora la loro "manifestazione di interesse" (non vincolante), vere e proprie autocandidature dal basso. E a pesare sara' anche l'appeal economico dell'operazione (un miliardo e mezzo l'investimento complessivo): alla costruzione del deposito lavoreranno 1.500 persone l'anno per 4 anni, e alla gestione di deposito e parco tecnologico a regime provvederanno 700 tecnici. 
La costruzione del deposito nazionale e' imposta da una direttiva europea (l'Italia e' l'unico grande Paese Ue a non averne uno ne' realizzato ne' in costruzione) e consentira' di dare una sistemazione ai rifiuti radioattivi italiani, non solo quelli degli impianti nucleari che oggi si stanno smantellando (fra cui le 4 centrali di Trino, Caorso, Latina e Garigliano), ma anche quelli prodotti dalle attivita' della medicina nucleare, dell'industria e della ricerca. Il deposito nazionale permettera' la sistemazione definitiva di circa 90mila metri cubi di rifiuti radioattivi, di cui 75mila metri cubi di rifiuti di bassa e media attivita' (circa 25 mila gia' prodotti) e lo stoccaggio temporaneo di circa 15mila metri cubi di rifiuti ad alta attivita', che dovranno essere poi trasferiti in un deposito geologico di profondita' per la loro sistemazione definitiva. Il tutto nella sicurezza piu' assoluta, visto che i rifiuti arriveranno al deposito gia' condizionati all'interno di appositi "manufatti" che saranno a loro volta sistemati all'interno di moduli di calcestruzzo speciale che andranno poi inseriti in appositi strutture, chiamate "celle", fatte anch'esse di cemento armato che, una volta riempite, saranno sigillate e ricoperte da piu' strati di materiali impermeabili - la cosiddetta "collina multistrato" - per prevenire infiltrazioni d'acqua, In sostanza, questo sistema di barriere di tipo ingegneristico insieme alle caratteristiche del sito garantiranno l'isolamento dalla biosfera dei rifiuti presenti nel deposito per 300 anni, fino al loro decadimento allo stesso livello del fondo naturale ambientale.
   Se non ci saranno rallentamenti o rinvii, il deposito nazionale sara' inaugurato alla fine del 2024. Lo scenario peggiore e' che alla fine, anziche' la razionalita' - oggi i rifiuti radioattivi sono sparsi in decine di depositi sul territorio nazionale, ma pochi lo sanno - prevalga la logica del "Nimby", ovvero il rifiuto ad ospitare il deposito "nel proprio cortile". In quel caso, e solo in quel caso, l'ultima parola spetterebbe al governo, comunque dopo confronto con le Regioni potenzialmente interessate. Ma a perdere in questo caso sarebbero in molti. (AGI)

lunedì 28 settembre 2015

Elezioni in Catalogna

"Junts pel Sí" (Uniti per il SI) si e' imposto nelle elezioni catalane con 62 seggi. Si tratta di una coalizione elettorale indipendentista, guidata da Artur Mas (che ricopri' vari incarichi ai tempi di Jordi Pujol, discusso leader catalano piu' volte inquisito) composta da Convergència Democràtica de Catalunya (CDC), Esquerra Republicana de Catalunya (ERC), Demòcrates de Catalunya y Moviment d'Esquerres. L'obiettivo di tale coalizione e', una volta al governo, dichiarare l'indipendenza della Catalogna. A seguire "Ciudadanos",  Partito che si definisce costituzionalista, postnazionalista e progressista, con 25 seggi. Quindi  il PSC,  la versione catalana del PSOE, il Partito Socialista spagnolo, con 16 seggi. Il Partito Popolare catalano raccoglie 11 seggi come la coalizione di sinistra "Catalunya Sí que es Pot", composta da Podemos, Verdi, Esquerra Unida e Equo, che sostiene l'inutilita' del processo indipendentista, considerato che una volta al governo della Spagna Podemos avviera' nel Paese un processo federalista. Infine  "CUP" (Candidatura d'Unitat Popular) con 10 seggi. Quest'ultimo e' un Partito di sinistra radicale che si definisce indipendentista e "pancatalanista". CUP  ha preferito non aderire al progetto di Artur Mas "Junts pel Si" e adesso, con i suoi 10 seggi, ha in mano le sorti di quel progetto indipendentista. Infatti, sommando i voti della lista Junts pel Si  e di CUP, gli indipendentisti supererebbero il limite di 68 parlamentari che marcano la maggioranza assoluta, nonostante il numero totale dei voti raccolti non raggiunge il 50%.  Ed e' anche questo un dato su cui riflettere.

Per saperne di piu':

Indipendentismo elettorale?

Mi rincresce constatare che nell'ambiente dell'indipendentismo sardo non ci sia stato dibattito sulle recenti elezioni in Catalogna. Nemmeno un articoletto, cosi', giusto per commentare quanto accade. Se qui da noi fossimo stati in periodo elettorale fioccherebbero i commenti, gli articoli e le dichiarazioni dei leader massimi, oltre alle gite sul posto...Invece nulla! Perche'? Si tratta forse di indipendentismo elettorale?
"Non mi stanno simpatici gli indipendentisti elettorali. Come quelli che, perse le ennesime elezioni, se ne stanno zitti e buoni buoni sino alla prossima tornata elettorale dove, quasi sempre in ritardo, rispuntano come funghi. Oppure quelli che, saliti sul carro del vincitore che li ha opportunamente usati e retribuiti, se ne stanno zitti zitti a farsi i cavoletti loro e poi, quando si avvicinano nuove elezioni, eccoli arrampicati ancora sul cassonetto a strillare dentro a un megafono...No, non mi stanno per nulla simpatici..."(William Wallace)